In attesa del rimpasto di giunta ad Anagni il sindaco fa una 'strana' raccomandazione: quella per cui ai dirigenti uscenti è fatto obbligo di affiancare i subentranti. Giusto nella forma, strano nella sostanza. Anche perché, guarda caso...
«Grande è la confusione sotto il cielo, quindi la situazione è eccellente!». A dirlo, come noto, è stato Mao Zedong. Il leader del balzo in avanti e della rivoluzione culturale cinese si riferiva ovviamente al fatto che il disordine, di solito, precede i grandi cambiamenti. Ma probabilmente il cinese più famoso della storia non aveva pensato alla grande confusione che da giorni regna al comune di Anagni.
Un Comune nel quale il sindaco Daniele Natalia, sull’albo pretorio del Comune, pubblica un decreto per dire che i vecchi capisettore dovranno dare una mano ai nuovi arrivati per evitare guai.
Una puntualizzazione, quella del sindaco, quanto meno inusuale. Che fa pensare ad un passaggio di consegne un filino turbolento.
L’approdo ‘atipico’ di Berardi
Questi i fatti. Qualche giorno fa il sindaco (decreto n.4) vara una riorganizzazione interna degli uffici comunali. Una manovra che sembrerebbe propedeutica al rimpasto che, entro una decina di giorni, dovrebbe essere effettuato in giunta. E questo si sapeva. Anche se la nuova riorganizzazione arriva tra le perplessità di alcuni dei consiglieri comunali.
Spicca, nel nuovo organigramma, il fatto che l’architetto Berardi viene spostato all’urbanistica ed all’innovazione tecnologica. Come pure si nota alquanto il fatto che, diversamente da altre figure, non sembra prevista per lui nella nuova mappa una retribuzione di posizione.
In comune, dicono i bene informati, si scatena il caos. Berardi si prende le ferie. E il sindaco, (decreto n.5) scrive per specificare che gli ex capisettore devono «prestare il loro personale supporto (termine scritto in neretto sul decreto) ai nuovi responsabili per quanto concerne la conclusione dei procedimenti posti in essere». Per garantire «la continuità dell’azione ammnistrativa», ed evitare « danni economico patrimoniali all’ente».
In particolare, per quanto riguarda procedure in corso , queste dovranno «essere concluse dai precedenti responsabili». (Leggi qui Rimpasto con grana annessa: il Bilancio porta solo guai).
Stranezze e ferie ‘sospette’
Tutto giusto, per carità. Magari è meglio precisare. Ed ovviamente la riorganizzazione è del tutto legittima. Ma sembra strano, molto strano, che un sindaco debba puntualizzare che i vecchi dovranno aiutare i nuovi. Come se, appunto, non corresse troppo buon sangue tra chi esce e chi entra. E, come si diceva, non è sfuggito il fatto che dall’inizio di questa settimana l’architetto Berardi è in ferie.
Proprio subito dopo la nuova nomina. Non sembra esattamente un segnale di gradimento.
La confusione, si diceva. Una matassa che dovranno sbrogliare sindaco e giunta. Dopo il rimpasto, ovviamente.