Frosinone, la magia dello “Stirpe” regala le basi per la salvezza

Dopo la quinta vittoria interna che ha proiettato i giallazzurri a quota 18 dopo 13 giornate, il traguardo stagionale è sempre più alla portata dei ciociari. Col Genoa un successo strappato più con il carattere che col gioco ma la crescita passa anche per sentieri disconnessi e ripidi. Sabato a Milano per provare a cambiare passo in trasferta

Alessandro Salines

Lo sport come passione

Una marcia in casa impressionante, quasi magica. Una classifica con 18 punti rassicurante per una neo promossa e soprattutto per una squadra che si portava dietro la zavorra di 2 stagioni in Serie A a dir poco complicate. Per il Frosinone di Di Francesco parlano sempre di più i numeri e può bastare. E non bisogna cadere nella trappola della diatriba giochisti-risultatisti perché battere il Genoa al 94’ non brillando ci può stare in un campionato difficile e competitivo come la Serie A.

È stata la vittoria della consapevolezza che i 3 punti possono arrivare in maniera diversa, soffrendo e credendoci fino alla fine. La crescita di una formazione passa anche per questi sentieri disconnessi e ripidi ma che portano lo stesso alla meta. Insomma il Frosinone ha vinto la classica partita sporca, tra l’altro uno scontro diretto. Pareggiando la sorte di altre gare nelle quali ha lasciato punti per strada.

Allo “Stirpe” un rendimento da scudetto

Allo “Stirpe” è sempre festa

Se il campionato si giocasse solo in casa, il Frosinone sarebbe in corsa per lo scudetto. Sembra una boutade ma non è così. Ha conquistato 16 punti sui 18 totali, giocando 7 volte tra le mura amiche. Meglio solo la Juventus con 17 sempre in 7 gare (bianconeri ancora imbattuti). I canarini sono appaiati all’Inter ed alla Roma, entrambe con 7 partite.

Dopo aver perso col Napoli alla prima giornata, il Frosinone ha inanellato ben 6 risultati utili di fila (5 vittorie ed 1 pareggio con la Fiorentina). Un cammino straordinario considerando che ha battuto l’Atalanta e vinto ben 4 scontri diretti (Sassuolo, Verona, Empoli e Genoa). Allo “Stirpe” si è creata una sorta di magia. Pubblico e squadra sono un blocco unico. Si trascinano a vicenda. Un mutuo soccorso vincente. E se il gioco qualche volta può mancare, il carattere e la voglia di vincere sono sempre vive grazie alla spinta dei tifosi.

“Sono contento soprattutto per i nostri sostenitori che meritano di avere queste soddisfazioni. Ci supportano sempre anche nei momenti di difficoltà. Non ho sentito mugugni ma solo incoraggiamento”, ha confermato Eusebio Di Francesco nella conferenza post partita.

Tre punti di platino

Il terzino Oyono

A quota 18 dopo 13 giornate, il Frosinone ha posto le basi per raggiungere la salvezza. I giallazzurri sono decimi appaiati al Monza con 8 punti di vantaggio sulla terzultima Empoli. Hanno aumentato le distanze sulla zona retrocessione che era di 6 lunghezze. La classifica sorride e bisogna guardarla con fiducia. Senza però perdere di vista la realtà. L’umiltà dovrà essere sempre il faro.

È chiaro che lo step decisivo sarà il giro di boa, la fine dell’andata tra 6 giornate. Diciotto punti è un buon bottino e potrebbe essere già metà dell’opera tenendo presente che la quota salvezza da qualche anno si è attestata sotto i 40. Di Francesco tiene i piedi inchiodati a terra. “Quanti punti abbiamo? – ha scherzato in conferenza – Per me dobbiamo arrivare a 40 ed ora siamo -22. La classifica la commento così”.

Il calcio toglie e restituisce

Eusebio Di Francesco (Foto: Federico Proietti © Ansa)

La vittoria col Genoa, strappata all’ultimo respiro, compensa almeno in parte quei punti lasciati per strada. La sorte ha girato, potrebbe essere uno snodo. La mente va al match di Cagliari dominato per 75′ e poi perso dopo essere andati sul 3-0. Ma anche a Milano il Frosinone avrebbe meritato qualcosa di più tenendo presente anche gli episodi contrari.

“Onestamente era un buon punto, ne sono arrivati 3 e visto che ne abbiamo persi alcuni, siamo stati in un certo senso risarciti – ha spiegato Di Francesco A Milano ad esempio, dove abbiamo mostrato un calcio ancora migliore di quello che si è visto oggi. E la partita di Cagliari, dove siamo stati 75’ in dominio per poi perdere. Ecco questa vittoria ci voleva. Io ho sempre detto: prima o poi qualcosa torna”.

A San Siro per guarire dal mal di trasferta

Il terzino Marchizza si è infortunato (Foto © Mario Salati per Alessioporcu.it)

Se in casa ha una marcia da scudetto, fuori è un altro Frosinone. Tanto da aver il peggior score del campionato (2 punti come il Cagliari e Salernitana). Sabato a San Siro l’occasione per provare ad invertire la rotta. Certo la partita col Milan sulla carta è tra le più tosta ma proprio per questo regalerà stimoli speciali per tentare di conquistare un risultato positivo. D’altronde il Frosinone in trasferta non ha mai vinto ed è reduce da 4 sconfitte di fila. Serve quindi un colpo di reni anche perché è improbabile costruire un campionato solo sulle partite interne.

Peccato per qualche assenza come Marchizza, finora tra i migliori, e forse Lirola. Si spera nel pieno recupero di capitan Mazzitelli. Ma anche il Milan sarà privo di giocatori fondamentali come lo squalificato Giroud e l’infortunato Leao. I 2 attaccanti più forti. Out anche Okafor. I rossoneri inoltre arriveranno alla sfida col Frosinone dopo il match di Champions di martedì sera con il Borussia Dortmund. Una gara da vincere e di conseguenza molto dispendiosa dal punto di vista fisico e mentale. Il Frosinone potrebbe avere qualche piccolo vantaggio perché spostare la magia anche lontano dallo “Stirpe”.