Il Campo Civico dice Cardinali, lui giura di no

La riunione del Campo Civico punta su Alessandro Cardinali come possibile candidato sindaco. Lui giura che sia troppo presto. Il Pd si conta e Vecchi manda un 'telegramma' al Segretario Proietti. L'area Fiorito vorrebbe De Luca. E l'AltrAnagni...

Paolo Carnevale

La stampa serve chi è governato, non chi governa

Come sempre, dipende dalle campane che si ascoltano. Ad Anagni qualche giorno fa, durante una delle riunioni settimanali del gruppo, è stato ufficializzato il nome di Alessandro Cardinali come candidato a sindaco del Campo civico (fino a poco tempo fa si sarebbe detto campo largo).

Sarà lui a tirare le fila di una coalizione vasta, anche se ancora la situazione è piuttosto fluida, e non sono esclusi nuovi arrivi ma anche nuove partenze), pensata per strappare a Daniele Natalia la poltrona di sindaco, dovrebbe essere il consigliere provinciale di Polo Civico. (Leggi qui: I voti per la Regione che complicano la via delle Comunali).

Cardinali, l’importante è negare

Alessandro Cardinali

In opposizione al Comune di Anagni dopo una serie di frizioni culminate nell’uscita dal gruppo di Fratelli d’Italia, Cardinali ora dovrebbe rappresentare il terminale di una coalizione. Che raccoglie una serie di forze civiche di origine molto diversa tra loro: si va da quelle di matrice socialista a quelle più legate alla destra, come proprio Cardinali dimostra.

Ovviamente, se si ascolta la versione di Alessandro Cardinali le cose non stanno così. Infatti, a proposito dell’ultima riunione Cardinali ha parlato di un normale appuntamento organizzativo. Dice che ancora tutto è da vedere. Candidato? Giura che ci vorranno ancora diverse settimane per arrivare ad una decisione.

Registrata la precisazione di Cardinali, ormai il quadro sembra evidente. Anche perché, al netto di quello che potrebbe ancora accadere, la figura di riferimento più importante a livello politico all’interno di quella coalizione sembra essere proprio la sua.

Tutti all’interno di quel gruppo hanno chiaro che il candidato sindaco dovrà essere un politico, non un tecnico esterno. E questo per evitare situazioni come quelle che all’epoca portarono all’indicazione di Fausto Bassetta come sindaco. Colonnello dei carabinieri di chiarissima fama per i suoi studi sul Diritto (è autore dei commentari ai Codici che vengono studiati in tutte le Accademie), gestore di uomini, moralità specchiata. Ma fare il sindaco è altro. Infatti si assistette alla successiva deflagrazione della sua maggioranza.

Pertanto, sembra abbastanza chiaro che se si deve trattare di figura politica, quella più importante del gruppo è proprio quella di Alessandro Cardinali.

Aspettando i Dem

Luigi Vecchi

Il tutto aspettando di capire cosa farà il Partito Democratico. Secondo più di qualcuno i Democrat potrebbero entrare nel Campo civico, ma senza simboli di Partito. Ipotesi che però nel giro di chi conta del Pd anagnino viene rigettata.

Qualche giorno fa Maurizio Bondatti, dirigente di peso di quel Partito ad Anagni, ha anzi, almeno per il momento, messo assolutamente da parte l’ipotesi di un ingresso del Partito Democratico all’interno del Campo civico. Ricordando che il Partito ha una sua storia ed una sua tradizione, oltre che un suo peso politico in città, confermato del resto dagli ultimi risultati in Comune del Partito Democratico per quanto riguarda le Regionali. Dunque, per usare le parole di Bondatti “il Partito ad Anagni è importante e centrale; e non deve andare con il cappello in mano da altri”.

Una chiave di lettura può offrirla il voto per il Congresso che determinerà la scelta del nuovo gruppo dirigente nazionale. Domenica ad Anagni si è votato. Risultati: Schelein 16 voti, Bonaccini 31 voti, Cuperlo 3 voti. Che significa? Una chiave di lettura la fornisce la bacheca di Luigi Vecchi: “C’è un tempo nel quale la logica, la prudenza ed il rispetto per l’altro porta chi ragiona a fare i passi di lato per un fine più alto. C’ è il tempo nel quale vanno fatte le prove di forza per dimostrare che i passi di lato non siano segno di debolezza o incapacità ma segno di una grande crescita. Arriva il tempo nel quale va fatto un passo in avanti non per esuberanza o arrogannza ma perché a volte arriva inesorabilmente il tempo dell’azione”.

La traduzione politica: Vecchi sta avvisando il Segretario Pd cittadino Egidio Proietti che scenderà in campo e lo sfiderà; ricordando che la volta scorsa ha evitato la conta per disciplina di Partito ma ora le condizioni sono diverse. Anche perché Mauro Buschini si è momentaneamente tolto dall’arena politica per occuparsi dell’Egaf e Proietti si sta ricollocando; Vecchi viene dalla sinistra storica che ad Anagni ha sempre avuto un ruolo. Ed opra intende rivendicarlo.

Sotto traccia gli amici di Fiorito

Giuseppe De Luca

Ovviamente questo non esclude affatto eventuali movimenti che potrebbero arrivare nei prossimi giorni. Ma è evidente che almeno per il momento, ed a meno di interventi a livello Provinciale, tra il Campo civico ed il Partito Democratico la tensione è alta.

Ancora sotto traccia invece lavora il gruppo di centrodestra che fa riferimento alla figura di Franco Fiorito. Domenica scorsa in città circolava, in occasione delle festività di Carnevale un suo sosia, anche piuttosto rispondente all’immagine originale. Tutto questo per dire che l’ex sindaco è ancora molto popolare: un riferimento importante in città. Anche se le ultime voci danno ormai quasi per certo l’avvocato Giuseppe De Luca come possibile candidato a sindaco. Lui che è stato presidente d’Aula e poi assessore al Bilancio, andato via puntando il dito contro una parte della coalizione.

La posizione di LiberAnagni

Luca Santovincenzo

Chiusura con LiberAnagni; che proprio qualche giorno fa, in una nota piuttosto piccata, criticava chi tenta, di questi tempi, di irretire la coalizione nel classico gioco destra-sinistra. Ribadendo di essere al di fuori di questo tipo di  schema.

Detto che definire qualcuno di destra (o di sinistra) non è ancora un reato, resta il fatto che quella coalizione, se non altro per le figure che ne fanno parte, è un laboratorio di tipo chiaramente progressista. Non a caso tra le ipotesi c’è anche quella di un possibile avvicinamento del Partito Democratico. A dimostrazione del fatto che nella coalizione che vede come portavoce, al momento, Luca Santovincenzo, l’anima più evidente è quella di sinistra.

Sempre se ovviamente non è reato dirlo.