L’estate è finita: una notte verde dopo l’onda rossa

La fine dell’estate viene scandita a Ceccano da due eventi. Di sensibilità politica differente. Alla “Notte verde” si arriva dopo “Verso Ceccano 2030”. Ed entrambi tracciano un solco nella politica cittadina

Marco Barzelli

Veni, vidi, scripsi

C’è un segnale politico chiaro nell’evento “Notte Verde” che è stato messo in agenda a Ceccano in queste ore. E guarda ad una doppia impostazione del futuro cittadino: politico ed amministrativo.

L’EVENTO DI PONTE BERARDI

L’evento è a doppio tema agricoltura-ambiente lungo il simbolico Ponte Berardi: dibattiti, spettacoli, prodotti a chilometri zero, street art, musica popolare, persino una mongolfiera per osservare le cose da un’angolazione diversa. Coinvolgerà tutt il pomeriggio e la sera di sabato 30 settembre.

Andrea Renna © AG. IchnusaPapers

Al dibattito sull’Agricoltura aperto dal sindaco Caligiore, interverranno l’assessore Giancarlo Righini e il consigliere Daniele Maura per conto della Regione Lazio. Nonché il deputato Aldo Mattia, già ai vertici della Coldiretti. Con loro tre tecnici: Andrea Renna, direttore dell’Anbi Lazio (Associazione consorzi di bonifica); Giusy Migliorelli, responsabile del settore “Rifiuti e bonifiche” per conto della Provincia di Frosinone, Vinicio Savone, presidente di Coldiretti Frosinone. Sarà presente anche l’Agenzia Regionale per la protezione dell’Ambiente con la responsabile Anna Maria Ricci.

A discutere di Sin della Valle del Sacco, a due passi dall’ex saponificio Annunziata in via di bonifica all’interno del Sito di interesse nazionale, sarà anche il sottosegretario di Stato Claudio Barbaro, attivo presso il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica. Ne parlerà con il deputato di casa Massimo Ruspandini e la consigliera regionale Alessia Savo, nonché con l’assessora regionale Elena Palazzo e il presidente di Saf Fabio De Angelis. Sarà l’occasione per evidenziare l’avvio della bonifica dell’ex Annunziata e dell’ex polveriera Snia-Bpd di Bosco Faito.

LA DOPPIA LETTURA

Nei mesi scorsi Fratelli d’Italia ha dato indicazioni chiare al suo interno: al tavolo con gli alleati che dovrà decidere il nome del candidato sindaco per il dopo Caligiore indicherà il nome di Riccardo Del Brocco. Non un’imposizione: un’indicazione sulla quale poi confrontarsi con gli alleati e decidere chi è il candidato con maggiori possibilità tra quelli che ciascuno porterà al tavolo.

Il deputato Massimo Ruspandini e l’assessore Riccardo Del Brocco

E qui si inserisce il significato politico di “Notte Verde”. Scorrendo i nomi dei presenti è evidente che Riccardo Del Brocco stia dando spessore politico a quella indicazione che per ora è interna al suo Partito. A Ceccano ci saranno tutti i nomi che pesano all’interno di Fratelli d’Italia e tutti i nomi che hanno un ruolo. Con questa mossa Riccardo Del Brocco dimostra la sua capacità di mobilitazione interna, il suo peso nel Partito, la sua abilità nella relazione.

C’è poi un secondo messaggio. È di stampo più amministrativo. Se dovesse diventare lui il candidato dell’intera coalizione intende dare un’impronta chiara alla politica di Ceccano. È un’impronta basata sull’economia circolare, sullo sviluppo basato sul green, sulle nuove energie pulite e sull’imprenditorialità che sono capaci di innescare. In pratica, il passaggio dal governare il presente a coinvolgere Ceccano in una prospettiva futura.

Quale? I temi nel tabellone forniscono un’indicazione. Che potrà essere un punto di partenza. Perché ha una valenza strategica? Perché Ceccano è la città che porta le stigmate dell’inquinamento della Valle del Sacco ed il tema ambientale è un nervo scoperto. Al tempo stesso è la culla politica da cui è partita non soltanto l’ascesa di Massimo Ruspandini fino al Senato prima ed alla Camera poi ma è cominciato il riscatto di una intera generazione di ragazzi di destra e di un Partito a livello provinciale. In questo modo Riccardo Del Brocco prova a riportare Ceccano al centro del dibattito politico provinciale.

LA NOTTE DOPO IL PRANZO

Filippo Cannizzo

Alla “Notte verde” si arriva dopo “Verso Ceccano 2030. La fine dell’estate viene scandita in città da due eventi. Di sensibilità politica differente.

Verso Ceccano 2030” è la nascita della coalizione composta da forze a sinistra del Pd. Coordinata dal filosofo della bellezza Filippo Cannizzo ha preso forma nel fine settimana presso l’auditorium della biblioteca. È una forza extra-consiliare che raccoglie dai Partiti Comunisti alle reti culturali, ambientaliste e pacifiste. Segna il territorio dopo che i consiglieri di Centrosinistra hanno abbracciato ufficialmente il Partito Democratico. Preferisce, di fatto, un Partito Socialista che si proclama indipendente a livello provinciale.

“Ceccano 2030” propone altro. È ispirata dal filosofo Filippo Cannizzo. Lui, romano, si è innamorato prima di una Ceccanese e poi di Ceccano. Prima di Marta, avvocato e figlia dell’ex Sindaco Maurizio Cerroni. E poi della quinta città della provincia di Frosinone. È da lì che ha lanciato cinque anni fa il “Festival di Filosofia in Ciociaria”. Ancor prima di promuovere, tra le proprie opere “Briciole di bellezza” e “Lacrime di gentilezza”, una legge nazionale per la “Bellezza nel Bel Paese”.

Quelle “briciole di bellezza” vengono indicate come dialoghi di speranza per il futuro. Quelle “lacrime di gentilezza”, immancabilmente sulle tracce della bellezza, sono proposte per una (ri)generazione umana. È dalle sollecitazioni ricevute, dagli spunti di riflessione, che è nata l’iniziativa “Ceccano 2030: la Capitale della bellezza”.

La Città dei desideri

Un veduta di Ceccano

Sono intervenuti, in occasione della prima ufficiale, l’urbanista Paolo Berdini (Italia Nostra e WWF), il pacifista Luciano Conte (consigliere di Sora) e l’ambientalista Gustavo Giorgi (Abc Latina e Legambiente). A seguire anche le performance artistiche di Laura Nanni, docente di storia e filosofia e danzatrice-coreografa, e Stefano Pennacchi, già amministratore a Velletri.

Tutti lì per sostenere la “Città dei desideri” lanciata in prima persona dal “Filosofo della bellezza” Filippo Cannizzo, ricercatore universitario, già ambasciatore di “Bellezza e gentilezza” per conto dell’Unione Europea e coordinatore di ResiliArt Italy di Unesco. C’era un “muro dei desideri” per esprimere istanze e idee.

La sfida è stata raccolta principalmente dalla Sinistra storica, dai movimenti per l’acqua pubblica e dalle associazioni progressiste che ruotano attorno alla Pro Loco: anche quella ormai in cattivi rapporti con l’Amministrazione comunale di Centrodestra. (Leggi qui Diviso dal Pd, ma riunito contro il Centrodestra)