Nessuna strategia, il centrosinistra è “soltanto” spaccato a Frosinone 

Altro che procedere divisi per colpire insieme: il solco che separa Marzi e Vicano è sempre più largo e tra Pd e Socialisti non c’è stato mezzo tentativo di recupero. Il centrodestra proverà a chiudere i giochi al primo turno, come nel 2017.

All’inizio si diceva che poteva essere una strategia vincente quella di presentare più candidati a sindaco di centrosinistra per cercare di togliere voti al centrodestra. Ora che il quadro è definito, invece, si capisce che in realtà le spaccature sono profonde e che non c’è margine per disegno di questo tipo.

Mauro Vicano si presenterà per conto proprio e ieri al ristorante Liolà ha messo nero su bianco la strategia elettorale con gli esponenti di Azione, vale a dire Luciano Gatti, Antonello Antonellis e Alessandra Sardellitti. Un confronto a 360°, nel quale Mauro Vicano ha messo sul tavolo anche la possibilità di ritirare la sua candidatura lasciando Azione libera di scegliere dove collocarsi. Ipotesi respinta con convinzione dagli altri commensali.

Confermata la linea decisa sin dall’inizio: puntare sul turno di Ballottaggio. Il che significa: prendere un voto in più del secondo candidato e scavalcarlo andando alle elezioni supplementari. Senza fare il rincalzo di lusso né giocare a marciare divisi per colpire uniti. Il Pd ha capito che non esistono possibilità di ricomposizione e quindi dovrà adattarsi.

L’altra separazione

Vincenzo Iacovissi (Foto Raffaele Verderese © Imagoeconomica)

In precedenza si era arrivati alla “separazione” con il Partito Socialista Italiano di Gian Franco Schietroma, che ha candidato Vincenzo Iacovissi. Di fatto il centrosinistra si presenta diviso in tre parti e non c’è stato alcun accordo per arrivare a questo. Impossibile costruirlo. Schietroma su questo punto è stato chiarissimo già dallo scorso autunno quando ha seguto la stessa linea di oggi in occasione delle Comunali di Alatri. Anche lì Socialisti e Pd sono andati divisi. Rinfacciando al Pd la sua politica ‘egoista’: “Non potete costruire in 5 giorni quel dialogo che non avete voluto in 5 anni” disse Schietroma.

C’è un fossato profondo anche con Mauro Vicano. Aver sottratto a Vicano tanti possibili candidati al Consiglio comunale ha determinato un irrigidimento delle posizioni. Adesso sarà il campo a parlare e bisognerà vedere i voti che le diverse liste riusciranno a prendere.

Il confronto tra gli album

Riccardo Mastrangeli

Si ipotizza un ballottaggio, ma il centrodestra non esclude di replicare il risultato di cinque anni fa, con una vittoria al primo turno. La linea della campagna elettorale è stata tracciata nelle ore scorse: il confronto tra la Frosinone ereditata dieci anni fa e quella che viene lasciata oggi.

Comunque andrà a finire, però, Frosinone è il Comune capoluogo, quello nel quale le alleanze dovrebbero rappresentare un faro per tutta la provincia. Il centrosinistra come coalizione non si riunisce da tantissimo tempo. Domenico Marzi dovrà fare la sua campagna elettorale, esattamente come Mauro Vicano e Vincenzo Iacovissi.

Soltanto i leader politici dei Partiti potrebbero provare ad attivare una linea di confronto, magari programmatico, per il ballottaggio e per il futuro. Altrimenti si resterà al punto di partenza, come successo negli ultimi dieci anni. Mai le diverse opposizioni in consiglio comunale hanno dialogato davvero tra loro.