A Cassino i cantieri in centro sono più facili di quelli politici

Di Rollo prepara la sua lista, Salera ritrova il feeling con Sarah Grieco ma non va da Fardelli: "Ha firmato l'esposto per i lavori sul corso". Cardarelli sbatte la porta di Pop, a Cassino zero effetto Schlein nel Pd

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

Entro agosto la città di Cassino avrà a disposizione il primo tratto di Corso della Repubblica già pedonalizzato: con la nuova pavimentazione, le nuove piante ed i lampioni. Lo ha annunciato oggi il sindaco Enzo Salera commentando la Pec inviata ieri dal Ministero della Cultura che conferma la regolarità dei cantieri già avviati. (Leggi qui: Il ricorso al ministero è un buco nell’acqua: via libera al Corso).

A quel punto il cantiere andrà in ferie. Verrà riaperto a settembre per completare l’intera opera entro la fine del 2023. Invece nel 2024, l’anno delle elezioni, Enzo Salera conta di dare il via ai lavori in piazza Labriola per portare a regime l’idea progettuale dell’architetto Bianchi: la totale ridefinizione del centro, tutto destinato alle persone ed al loro tempo libero anziché a parcheggi e traffico com’è stato dal dopoguerra ad oggi.

I nodi politici

De Angelis durante l’iniziativa di Ripi

La rotta è chiara. Il sindaco Enzo Salera punta sulle opere pubbliche per chiedere ai cittadini un secondo mandato: quella che ha avviato è la più grande campagna di lavori dai tempi della ricostruzione.

Restano da sciogliere però i nodi politici. La settimana scorsa è stato chiarissimo Francesco De Angelis: il leader di Pensare Democratico ha dichiarato la sospensione delle ostilità tra la sua componente (largamente maggioritaria nel Partito Democratico provinciale) ed il sindaco che si è messo contro alle elezioni Politiche (non firmando la proposta di candidatura alla Camera per De Angelis), alle Provinciali (sostenendo un candidato presidente diverso da quello appoggiato ed eletto da De Angelis), alle Regionali (facendo votare Altri ma non la candidata della componente, Sara Battisti).

Una sospensione delle ostilità che significa appoggio incondizionato alla rielezione di Salera per un secondo mandato a Cassino. Lo stesso che aveva annunciato nelle settimane precedenti il Segretario provinciale Luca Fantini al capogruppo Pd in consiglio Comunale Gino Ranaldi (Leggi qui: De Angelis in campo: traina la Rete Democratica nel Pd).

Ma tutto questo potrebbe non bastare. Perché ci sono diversi nodi politici da affrontare.

Il grande gelo con Barbara

Di Rollo e Salera

Il primo riguarda il rapporto con il presidente del Consiglio Comunale Barbara Di Rollo, miss preferenze nel 2019. È stata una delle pedine decisive per permettere ad Enzo Salera il trionfo alle Primarie. I rapporti sono interrotti in maniera definitiva dalle scorse Provinciali: Barbara Di Rollo gli ha detto con chiarezza che lei avrebbe votato Luca Di Stefano seguendo le indicazioni di Pensare Democratico; il sindaco non le ha nemmeno fatto gli auguri quando le è diventata Consigliere regionale.

Il problema è che in questi giorni nulla si sta facendo per riscaldare il grande gelo tra le due parti. Anzi, accade l’esatti contrario. Il sindaco ripete ai suoi che i voti alle Comunali del 2019 ottenuti da Barbara Di Rollo sono stati “gonfiati” dalla preferenza di genere. Perché? Sostiene che tutti gli uomini della lista del Pd sono andati in ticket con la Di Rollo. 

Voci che hanno fatto il giro dei corridoi della presidenza del Consiglio Comunale. Ed hanno abbassato sempre più la temperatura tra i due. Anche per questo Barbara Di Rollo sta lavorando ad una sua lista civica da schierare alla prossime Comunali. Ovvero? Lo ha detto e ripetuto più volte: non sarà candidata alla carica di sindaco contro Enzo Salera, ma allo stesso tempo appare evidente che non sarà più lei a trascinare la lista del Pd. Secondo indiscrezioni intenderebbe costruire una lista a sostegno della ricandidatura di Salera che vada a raccogliere un buon numero di voti per incidere in maggioranza e in giunta.

Separati in maggioranza

Arianna Volante

Quello che si rimprovera oggi al sindaco è di essere un leader assoluto, senza che nessuno possa obiettare. Chi ci ha provato, come l’assessore Luigi Maccaro è stato di fatto relegato ai margini.

Salera e Di Rollo sono di fatto separati in casa, entrambi in cerca di altri partner politici. Il presidente del Consiglio comunale per costruire la sua lista strizza l’occhio a tutti coloro che non nutrono particolari simpatie per il sindaco. Nella compagine potrebbe dunque trovarsi a suo agio anche l’ex assessore Arianna Volante che non ha digerito il modo in cui è stata messa fuori dalla Giunta con l’ultimo rimpasto.

Discorso diverso riguarda i fratelli Fardelli. Marino era il Segretario cittadino del Pd e disse no alla candidatura di Salera come sindaco: quando l’allora Segretario regionale Bruno Astorre impose la tregua e le Primarie, Marino Fardelli coerentemente si dimise. Suo fratello Luca lasciò il Partito e si candidò con l’ex sindaco Giuseppe Golini Petrarcone. Contro Salera. Oggi Marino è Difensore Civico della Regione Lazio e Salera l’ha sempre considerato uno sgarbo di Pensare Democratico nei suoi confronti.

La grande assenza

L’assenza del sindaco Salera

Il sindaco Enzo Salera non si è fatto vedere alla cerimonia organizzata al Palazzo della Cultura dove è stato presentato il libro di Marino FardelliI mandarini di rossi di Ciaculli” per ricordare la prima strage di mafia del 1963. Nell’auto bomba che venne fatta esplodere quel giorno morì anche lo zio carabiniere del quale Marino Fardelli porta il nome proprio in sua memoria. 

C’erano però molti consiglieri di maggioranza. Tra questi anche l’assessore Luigi Maccaro che ha parlato a lungo con il consigliere Luca Fardelli, sempre più distante dall’amministrazione dopo i vari tentativi di dialogo. Certo pure lui ci ha messo del suo: il sindaco ci ha fatto la croce sopra quando Luca Fardelli nelle settimane scorse ha firmato l’esposto alla procura della Repubblica sulla regolarità dei lavori di pedonalizzazione di Corso della Repubblica. Quell’esposto è stato un buco nell’acqua come ha confermato la Pec inviata ieri dal Ministero.

I nuovi innesti

Sarah Grieco

Intanto il sindaco sta cercando nuovi innesti per la sua coalizione. Sembrava fantapolitica fino ad alcuni mesi fa, utopia nel 2019: invece oggi il sindaco coltiva un rapporto privilegiato con una delle massime esponenti di Rete Democratica a Cassino: l’ex consigliera Sarah Grieco.

Tutti gli indizi lasciano pensare che sarà lei una delle punte d’attacco della lista del Pd nel 2024. Mentre dal Partito potrebbe uscire Fernando Cardarelli, già coordinatore della lista Salera sindaco e tra i promotori della mozione Schlein in città. Da quando si è insediata la neo segretaria, a Cassino però nulla è cambiato. Il sindaco Salera e l’assessore Danilo Grossi (che siede nell’assemblea nazionale del Pd), si erano impegnati a dare un nuovo volto al Partito anche a Cassino, ma a distanza di mesi nulla si è mosso.

Fernando Cardarelli ha dunque iniziato a prendere le distanze ed ha presentato le sue dimissioni: non è più il coordinatore provinciale di Pop ed è sempre più distante dal sindaco e dal gruppo dei fedelissimi.

Insomma, i cantieri politici di Enzo Salera sono molto più complicati di quelli delle opere pubbliche. Intanto in maggioranza ci si prende ancora gioco dell’opposizione dopo l’ok al parere paesaggistico: “Dobbiamo provvedere al wifi gratuito in città, altrimenti i colleghi dell’opposizione finiscono i giga sempre sul più bello…“. Perché? Nessuno di loro ha commentato sui social quella missiva del ministero. Che seppellisce gli attacchi contro l’opera destinata a cambiare il volto della città.