Regione, la Lega blinda Ciacciarelli

La Lega 'blinda' Pasquale Ciacciarelli dall'assalto di Forza Italia all'assessorato. Si prepara a respingere la richiesta di rimpasto basata sui nuovi equilibri di giunta. Una vice presidenza come ristoro. Ma il Governatore Rocca sembra voler congelare la situazione attuale.

La Lega ‘blindaPasquale Ciacciarelli. Respinge l’assalto di Forza Italia al suo assessorato. E dice due no alla richiesta di rimpasto che il Partito fondato da Silvio Berlusconi si prepara a chiedere al Governatore della Regione Lazio Francesco Rocca. (Leggi qui: Metti un Quadrini nella giunta Rocca…).

Una blindatura tenuta insieme da un principio politico, contrapposto a quello numerico che gli azzurri intendono far valere.

Il No politico

Angelo Tripodi

La richiesta di Forza Italia si basa su un dato oggettivo. Al momento di costruire gli equilibri della attuale giunta gli azzurri potevano vantare solo tre Consiglieri regionali. Mentre oggi possono contare sette voti. Agli eletti : Fabio Capolei,  Cosmo Mitrano e Giorgio Simeoni, si sono aggiunti i due M5S Roberta Della Casa e Marco Colarossi, più l’ex capogruppo Angelo Tripodi. A cui si aggiunge il voto di Nazzareno Neri in quanto Noi Moderati ha costituito un intergruppo con Forza Italia. Quindi?

Quindi – ritiene Forza Italia – la Giunta non rispecchia più gli equilibri dell’Aula. E per questo vanno aggiornati. Nel mirino ha messo l’assessorato all’Urbanistica retto da Pasquale Ciacciarelli e lo ha fatto per una ragione obiettiva: intende mettere sotto scacco il feudo elettorale della Lega, occupandolo con Gianluca Quadrini presidente uscente del Consiglio Provinciale di Frosinone e recordman nelle recenti elezioni di dicembre con oltre ottomila voti ponderati. Che è dello stesso collegio elettorale e quindi non creerebbe un problema di rappresentanza geografica nell’esecutivo Rocca.

Un’ipotesi alla quale la Lega in queste ore ha deciso di dire No. A costo di fare le barricate. Facendo valere una clausola messa in chiaro quando a marzo 2023 è stato costruito l’equilibrio della attuale giunta. E cioè? La Lega ritiene che sia stato fatto un patto in base al quale la giunta sarebbe stata sempre e comunque espressione della situazione politica uscita dalle urne a febbraio 2023. Cristallizzata a quel momento. E non avrebbe tenuto conto di eventuali passaggi di Gruppo.

Una Vice presidenza per Forza Italia

Paolo Trancassini, Claudio Durigon, Pino Cangemi e Michele Nicolai nel piccolo transatlantico (Foto: Sara Minelli © Imagoeconomica)

Se anche fosse, questo creerebbe un problema in Aula. Dove i sette voti di Forza Italia sono molto pesanti e capaci di rendere non sempre agevole il cammino della maggioranza Rocca.

Se venisse riconosciuta la clausola della cristallizzazione sollevata dalla Lega allora ci sarebbe un’altra soluzione percorribile per ristorare Forza Italia. È legata alla candidatura del leghista Pino Cangemi alle prossime Europee in una sfida diretta sul Lazio con l’ex presidente del Consiglio regionale Mario Abbruzzese. Cangemi può vantare 15mila preferenze, certificate alle scorse Regionali; Ciacciarelli ed Abbruzzese ne hanno messe sul piatto 14mila. La Lega, per far scattare dal Lazio il seggio in Europa ha bisogno di voti al simbolo oltre che di preferenze e con ogni probabilità Cangemi sarà della partita.

Una candidatura che a quel punto libererebbe la vice presidenza del Consiglio regionale che attualmente Cangemi occupa. La libererebbe anche per un altro motivo: con due soli Consiglieri, il Carroccio non può esprimere due assessori in Giunta ed un vice presidente. Quella carica potrebbe essere proposta a Forza Italia. Ristorandola per i nuovi assetti. E blindando Ciacciarelli.

Palla lunga e pedalare

Francesco Rocca

Francesco Rocca pare che voglia fare propria la filosofia del grande Nereo Rocco, allenatore di un Milan stellare e concreto. Al quale predicava “palla lunga e pedalare”. Per questo pare che non intenda prendere in esame adesso le richieste di rimpasto e di riequilibrio della giunta. Con quale motivazione? Una difficilmente opinabile: dietro l’angolo ci sono le Europee che a loro volta potrebbero dare importanti segnali politici.

Quindi, per il Governatore, se rimpasto deve esserci allora che tenga conto di tutto lo scenario. E intanto il quadro resterebbe congelato. Ma Forza Italia scalpita, ha il Congresso a pochi passi.