Grosso esporta lo stile-Frosinone al Lione

L’ex tecnico canarino designato ad allenare il prestigioso club francese dove ha militato dal 2007 al 2009. Il gioco e la personalità messe in mostra in Ciociaria hanno colpito la società transalpina che lo ha preferito a Rino Gattuso. Due anni e mezzo in giallazzurro con la promozione conquistata la scorsa stagione. Malgrado l’addio il legame e la stima con la società di viale Olympia sono rimasti intatte

Alessandro Salines

Lo sport come passione

Se come ha riportato il prestigioso quotidiano L’Equipe Fabio Grosso diventerà l’allenatore del Lione, un bel po’ d’orgoglio dovrà gonfiare il petto del Frosinone. In questa fase della carriera l’ex campione del mondo deve tutto o quasi al club giallazzurro che lo ha rilanciato e valorizzato come ha fatto con alcuni calciatori (Gatti e Boloca su tutti). Quale società lo avrebbe ingaggiato dopo una serie di inciampi che lo ha avevano a dir poco frenato nei suoi inizi da allenatore? Ed invece il direttore Guido Angelozzi ed il presidente Maurizio Stirpe, sfidando qualsiasi pregiudizio, hanno creduto nelle sue qualità tecniche e umane. Una fiducia senza riserve ripagata dalla vittoria dello scorso campionato e dalla promozione dopo un torneo dominato.

Ora la chiamata dal Lione che certifica come la bontà del lavoro svolto al Frosinone abbia varcato i confini nazionali. Un lavoro apprezzato e che ha lasciato il segno indelebilmente. Insomma senza le 2 stagioni e mezza in Ciociaria difficilmente Grosso sarebbe potuto arrivare in una delle principali squadre della Ligue1 francese.

Grosso, che dribbling a Gattuso

Fabio Grosso il giorno della promozione

Il tecnico abruzzese, dopo aver condotto in Serie A il Frosinone, ha deciso di non continuare alla guida della squadra canarina malgrado l’offerta di un biennale. Una scelta per certi versi sorprendente ma probabilmente non c’era convergenza con i programmi societari. Poi i rumour provenienti dall’Olympique Marsiglia ed il forte interessamento della Sampdoria che ha virato su Andrea Pirlo. Per Grosso sembrava profilarsi un anno sabbatico ed invece proprio in queste ore è spuntato il Lione. Dovrà sostituire Laurent Blanc (esonerato nei giorni scorsi) ed ha bruciato la concorrenza di un altro ex campione del mondo come Rino Gattuso cha pareva ad un passo dalla panchina dei francese.

Ex giocatore del Lione (dal 2007 al 2009, 58 gare, 3 gol, 1 titolo ed una Supercoppa), Grosso conosce il francese, ha un profilo internazionale e lo stile di gioco mostrato a Frosinone piace parecchio alla dirigenza transalpina.  Per Grosso sarà una vetrina eccezionale, una grande occasione: il Lione è un club molto importante e non solo in Francia, vanta 7 titoli nazionali consecutivi (un record), 5 Coppe di Francia e 7 Supercoppe oltre a svariate partecipazioni alla competizioni europee (2 semifinali di Champions, 1 di Europa League e Coppa delle Coppe). La proprietà è del businessman statunitense John Textor che ha progetti ambiziosi ed ha quotato la società in borsa.

Frosinone, un addio senza polemiche e rancori

Maurizio Stirpe

Fabio Grosso ha lasciato il Frosinone a metà giugno. Ma il legame e la stima reciproca sono rimaste intatte. Neppure la forma usata (un sms al presidente) per il congedo ha minato un rapporto che resterà saldo per sempre. “Nei suoi confronti ho solo riconoscenza e stima – ha detto Stirpe – Bisogna rispettare la sua decisione, avrà avuto delle buone ragioni. Nessuna polemica, vorrei ricordarlo per aver trasformato un gruppo di buoni giocatori in una squadra vincente”.

Ed anche Angelozzi, scopritore di Grosso quando giocava in Serie C2 a Chieti, ha avuto parole dolci nei confronti del suo pupillo dopo l’addio. “Non è successo niente, ci ha portati in Serie A – ha chiosato il direttore – Lo ringraziamo, gli vogliamo bene e lo stimiamo. Dopo due anni e mezzo voleva cambiare, è una cosa normale. Presto sarà chiamato da una big (ci aveva visto giusto ndr) anche lui sarà un allenatore top come Di Francesco. Hanno entrambi un gioco propositivo, sono gli allenatori che piacciono a me”.

Il post di saluto di Grosso

Lo stesso Grosso in una lettera, pubblicata su instagram dopo aver lasciato Frosinone, non ha nascosto il suo attaccamento al Frosinone. “Porterò dentro di me, per sempre, il ‘percorso’ di questa magica avventura”, ha scritto ringraziando Stirpe, Angelozzi, i dirigenti e lo staff. “Grazie a tutti i miei calciatori, ragazzi speciali dal cuore gigante. Avete fatto qualcosa di straordinario. Infine, non ultimi, grazie a voi, tifosi, per avermi sostenuto in ogni momento ma soprattutto per aver fatto la cosa più bella che potevate fare: farmi sentire a casa dal primo giorno. Ho dato tutto me stesso con passione, dedizione ed onestà, ho ricevuto quello che mai mi sarei aspettato di ricevere. Amore. Grazie, occuperete sempre un posto speciale nel mio cuore”.

Dal Frosinone al Lione

Grosso ed Angelozzi

Fabio Grosso è arrivato a Frosinone nel marzo del 2021 al posto di un altro ex campione del mondo come Alessandro Nesta. Ha conquistato la salvezza, l’anno seguente sfiorato i playoff mettendo in mostra un gioco spumeggiante e lanciando giovani come Gatti (ceduto alla Juve), Zerbin (Napoli) e Boloca (da quest’estate al Sassuolo). Solo per fare qualche nome. Il capolavoro la stagione scorsa: campionato dominato, promozione e primo posto con 80 punti. In totale ha collezionato nel Frosinone 86 panchine, 150 punti, 42 vittorie, 24 pareggi e 20 sconfitte con 141 gol fatti ed 89 subiti.

Numeri da record che lo hanno messo al centro dell’attenzione. Il Frosinone lo ha valorizzato fino al gran salto nel Lione dove dovrà dimostrare di poter allenare una formazione di livello internazionale. La società ciociara è stata il suo trampolino di lancio, il Lione potrebbe diventare la squadra della consacrazione.