I negozianti, l’ex Permaflex e il dialogo da avviare

Il 2019 ha portato a Frosinone la polemica sulle isole pedonali. Difese dal Comune, contestate da una parte del commercianti. Ma il ragionamento è di prospettiva. Da entrambe le parti. Cosa porterà il 2020?

Luciano D'Arpino

Giornalista, Regista e Autore teatrale, dirige la redazione di Frosinone de 'Il Messaggero'

Stanno per arrivare gli anni Venti e i frusinati sperano che il primo anno della decade porti qualcosa di buono. Nessuno crede alla bacchetta magica, ma si confida che le cose vadano meglio in più di qualche settore. 

I negozianti, ad esempio, sperano che parta finalmente la stagione del dialogo con il Comune, dopo che il 2019 si è chiuso con il braccio di ferro sul problema dell’isola pedonale di via Aldo Moro. Per i commercianti lo stop alle auto ha portato solo un drastico calo degli incassi. Per gli amministratori, invece, si è persa l’opportunità di portare più gente nella strada dello shopping trasformata in una confortevole passeggiata.

Il sindaco Nicola Ottaviani © Stefano Strani

Si spera nel dialogo perché il 2020 sarà decisivo per le sorti del commercio cittadino visto che, a detta degli amministratori, dovrebbe entrare nel vivo il progetto della creazione di un polo commerciale-tematico nell’area dell’ex Permaflex. Tanti nuovi negozi, area parco e giochi, proprio all’uscita del casello autostradale di Frosinone che, secondo il sindaco Nicola Ottaviani e il presidente dell’Asi Francesco De Angelis, dovrebbero portare almeno 500 nuovi posti di lavoro.

Non solo: il nuovo Polo commerciale dovrebbe anche riuscire ad intercettare una parte del fiume di automobilisti che transita quotidianamente nel tratto autostradale ciociaro e che oggi ha come valvola di sfogo l’Outlet di Valmontone. Sempre secondo il primo cittadino, la creazione del mega complesso nell’ex area Permaflex avrebbe anche effetti positivi sul capoluogo.

Per quale motivo? Semplice. Secondo il sindaco, infatti, una parte di quelle stesse persone che affollerebbe il nuovo centro commerciale si riverserebbe, poi, nel centro cittadino sia per lo shopping che per motivi turistici. «Chiacchiere», dicono per ora a bassa voce i rappresentanti dei negozianti. Anche perché, a loro dire, a Valmontone questo fenomeno non si sarebbe verificato. Lì la gente va all’Outlet e basta. Ci vorrebbe qualcosa di più per attirare i visitatori.

L’ipotesi di outlet a Frosinone

Le organizzazioni di categoria stanno lavorando a una proposta che non veda i negozianti opporsi a priori al Polo commerciale ex Permaflex ma, al contrario, dare il loro benestare a patto che le grandi catene investano anche nel centro cittadino. Le forme e i modi si stanno studiando ma, di sicuro, questo sarà un tema predominante nell’anno che verrà e un terreno di incontro tra i commercianti e il Comune. 

Gli studenti, invece, chiedono agli amministratori che la biblioteca comunale torni ad essere aperta anche di mattina. Ora, infatti, dopo i tagli agli stipendi del personale delle coop, il servizio viene garantito solo il pomeriggio. Stessa problematica vivono gli sportivi per l’apertura del Campo sportivo Bruno Zauli garantita solo di mattina. Il pomeriggio quell’area è terra di tutti e di nessuno, con gli inconvenienti del caso. Cambierà qualcosa nel 2020?