Se il depuratore avvicina Legambiente, industriali e sindaco

Il sindaco conferma quanto anticipato il 15 settembre da Alessioporcu.it: la Regione è pronta a finanziare il depuratore di Anagni. Atteso da oltre trent'anni. Mettendo d'accordo industriali ed ambientalisti.

Paolo Carnevale

La stampa serve chi è governato, non chi governa

Di pace vera e propria non si può parlare. Ma certo c’è, almeno stando alle dichiarazioni ufficiali, un avvicinamento di intenti tra l’amministrazione comunale di Anagni e la sezione locale di Legambiente. Due istituzioni che, negli ultimi anni, su molte questioni relative all’ambiente sono state agli antipodi, se non proprio in guerra aperta.

La tregua, magari fragile ma pur sempre da segnalare, è sorta sul tema della possibile realizzazione del sospirato depuratore consortile, da 30 anni vero e proprio miraggio della zona.

E noi lo avevamo detto

Miriam Diurni

Nelle ore scorse il sindaco Daniele Natalia ha partecipato alla trasmissione Rai “Buongiorno Regione”. E lì ha confermato quello che aveva detto poco meno di un mese fa Alessioporcu.it: e cioè la disponibilità dell’amministrazione regionale capitanata da Francesco Rocca di stanziare 15 milioni per la realizzazione effettiva del depuratore. (Leggi qui: La via di Natalia per l’ambientalismo consapevole).

Una decisione accolta con molto favore da parte della presidente di Unindustria Frosinone Miriam Diurni. Che ha definito il depuratore “una infrastruttura indispensabile” ma non da oggi. Già il 30 marzo scorso aveva evidenziato che l’assenza di quell’impianto sta limitando da tempo lo sviluppo dell’area. E creando difficoltà alle aziende che vogliono essere in regola con le norme sulla depurazione. (Leggi qui: Il nervo scoperto degli industriali).

E parere positivo è arrivato anche, come detto, con la presa di posizione della sezione locale di Legambiente. La cui responsabile Rita Ambrosino ha fatto riferimento al fatto che quest’opera sarebbe “un sicuro vantaggio per il patrimonio naturale a cominciare dal miglioramento della qualità delle acque del fiume Sacco”.

La vera novità non è il depuratore

Rita Ambrosino

Non è una novità di poco conto visto che Legambiente, soprattutto negli ultimi anni, è stata e per molti versi è ancora una vera e propria spina nel fianco dell’amministrazione comunale anagnina sul tema della difesa dell’ambiente. Tanto che il sindaco ha spesso manifestato una certa insofferenza nei confronti delle associazioni ambientali della zona, rivendicando in diverse circostanze il concetto di “ambientalismo consapevole”; ovvero, la possibilità di continuare a dare spazio, sia pure nel rispetto delle regole, alle imprese, per favorire l’economia della zona. (Leggi qui: La via di Natalia per l’ambientalismo consapevole).

Le relazioni tra amministrazione ed ambientalisti erano poi arrivate al minimo storico nel caso del biodigestore, con il netto dissenso di Legambiente ed il parere favorevole, poi messo da parte, dell’amministrazione. Senza dimenticare le sollecitazioni continue di Legambiente su una questione come la frana della Calzatora che, a tre anni di distanza dall’evento, attende ancora conclusione.

La comunanza di interessi sulla questione del depuratore da realizzare rappresenta, se non altro, una tregua. Anche se Legambiente ha chiarito di non voler affatto abbassare il livello di guardia. E, anzi, di aspettarsi “che questo rinnovato interesse porti anche alla ricerca delle negligenze e delle responsabilità che hanno causato tale inqualificabile ritardo”.