Marco Ferrara sbatte la porta in faccia a Tagliaferri. Avvertimento a Ruspandini

Il consigliere di Fratelli d’Italia: “L’assessore sarà scelto tra gli iscritti al partito da almeno un anno dal sottoscritto congiuntamente al direttivo di Frosinone”. La partita sul vicesindaco si complica ulteriormente. E Ottaviani non vuole dare la sensazione di una regolamento di conti politici


Fratelli d’Italia a chi? Marco Ferrara, consigliere comunale a Frosinone del Partito di Giorgia Meloni, mette subito le cose in chiaro. Lo fa un minuto dopo avere letto l’articolo pubblicato su Alessioporcu.it in cui si avanzano delle ipotesi per il rimpasto di febbraio nella giunta comunale di Frosinone. (leggi qui “Divergenze “Primarie”, cosa c’è dietro lo scontro tra Ottaviani e Tagliaferri“)

In particolare è un passaggio ad avergli mandato di traverso il caffé.

Quindi ci sono i Fratelli d’Italia del senatore Massimo Ruspandini, che sta aspettando febbraio per la staffetta all’interno della giunta comunale di Frosinone. Il Partito di Giorgia Meloni vuole un assessore di riferimento. Potrebbe essere l’attuale vicesindaco Fabio Tagliaferri? Vale il discorso fatto per Gagliardi. Passerebbe per le primarie? Oppure è presumibile pensare che alla fine Lega e Fratelli d’Italia possano provare a trovare un accordo, indicando un proprio esponente unitariamente? C’è un solo intoppo: i rapporti tra Carlo Gagliardi e Fabio Tagliaferri sono inesistenti.” 

Il capogruppo sono io

La sciabolata è netta. Marco Ferrara taglia d’un colpo ogni ipotesi. Sia di assessorati che di alleanze. Dice: «Sono il capogruppo di Fratelli d’Italia al Comune di Frosinone ed esistono altri importanti “intoppi” alla realizzazione di eventuali accordi tra esponenti del Partito di cui faccio parte con altri politici di altri Partiti o addirittura con altri esponenti di liste civiche in merito all’indicazione di un assessore da inserire il prossimo anno in giunta a Frosinone”.

Chiaro il riferimento alla posizione di Fabio Tagliaferri, vice sindaco in quota al Polo Civico ed in rotta di collisione con il sindaco (leggi qui «Nicò, i bambini che sabato vanno sulla ruota panoramica so’ gli stessi che lunedì ci piove in classe»). Del quale è stata chiesta la testa nei giorni scorsi (leggi qui Il gioco delle parti per avere la testa del vicesindaco). Anche perché i suoi colleghi digeriscono poco e male il lento e costante avvicinamento di Tagliaferri al senatore Massimo Ruspandini, dominus di Fratelli d’Italia in provincia di Frosinone.

Con quella frase, Marco Ferrara ricorda che qualsiasi accordo deve passare attraverso di lui. E a scanso di dubbi, chiude subito la porta in faccia a qualsiasi ipotesi che possa diventare un assessore di Fratelli d’Italia nel Comune di Frosinone.

Porte chiuse a Fabio Tagliaferri

«Fratelli d’Italia è un partito nel quale la militanza è da sempre considerata un elemento fondamentale nella scelta della classe dirigente, essa è una pietra miliare che si erge a criterio di selezione universalmente riconosciuto da tutti i tesserati al Partito di Giorgia Meloni, pertanto l’assessore che dovrà eventualmente essere segnalato al Sindaco Ottaviani nei prossimi mesi, quando il Primo cittadino lo riterrà opportuno, sarà scelto tra gli iscritti al partito da almeno di un anno dal consigliere comunale di Frosinone congiuntamente al direttivo comunale di Frosinone, il cui portavoce è Giuseppe Vittigli».

Il pretesto è la militanza. La sostanza è che Ferrara s’è messo disciplinatamente in attesa del rimpasto pianificato per febbraio. E non intende nemmeno prendere in considerazione l’ipotesi di far cambiare gli equilibri interni dal possibile arrivo di un big delle preferenze come Fabio Tagliaferri.

E un po’ anche a Ruspandini

Soprattutto non intende concedere spazio a Massimo Ruspandini. nelle vicende interne di Frosinone. È chiaro quando Marco Ferrara dice: «Frosinone si autodeterminerà selezionando un assessore tra chi è sceso in campo per contribuire ad eleggere il consigliere comunale nella lista di Fratelli d’Italia, a giugno 2017, avendo in tasca la tessera del Partito in quel momento storico e quindi in tempi non sospetti».

Coinvolge il vertice provinciale di FdI. «Sarà cura del direttivo di Frosinone sentire il parere del coordinatore provinciale Paolo Pulciani. Fratelli d’Italia non è un autobus dal quale si scende o si sale, a proprio piacimento, quando si è persa la copertura politica altrove, per arrivare a conservare la poltrona in giunta. L’assessore di Fratelli d’Italia sarà selezionato tra i dirigenti comunali di Frosinone del partito e, cioè, tra coloro che hanno contribuito in modo determinante all’elezione di un consigliere nella lista di Fratelli d’Italia lo scorso anno, tra quelli che sono andati a chiedere il voto per il partito e a nome del partito. Chi non ha questi requisiti, per quanto mi riguarda, si metta subito l’anima in pace».

Il quadro si complica

A questo punto la situazione si complica ulteriormente.

Il sindaco Nicola Ottaviani ha la richiesta di sei consiglieri comunali (Polo Civico e Lista per Frosinone) che gli chiedono di attribuire la delega di vicesindaco ad Antonio Scaccia, assessore della Lista per Frosinone. E sia in giunta che in maggioranza tutti sanno del “pollice verso” di Nicola Ottaviani nei confronti di Fabio Tagliaferri dopo lo scontro sul Parco Matusa e sulla condizione delle scuole. (leggi qui «Nicò, i bambini che sabato vanno sulla ruota panoramica so’ gli stessi che lunedì ci piove in classe»).

Ottaviani tutto vuole fare meno che dare la sensazione di un regolamento di conti politici.

Gianfranco Pizzutelli, leader del Polo Civico, non può non tenere conto dell’umore dei consiglieri e del proprio gruppo e in ogni caso ritiene che il fatto stesso di mantenere le deleghe assessorili a Tagliaferri sia un ulteriore segnale di lealtà nei confronti di chi si è comunque candidato nella sua lista. Sperando magari anche di recuperare i rapporti nel breve periodo. Fabio Tagliaferri sa di aver lavorato bene nel ruolo di assessore, ma di non poter più contare sui consiglieri della sua lista civica.

Marco Ferrara ha sostanzialmente detto al senatore Massimo Ruspandini che l’assessore al Comune di Frosinone lo sceglierà lui. Insieme al direttivo comunale.

Venti di guerra. Ulteriori.