L'affluenza crolla di 16 punti in Ciociaria al termine della prima giornata di voto per scegliere sindaci e consigli comunali. L'unico spunto di polemica per ora viene da Anagni. Lo spoglio in diretta lunedì su Teleuniverso
Crolla l’affluenza alle urne nei 14 Comuni chiamati al voto per rinnovare sindaci e consigli comunali in provincia di Frosinone: al termine della prima giornata di elezioni è andato a votare il 16% in meno di 5 anni fa.
Alla chiusura dei seggi, alle ore 23 in Ciociaria ha votato il 55,58% degli aventi diritto, mentre la volta scorsa aveva votato il 71,59%. Ma va rilevato che nella scorsa tornata si votò in un’unica giornata mentre questa volta i seggi resteranno aperti anche lunedì fino alle ore 15.
Nei due Comuni con più di 15mila abitanti, Anagni ha registrato alle ore 23 un’affluenza del 60,12% contro il 74,08% di cinque anni fa con una differenza di 14 punti; a Ferentino ha votato il 53,37% contro il 71,40% della volta scorsa e qui il calo è di 18 punti.
Il Comune ciociaro che ha registrato la maggiore affluenza è Filettino con il 69,74%, quello che ha registrato l’affluenza più bassa è Atina dove ha votato solo il 42,43%; sono ben 4 i Comuni ciociari dove nella prima giornata di votazioni non si è superato il 50% di affluenza: oltre Atina la stessa situazione c’è ad Arpino (dove è candidato sindaco il sottosegretario Vittorio Sgarbi), Pignataro Interamna e Villa Latina.
Nemmeno il sindaco attira
È un dato sul quale i Partiti dovranno riflettere. Finora le elezioni per scegliere il sindaco avevano mantenuto il loro interesse: perché il Comune è il primo luogo dove il cittadino va a chiedere risposte, perché lì trovava un interlocutore. Invece l’affluenza in questa tornata di elezioni amministrative è andata a picco: anche la scelta del sindaco, un tempo molto sentita e partecipata, oggi fa i conti con una forte disaffezione dell’elettorato.
A livello nazionale, alle 23 ha votato il 46,5%, in calo di 14 punti rispetto alle precedenti in cui alla stessa ora aveva votato il 60,2% degli elettori. In quasi 30 anni il calo dei votanti è stato del 25%, 1 elettore su 4 non è più andato a votare. Basti pensare che alle elezioni Comunali del giugno 1993 aveva votato il 79% degli aventi diritto mentre alle amministrative del giugno dello scorso anno ha votato il 54,72%, in pratica solo un elettore su due ha scelto il sindaco.
Elettori pigri
Alla rilevazione delle ore 19 l’affluenza media in provincia di Frosinone è pari al 43,7%, ben al di sotto del dato registrato cinque anni fa quando era al 53,6%.
Il Comune con l’affluenza più alta in Ciociaria è Filettino al 59,6%, quello con l’affluenza più bassa è Atina al 34,6%. Nei due Comuni con più di 15mila abitanti Anagni viaggia al 47,55% e Ferentino al 41,08%, otto punti in meno per il primo e oltre dodici per il secondo rispetto al 2018.
In controtendenza soltanto Pico che registra un aumento dei votanti: oggi è andato ai seggi il 44,9% degli aventi diritto contro il 42,28% del 2018 e quindi un aumento di 2,6 punti. Mentre il calo più netto è quello registrato a Villa Latina: oggi alle 19 aveva votato il 36,05% degli aventi diritto contro il 49,08% della corsa tornata e quindi una differenza di oltre tredici punti percentuali.
Stesso trend del mattino
Una situazione che rispeecchia il quadro tracciato a mezzogiorno. Il primo dato sull’affluenza in provincia di Frosinone è pari al 15,2%, cioè 8,1 punti in meno rispetto al 2018, quando era al 23,3%. Il Comune con l’affluenza più alta a mezzogiorno in Ciociaria è Filettino con il 22,75%, quello con l’affluenza più bassa è Arpino (dove tra i candidati sindaco c’è il sottosegretario Vittorio Sgarbi) al 12,17%.
Nei due centri con oltre 15mila abitanti (e dove c’è la possibilità del ballottaggio) Anagni viaggia al 18,07% e Ferentino al 12,97%, otto punti in meno per il primo e quasi dieci per il secondo rispetto a cinque anni fa.
In provincia di Frosinone sono 14 i comuni chiamati alle urne: Anagni e Ferentino hanno più di 15 mila abitanti, gli altri comuni sono: Amaseno, Aquino, Arpino, Atina, Boville Ernica, Filettino, Fiuggi, Pico, Pignataro Interamna, Serrone, Villa Latina e Villa Santa Lucia.
Il braccio non teso
L’unico spunto di polemica arriva da Anagni per la foto che circola da questa mattina sui social in cui viene mostrato il sindaco uscente Daniele Natalia (sub coordinatore provinciale di Forza Italia di Frosinone) al termine del comizio conclusivo di venerdì scorso: con il braccio teso in quello che appare un saluto romano. A quel comizio aveva appena partecipato il presidente della giunta regionale Francesco Rocca, confermando i suoi impegni sulla sanità cittadina. (Leggi qui: Giù il sipario, ecco com’è finita a Ferentino e Anagni).
Nega tutto e parla di “una mistificazione con la quale inquinare la serenità del voto” il sindaco Natalia, sostenuto da una coalizione composta dai tre Partiti del centrodestra unito più una serie di civiche. Spiega che “nessuno più di me è lontano dall’ideologia fascista. La foto? È un fotogramma preso da un saluto che stavo facendo a tutta la piazza, spostando il braccio da destra a sinistra. A quel comizio c’erano centinaia di persone e tutte possono testimoniare che non ci siano state radunate nostalgiche“.
Il sindaco punta il dito contro gli avversari: “Non è nelle mie file che ci sono candidati di Casapound o con la medaglietta del duce ostentata al collo“.
La situazione a Latina
Sono stati aperti questa mattina alle 7 i seggi per le elezioni comunali di Latina. A mezzogiorno l’affluenza è in calo ma in modo meno marcato della Ciociaria. Rispetto al 2018 ci sono circa quattro punti in meno.
L’affluenza a Latina alle ore 19 è di 5,1 punti più bassa rispetto alle elezioni di due anni fa. In serata aveva votato il 34,65% degli aventi diritto contro il 39,75% della volta scorsa alla stessa ora. Nel capoluogo la percentuale è al 34,72% contro il 37,27% del turno precedente per un calo di circa due punti e mezzo.
Ben diversa la situazione ad Aprilia dove il calo registrato è intorno ai dieci punti: oggi ha votato il 32,22% contro il 42,17% della scorsa tornata. Più contenuto lo scarto a Terracina dove oggi ha votato il 33.14% contro il 35,21 del turno precedente e quindi un calo di poco superiore ai due punti.
Per la prima volta da quando in Italia esiste l’elezione diretta del primo cittadino, sono solamente due i candidati sindaco nel capoluogo pontino: per il centrodestra Matilde Celentano, supportata da cinque liste in totale (Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Dc-Udc e Lista Matilde Celentano sindaco) e che questa mattina ha espresso il suo diritto di voto nella sezione 107, situata presso la scuola dell’infanzia Collodi di Borgo Isonzo; per il centrosinistra Damiano Coletta, supportato da quattro liste in totale (Lbc, Per Latina 2032, PD e Movimento 5 Stelle) e che invece si è recato alla sezione 42 presso la scuola elementare di via Sezze.