La conta interna alla Cgil per determinare il nuovo Segretario Generale di Frosinone-Latina. Che aiuta a comprendere gli schieramenti in vista dei prossimi confronti. Molto più in alto
Ha perso la conta, esce di scena. Il Segretario Generale della Cgil Frosinone Latina Anselmo Briganti lascia dopo otto anni. E non è stata un’uscita indolore.
Al suo posto subentra Giovanni Gioia. È lui ad avere vinto il confronto interno alla Cgil del Sud Lazio. Che è stata solo una battaglia di retrovia nel più complesso confronto interno tra l’ala che sostiene il Segretario nazionale Maurizio Landini con quella che è sempre stata su posizioni critiche sia sulla linea seguita da Susanna Camusso e sia sulla scelta del suo successore.
Dibattito interno
Il segnale di quanto sia effervescente il dibattito lo dà proprio la conta necessaria per determinare il successore di Briganti: Cgil è un’organizzazione monolitica che tende all’unanimità; se la successione non avviene per acclamazione, la conta aiuta a comprendere la geografia interna e le tendenze per il futuro. Come in questo caso.
La conta è il risultato di una contrapposizione tra le posizioni di Maurizio Landini e quella di Michele Azzola Segretario generale della Cgil di Roma e del Lazio. Che non ha mai nascosto le sue perplessità: già tre anni fa Azzola aveva avanzato critiche di metodo e di merito sulla scelta del numero uno nazionale dell’organizzazione. Con lui all’epoca hanno avanzato gli stessi dubbi i pensionati dello Spi (Ivan Pedretti), i chimici di Filctem (Emilio Miceli) e gli edili di Fillea (Alessandro Genovesi). Un confronto che all’epoca non è arrivato ad una spaccatura né ad un ordine del giorno con una candidatura alternativa. In nome dell’unità. (Leggi qui Landini il “duro” alla guida della Cgil. Può essere un interlocutore per Zingaretti?).
A Frosinone – Latina invece l’altro giorno la conta c’è stata. L’ala di Anselmo Briganti e Maurizio Landini ha schierato un nome. Contrapposto a quello di Giovanni Gioia. Eletto nei giorni scorsi con un’assemblea da remoto tirata fino all’ultimo voto. E vinta dall’ala di Michele Azzola.
Non c’è posto con Azzola
Per Anselmo Briganti i rumors dicono che non ci saranno ruoli nei quali accomodarsi nel Lazio dopo otto anni da Segretario. Ma non è una punizione per la posizione assunta: si tratta solo del risultato della razionalizzazione degli incarichi. È destinato, dicono, agli uffici di Landini.
«Sono stati anni difficili ed intensi dove abbiamo dovuto affrontare momenti molto complicati» commenta Briganti nel suo messaggio di commiato. «Dobbiamo continuare a lavorare con tanta responsabilità e impegno» spiega Gioia che garantisce «di lavorare in continuità con la linea dell’ex segretario contando su una organizzazione al passo con i tempi per un rilancio del territorio».