De Angelis «Voglio il Pd del Lazio per rappresentare chi è in difficoltà»

Francesco De Angelis conferma la sua candidatura alla Segreteria regionale Pd. Zingaretti? Il Presidente della Regione che ha consentito nel giorno più difficile per il PD, di vincere in questa Regione. Orfini? Il riferimento dell’area politica alla quale abbiamo aderito. Pizzutelli la vuole rottamare? Cambi registro. Il patto con Abbruzzese? Fantasie. E con Pompeo? Insieme manterremo la Provincia

Francesco De Angelis conferma. Punta alla guida del partito Democratico del Lazio. Per accompagnarlo verso le sfide dei prossimi anni. Superare le divisioni. Ricucire le lacerazioni. Già assessore regionale alle Attività Produttive e Commercio del Lazio, poi Parlamentare Europeo, oggi è leader della componente maggioritaria del Pd in provincia di Frosinone. E guida il Cosilam, il consorzio industriale per lo sviluppo del Lazio Meridionale

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Alessioporcu.it – Segretario Regionale: una provocazione o presenta davvero la candidatura?

Francesco De Angelis – Non sono un provocatore, quando parlo sono serio. Mi candido.

 

Segretario Regionale per costruire quale Pd?

Un PD che ridefinisce il suo profilo ideale, politico e culturale e che sia capace di rappresentare chi è in difficoltà, senza compromessi. Gli elettori sono smarriti, il loro smarrimento lo si evince da due aspetti: astensionismo e volatilità del voto.

 

Zingaretti è un amico o un leader?

Zingaretti è il Presidente della Regione Lazio. Un amico e un leader che ha consentito nel giorno più difficile per il PD, di vincere in questa Regione. E questo non è di poco conto.

 

Cosa sta insegnando Zingaretti con il suo secondo mandato?

Che la politica del fare è una cosa concreta . La legislatura è all’inizio. Sono state fatte scelte importanti e già approvate in aula leggi che il Lazio attendeva da anni. C’è una grande attenzione al sociale, alla formazione, alla sanità, alle donne, ai bisogni dei minori. E dentro questo quadro serve una maggiore attenzione ai territori, alle province del Lazio. Ad esempio, nei processi di accorpamento e di aggregazione Frosinone non può diventare una provincia di serie B.

 

E Matteo Orfini ora chi è?

È il Presidente del PD ed è il riferimento dell’area politica alla quale abbiamo aderito.

 

Ammetterà che il modello Renzi è fallito…

Sono ingenerosi oggi con Renzi, quelli che lo attaccano a prescindere, attribuendo solo a lui le responsabilità della sconfitta elettorale del 4 marzo. Renzi è stato un buon Premier. Diverso il discorso sul Partito dove in alcuni momenti avrebbe dovuto tenere unito il Pd e avrebbe dovuto mantenere aperto un dialogo più stretto con i corpi intermedi. Ma è comunque una risorsa importante per il nostro partito. E il PD ha ancora bisogno di lui.

 

Lei però dice “Il Pd deve tornare a fare il Pd”: che significa?

Abbiamo smesso di fare il Pd da tempo. Troppi errori e si è persa l’idea di Partito e di comunità. Siamo nati con l’idea di costruire un soggetto politico inclusivo, organizzato, riformista e popolare. Oggi siamo questo? No. Capiamo insieme il perché e ripartiamo.

 

Quindi c’è bisogno di un cambiamento: allora ha ragione il consigliere comunale di Frosinone Stefano Pizzutelli che la vuole rottamare ?

È uno slogan vecchio che non va più di moda gli consiglio di cambiare registro.

 

Almeno, ammetterà che Pizzutelli ha ragione quando parla dell’asse tra lei e Mario Abbruzzese di Forza Italia…

Gli organismi degli enti intermedi di questa provincia sono sempre stati scelti rappresentando tutti. Così è stato per la Saf, così per l’Asi e adesso per il Cosilam. Hanno deciso i Sindaci nella loro autonomia e Abbruzzese aveva la maggioranza dei soci del consorzio a suo sostegno.In politica i numeri contano, non gli enunciati di principio.

 

Almeno l’accordo con Antonio Pompeo lo ammette?

Con Antonio c’è sintonia e piena condivisione degli obiettivi . Adesso con il sostegno di tutto il Pd lavoriamo per la sua riconferma alla Presidenza della Provincia.

 

Lo prendiamo come un si

Prendetelo come volete: la mia risposta resta quella.

 

Alla guida della Saf c’è uno dei suoi uomini: la soluzione individuata per evitare la stangata è la migliore? Imporrà l’arrivo di altri rifiuti da Roma…

Lucio Migliorelli sta facendo un lavoro importante. Mantenere quell’impianto, ragionando anche sull’ammodernamento in un’ottica di efficienza e quindi di risparmio per i cittadini è sintomo che qualcosa finalmente si muove. Devo dire che la capacità che ha dimostrato di sapersi confrontare con gli amministratori e con la politica ha portato i suoi frutti. Così come la gran parte dei Sindaci ha partecipato direttamente ad un confronto con la Regione per addivenire ad una soluzione. Questa vicenda è l’esempio di come dovrebbe funzionare il rapporto tra enti e territori.

 

Si candida alla guida regionale del Pd partendo da Frosinone dove però il Partito ha lasciato alle spalle molte lacerazioni. A Cassino la edivisioni hanno consegnato la città al Centrodestra. A Frosinone due sindaci dal larghissimo consenso, Marzi e Marini, si sono allontanati…

A Frosinone la prossima volta si può vincere . Abbiamo bisogno di tutti per costruire una nuova alleanza e una leadership forte che superi le vecchie formule politiche e le contrapposizioni del passato.