Domenica pomeriggio i giallazzuri tornano allo “Stirpe” per la sfida-salvezza contro il Grifone. DiFra punta sul fattore-campo per ritrovare i 3 punti dopo il ko con l’Inter. Gilardino con diverse assenze lancia il duo d’attacco Puscas-Malinovski
Gilardino teme la spregiudicatezza del Frosinone, Di Francesco chiede ai suoi maggiore equilibrio. E’ questo forse l’ago della bilancia della partita di domenica pomeriggio (ore 15) allo “Stirpe” tra Frosinone-Genoa. Riedizione del duello della scorsa stagione con una differenza: adesso in palio ci sono 3 punti salvezza, qualche mese fa in ballo c’erano promozione e primo posto.
“Serve equilibrio: quando c’è da soffrire dobbiamo imparare a difendere meglio e limitare gli errori – ha tracciato la rotta il tecnico nella conferenza dell’antivigilia – Dobbiamo quindi migliorare dal punto di vista difensivo, cercando di concedere meno agli avversari. La nostra mentalità non dovrà cambiare ma dovremo essere più bravi nella fase preventiva. E poi credo che questa squadra abbia bisogno di non mollare mai la presa proprio perché molto giovane. E deve migliorare nelle cose che sa fare meglio”.
La magia dello “Stirpe”
Il Frosinone arriva all’appuntamento col Genoa dopo la sosta internazionale, la sconfitta (la quarta nelle ultime 6 gare) a San Siro contro la capolista Inter ed una classifica confortante (15 punti, 1 in più dei genoani). Ripartirà per fortuna tra le mura amiche dove ha costruito il suo campionato (13 punti) tanto che grazie a 4 vittorie e 1 pareggio la squadra giallazzurra è rimasta imbattuta nelle ultime 5 partite interne, eguagliando il proprio record in Serie A (tra settembre e novembre 2015).
Soulé e compagni dunque confideranno nella magia dello “Stirpe” per tornare al successo ad aggiudicarsi il quarto scontro-salvezza dopo quelli con Sassuolo, Verona ed Empoli. La spinta del pubblico sarà fondamentale come lo è stato nelle precedenti partite. “Questo stadio è sinonimo di entusiasmo”, ha sottolineato Di Francesco. E c’è un dato che fa scopa con i numeri del Frosinone allo “Stirpe”: il Genoa, dopo aver vinto la prima trasferta (1-0 alla Lazio), ha ottenuto soltanto 1 punto nelle successive 5 gare lontano da casa (1 pareggio ad Udine e 4 ko).
Le scelte
Out Mazzitelli e il lungodegente Harroui (vicino il suo ritorno). Pesante l’assenza del capitano: basta andare a rivedere le gare col Cagliari (era squalificato) e quella di San Siro quando è uscito. Di Francesco comunque ha puntualizzato di aver ampia scelta per sostituirlo. Il candidato principale è Gelli che rientrerebbe a distanza di oltre 2 mesi dall’infortunio. Ma DiFra non ha escluso le soluzioni Brescianini e Bourabia.
Per quanto riguarda il resto dovrebbe essere riproposta la formula-giovani con 8 giocatori nati dopo il 2000. E così davanti a Turati la difesa dovrebbe essere composta da Lirola, Monterisi, Okoli e Marchizza. Centrocampo con Gelli, Barrenechea e Reinier. Davanti Soulé, Cuni e Ibrahimovic. Ma non mancano le alternative. Di Francesco comunque non si è sbottonato neppure sul modulo. Dovrebbe essere un 4-3-3 o 4-2-3-1 a seconda della posizione di Reinier, solito ballare tra le linee. Tuttavia non si può escludere la difesa a 3 come a San Siro. A quel punto ci sarebbe l’inserimento di Oyono con Marchizza terzo centrale. Il sistema di gioco diventerebbe 3-4-2-1 ed il sacrificato potrebbe essere Ibrahimovic.
Gilardino vuol navigare controvento
Il Genoa è sbarcato in Ciociaria forte del successo nell’ultimo turno col Verona e di una tradizione favorevole contro il Frosinone (5 vittorie, 1 pareggio e 1 ko). Gilardino punta al sorpasso o quantomeno a non perdere uno scontro diretto. Le difficoltà dovute alle assenze (Gudmundsson, Retegui, Ekuban, Bani e Jagiello) sono evidenti ma l’allenatore rossoblu non si fascia la testa prima di essersela rotta. “Abbiamo defezioni dal punto di vista numerico e della qualità – ha sottolineato Gilardino – Ma allo stesso tempo confido in chi c’è. Un grande comandante deve saper navigare sia col vento a favore che con il vento contro. Fondamentale è avere un obiettivo e una meta ben precisa”.
Gilardino ha studiato bene la lezione ed ha un’idea ben precisa del Frosinone già suo rivale nel campionato passato. “Ha mantenuto la struttura della scorsa stagione e ha un allenatore che sa far giocare bene le proprie squadre – ha osservato – E’ partito bene sulle ali dell’entusiasmo e mantiene questa strategia. Li conosciamo e li abbiamo studiati: sappiamo cosa dobbiamo fare e quale sia la loro forza. Da parte nostra abbiamo la consapevolezza di dover arrivare a Frosinone pronti già dal riscaldamento. Sarà fondamentale l’inizio della partita, i dettagli e le palle inattive“.
Spazio alla coppia Malinovski-Puscas
“Credo che Ruslan possa determinare e questa è la richiesta de nei suoi confronti – ha continuato Gilardino – C’è bisogno di lui sui piazzati e serve la qualità del suo piede. Con George abbiamo un buon rapporto. E’ un grande professionista e ho sempre cercato di trasmettergli fiducia anche nei momenti meno semplici. Il gol segnato in nazionale può aiutarlo anche in termini di fiducia. Con noi ha avuto tante occasioni ed ha dimostrato di sapersi creare situazioni e opportunità, ci auguriamo tutti che adesso tocchi a noi avere i suoi gol”.
Nel proverbiale 3-5-2 dunque Malinovski e Puscas formeranno l’attacco. A centrocampo non sembrano esserci dubbi con Sabelli, Frendrup, Badelj, Strootmann e Haps. In difesa i prescelti dovrebbero essere De Winter, Dragusin e Vasquez. Disponibile Messias che andrà quasi sicuramente in panchina.