La deriva a destra dell’amministrazione Natalia

Due segnali precisi. Che rischiano di mettere fine alla storia della coalizione di centrodestra moderata ad Anagni. Per collocarla a destra.

Franco Ducato

Conte del Piglio (ma non) in Purezza

Non capita sempre, ma in politica a volte uno più uno fa davvero due. E mettere in fila le azioni serve ad avere un quadro più chiaro della situazione.

Prendete Anagni, per esempio. Qualche giorno fa avevamo parlato del caffè di Rosatella e D’Ercole e del tentativo del generale di accasarsi con la Lega; una mossa che avrebbe anche il compito di riequilibrare il peso consistente di Fratelli d’Italia in coalizione. (leggi qui Rosatella, un caffè guardando il Carroccio).

Lo storico di destra

Emanuele Mastrangelo

Ed infatti in città, poche ore dopo, si verificano due cose. La prima è l’annuncio della celebrazione del 10 febbraio, il Giorno del ricordo, con un convegno sulle Foibe nella Sala della Ragione. Convegno nel quale a parlare di foibe sarà, dopo i saluti del sindaco e degli esponenti Fdi Davide Salvati e Riccardo Ambrosetti, Emanuele Mastrangelo di Storia in rete, comitato 10 febbraio.

Ma chi è Mastrangelo? Una breve ricerca in rete consente di sapere che è notevolmente orientato a destra, tanto da essere stato bannato (cioè bloccato) da Wikipedia nel 2010 per aver contribuito a elaborare alcune voci dell’enciclopedia ( “Benito Mussolini”, “Fascismo” “squadrismo”) ritenute eccessivamente schierate. Una cacciata che ha poi indotto Mastrangelo a scrivere un libro, “ Wikipedia. L’enciclopedia libera e l’egemonia dell’informazione”, molto critico nei confronti del mondo di Wikipedia.

Della stessa vicenda parlano due fonti; il collettivo Wu Ming (autore dello straordinario libro Q pubblicato con lo pseudonimo Luther Blisset) e l’Istituto storico di Piacenza. Che insistono sul fatto che Mastrangelo, nelle sue ricerche, ha un atteggiamento revisionista nei confronti del fascismo.
Dunque, secondo le fonti reperibili in rete, lo storico che verrà lunedì prossimo ad Anagni è molto orientato a destra. È un reato? Ovviamente no. Sarebbe stato opportuno illustrare per bene il curriculum dello storico? Certamente sì. Anche perché al convegno parteciperanno gli studenti delle scuole superiori della città. Ed un approccio più ampio ai fatti storici illustrati non avrebbe fatto male.

L’onorificenza a Tito

Josip Broz “Tito”

Nello stesso periodo, sempre il gruppo di Fratelli d’Italia decide di inviare una lettera al sindaco Daniele Natalia ed al presidente del consiglio comunale Giuseppe De Luca. Per chiedere che si discuta in Consiglio una mozione per revocare l’onorificenza dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana all’ex leader comunista jugoslavo Josip Broz “Tito”. Anche qui: è un reato discuterne? Ovviamente no. Però la coincidenza è sospetta.

E ci consente di arrivare alla lettura politica dell’intera vicenda. Che è, tutto sommato, semplice.

Fdi sta mettendo a frutto il peso politico di cui, evidentemente, dispone. Operando ad un livello non solo istituzionale ed amministrativo, ma anche culturale. Mettendo in campo i propri valori, nel tentativo di affermare chiaramente la matrice di destra dell’intera coalizione.

Lo fa anche a rischio di mettere in difficoltà la coalizione stessa. Perché se la mozione dovesse arrivare in Consiglio, potrebbero verificarsi due cose; a) la maggioranza potrebbe votarla compatta, ed allora andrebbero a farsi friggere le chiacchiere su una coalizione “moderatadel centrodestra anagnino; b) la maggioranza non la voterebbe compatta, e questo porterebbe ad una spaccatura, magari solo culturale, ma sempre spaccatura.

È sorprendente che il sindaco Natalia, di solito piuttosto attento a questi equilibri, non lo abbia considerato. Ma forse era solo distratto.