Caos al termine del Consiglio comunale di Alatri. Insulti e sputi, Borrelli e Padovani separati a stento dai Consiglieri. Iannarilli si congeda e toglie i sassolini dalle scarpe. La missione riservata di Tagliaferri per riunire FdI e riportarla in maggioranza. Ma ora tutto è all'aria. Pessima figura per la politica: nel giorno peggiore
Sputi, urla, insulti e soprattutto un’intera missione diplomatica mandata all’aria. La coda del Consiglio comunale riunito questa sera ad Alatri è stata devastante. Per i messaggi che ha mandato, per l’idea che ha proiettato della politica, per il momento in cui tutto è avvenuto. Un consigliere comunale di centrodestra contro un assessore della giunta che proprio lui ha contributo ad eleggere, il resto dell’Aula che li deve trattenere per evitare che vengano alle mani. Tra insulti da tutt’e due le parti e sputi che non è certo chi abbia spedito a chi.
Il tutto nel giorno in cui il questore Domenico Condello firma 11 Daspo per altrettanti cittadini di Alatri accusati di avere partecipato alle risse che hanno fatto da apripista all’omicidio di Thomas Bricca: il 19enne ucciso con un colpo di pistola alla testa esploso la sera del 30 gennaio scorso nel centro storico della città; una spedizione punitiva per quelle scazzottate, secondo la ricostruzione della procura della Repubblica di Frosinone. Nello stesso giorno in cui i carabinieri identificano il quinto ragazzo del gruppo che la notte dello scorso 7 settembre ha ferito sette persone sparando contro di loro con una carabina ad aria compressa da un’auto in corsa a San Felice: tra loro c’è un ragazzo di Alatri. A poche ore dalla strage evitata sempre ad Alatri, dove un giovane lanciato con l’auto in diretta su Facebook ne perde il controllo e finisce contro la Nissan con una mamma ed i suoi due bamnini mandando tutti in ospedale.
Se c’era un giorno sbagliato per dare la peggiore rappresentazione della politica ad Alatri hanno saputo sceglierlo.
Il commiato di Iannarilli
Tutto accade verso la fine del Consiglio comunale. C’è l’intervento di commiato di Antonello Iannarilli: ultimo presidente della Provincia di Frosinone eletto direttamente dai cittadini prima della riforma Delrio, due volte consigliere regionale del Lazio ed assessore all’Agricoltura nella giunta Storace, due volte deputato di Forza Italia. Per lui è l’ultimo intervento come Consigliere comunale: ha preso possesso del suo nuovo ruolo di commissario Ater e le due cose non sono compatibili.
Iannarilli si congeda togliendosi tutti i sassolini dalle scarpe. Praticamente attacca tutti, compresa la maggioranza che lui ha contribuito ad eleggere ed all’opposizione della quale si è messo da qualche mese. Perché a febbraio il consigliere regionale Daniele Maura aveva portato in Fratelli d’Italia il consigliere Gianluca Borrelli togliendolo alla Lega. E allora Iannarilli aveva reclamato un riequilibrio: un assessore in meno alla Lega, uno in più a FdI in base ai nuovi numeri. Missione fallita: maggioranza blindata, FdI spaccata in due, Iannarilli e Borrelli all’opposizione.
Iannarilli nel suo commiato non se la tiene. Lascia capire che quel rifiuto a riequilibrare la giunta è un affronto politico. Fatto contro di lui. Perché il sindaco Maurizio Cianfrocca, la sera prima del Consiglio di insediamento aveva minacciato le dimissioni se l’Aula avesse eletto iannarilli come Presidente del Consiglio Comunale.
L’attacco di Borrelli
A fine consiglio interviene il consigliere Gianluca Borrelli. Incalza il sindaco sulla questione della sicurezza: ne nasce un botta e risposta avvicinato e intenso. Con Maurizio Cianfrocca che risponde con i numeri ed il Consigliere che continua ad attaccare. Il sindaco allora pensa bene di alzarsi ed andarsene per non cadere nella provocazione. Anche perché non c’era un Ordine del giorno a legittimare quella discussione.
Una scelta che fa perdere le staffe a Gianluca Borrelli. Grida al sindaco che non ha rispetto: per il Consiglio, per il suo personale ruolo di Consigliere, per i cittadini di Alatri. Maurizio Cianfrocca non lo degna di risposta. L’Assise si scioglie, la maggioranza esce.
Ma dopo qualche minuto rientra di corsa, richiamata dalle urla che si sentono in Aula: strilli, Borrelli e l’assessore alle Attività produttive Gianni Padovani retti a stento dagli altri Consiglieri; c’è chi accusa l’altro di avergli sputato addosso, nessuno vede tracce e forse è stato solo mimato. Il tutto tra parole degne di una bettola più che di un’Aula consiliare.
Sulla pagina Facebook di Borrelli compare un video che ha girato durante quelle fasi concitate, si sentono insulti di ogni tipo. Dopo pochi minuti il video viene rimosso.
La missione mandata all’aria
Appena poche ore prima di quel Consiglio Comunale, il neo commissario di Fratelli d’Italia per Cassino Fabio Tagliaferri aveva sentito riservatamente al telefono il sindaco Maurizio Cianfrocca. Per tastare il polso, verificare la possibilità di gettare un ponte di dialogo: sul quale far passare il Gruppo di Fratelli d’Italia e riportarlo tutto insieme dalla sua parte. Sanando la spaccatura.
Maurizio Cianfrocca ha lasciato capire che le buone intenzioni c’erano tutte. Almeno da parte sua. E Fabio Tagliaferri stava già iniziando il secondo step della sua missione diplomatica non ufficiale.
Lo show che ha coinvolto anche il ‘suo‘ Gianluca Borrelli manda politicamente all’aria tutto il lavoro.