Le eredità Pompeo: “Strade sicure e ponti sotto controllo”

I dati sulla sicurezza stradale nel periodo Pompeo. Il presidente lascia al suo successore una rete in piena manutenzione, con interventi pianificati. Ed incidenti in calo grazie alla prevenzione. Ecco i numeri

Fabio Cortina

Alto, biondo, robusto, sOgni particolari: molti

La strada è tracciata e lo è fino al 2026. Il progetto “strade sicure” dell’Amministrazione Provinciale di Frosinone, viaggia su un percorso preciso e su un presupposto di lungo termine. Varato durante la presidenza di Antonio Pompeo ora verrà portato avanti dal nuovo corso targato Luca Di Stefano. Affonda le basi sulla forza dei numeri. E del ruolo recuperato dalle Province nonostante le conseguenze della riforma Delrio.

Tra le competenze delle Province c’è la manutenzione delle strade. Con il tempo si è compreso che sono i territori ad avere il polso della situazione, conoscere le reali esigenze della loro rete stradale. Così lo stato ha delegato alle Regioni una serie di arterie che prima facevano riferimento all’Anas. Le Province sono riuscite a far valere la loro maggiore conoscenza del territorio. Un esempio su tutti: anni fa (governava Francesco Scalia) all’epoca di una delle rare nevicate che colpì la Ciociaria fu un ingegnere della Provincia ad assumersi la responsabilità e nel pieno del caos si sostituì all’Anas: ordinò l’uscita dei mezzi da un deposito periferico ed indicò le priorità. Fu così che si uscì dalla paralisi completa. La conoscenza del territorio è basilare. Soprattutto sei sei una delle Province italiane con la più estesa rete stradale.

Nascono da lì i numeri. Quelli di una manutenzione stradale che è ripresa a spron battuto, in concomitanza con la riapertura dei rubinetti dello Stato centrale verso le Province, che è iniziata nel 2018.

Dai tagli alla programmazione

Dopo anni di abbandono e di tagli all’interno delle Finanziarie, la prima quella del 2010, abbiamo vissuto un progressivo venir meno della manutenzione, ordinaria e straordinaria delle strade della nostra provincia”. È questo l’assunto di base da cui parte Antonio Pompeo nell’illustrare il progetto.

È così che la Provincia, quando si è potuto ricominciare a programmare il futuro, ha deciso di rimettere mano al dossier. Lavori e sensibilizzazione, asfalto fresco unito a formazione ed informazione dei cittadini. Tutto questo perché il progetto si muove su due binari: strade più sicure ed automobilisti più sensibili. “Abbiamo – ha spiegato Pompeo – fondi importanti: 14 milioni per ponti e viadotti, 18 milioni per la manutenzione, i 4,5 milioni per le aree interne e soprattutto 51 milioni dal 2023 al 2026. Il tutto per riqualificare, ma soprattutto mettere in sicurezza il nostro sistema viario”. L’ex presidente ha sottolineato come i 51 milioni, soprattutto, rappresentino un qualcosa che mai si era visto negli ultimi decenni.

La Provincia non si è dovuta occupare solo di asfalto, buche e manti stradali. In questi anni è emerso in tutta la sua drammaticità il tema della manutenzione su ponti e viadotti. Il caso del ponte Morandi crollato a Genova ha segnato un punto di non ritorno: la presa di consapevolezza sul reale stato di quelle strutture. “Quello del ponte Morandi è stato un problema a livello nazionale, ma sono tanti i ponti ed i viadotti in Italia che presentano profili di pericolosità. Noi come Provincia negli ultimi anni abbiamo provveduto alla messa in sicurezza. Oggi possiamo dire che stanno partendo i lavori su strutture che da dieci anni vedevano limitazioni al transito”.

Meno buche e strade più sicure

I numeri hanno la testa dura. E non sono solamente i numeri dei milioni investiti o che stanno per essere investiti. I numeri sono anche quelli relativi agli incidenti stradali, che da un anno a questa parte sono diminuiti secondo i dati ufficiali.

Il conto è relativo a quelli causati dalla cattiva manutenzione delle infrastrutture. Se nel 2021 gli incidenti in Ciociaria causati dalle buche erano stati il 38% del totale, nell’anno che sta per terminare il conto si abbassa al 28,57%. Un calo netto quasi del 10% che permette di comprendere come il primo passo di questo progetto, quello legato ai cantieri, sia stato quello giusto.

Estendendo le cause anche al ghiaccio, altra prerogativa riservata alla manutenzione della Provincia, si può notare un ulteriore calo: dal 15% circa del totale nel 2021, a poco meno dell’11% registrato nel 2022. “Questi dati – sottolinea Pompeo – mostrano la cifra di come noi lasciamo una provincia più sicura, con la certezza che le ulteriori risorse a disposizione da qui al 2026 permetteranno di attuare una programmazione puntuale, in grado di rispondere all’ordinario, ma anche alle esigenze straordinarie che sappiamo tutti sono dietro l’angolo”.

Una campagna che sa dove colpire

Antonio Pompeo

Negli ultimi venti anni, ovvero tra il 2001 ed il 2021, secondo i dati Aci, nonostante il forte aumento del traffico lungo le strade, gli incidenti sono diminuiti, così come le vittime.

Quei dati, commentati dalla Polizia Stradale, sottolineavano come questa diminuzione fosse da attribuire certo ad una maggiore dotazione di sicurezza degli automezzi, ma anche e soprattutto al ruolo delle campagne di sensibilizzazione.

L’azione di formazione ed informazione deve essere a 360 gradi, certo sui neopatentati deve esserci un’attenzione particolare, ma noi con la nostra campagna abbiamo coinvolto tutti” spiega l’ex presidente Pompeo. Che sottolinea come i mezzi utilizzati per veicolare questi messaggi di sensibilizzazione, restituiscano la cifra del valore della campagna stessa. “Dai social, alle scuole, passando per giornali radio e Tv vogliamo fare come con i cantieri: lasciare una Provincia più sicura”. (Leggi anche Strade sicure, la Provincia ha già un piano).