di GIOVANNI LANZI
Giornalista temporaneamente senza carta
Attenti ai rigori. Quelli dell’inverno che anche a La Spezia non scherzano. Quelli dagli 11 metri costati già punti pesanti, ultimi due con la Ternana. E quelli sempre dal dischetto ai quali i blancos sono abbonati quando vedono i colori giallazzurri.
Il Frosinone che sale al Giandomenico Picco ha inquadrato l’obiettivo: continuare a muovere la classifica. E l’imperativo assoluto in serie B. E tentare di mettere il sale sulla coda del Verona, impegnato ancora una volta domenica. Per farlo dovrà alzare sempre di più il livello di attenzione, cercare di inaridire l’aggressività dei liguri nella metà campo avversaria e prenderli se possibile d’infilata.
Al Picco i canarini non hanno mai vinto ma soprattutto hanno sempre trovato un ambiente caldissimo, l’ultima volta nella stagione della promozione in A. Ma si ricorda anche un 2-1 di Lega pro con ben due penalty assegnati e realizzati dall’ex Evacuo. Diciamo che tra Spezia e Frosinone non ci si annoia mai.
La squadra di Marino dovrà ritrovare anche quell’equilibrio mentale che ha fatto un po difetto nell’arco dei 90’ della gara con gli umbri rossoverdi. Ma si sa, la serie B non permette di tirare respiri più lunghi di un attimo fuggente. E fino al 30 dicembre bisognerà dare seguito all’ottima seconda metà di queste prime 16 giornate disputate.
COME CI ARRIVANO Lo Spezia si guarda alle spalle e si sente eroe di Coppa. Anche se il Palermo dell’ormai ex De Zerbi ha sprecato l’inverosimile ed ai calci di rigore ha trovato sulla propria strada quel Chichizola (nel derby di una settimana oltre a collezionare la partita numero 100 con lo Spezia, fu strepitoso) che avrebbe dovuto vestire la casacca rosanero.
In campionato la squadra di Di Carlo, squalificato, non sarà in panchina, al suo posto Claudio Valigi, ex giocatore della Roma – ha battuto il passo. Quei 9 punti di ritardo dal Frosinone hanno un pur sempre un significato. Cammino altalenante in casa così come fuori. Pagate anche le assenze per infortunio.
E il ko di Nené oltre all’assenza per squalifica di una seconda linea di centrocampo come Deiola potrebbero senza dubbio favorire il Frosinone a patto che non si allenti mai la tensione sui sostituti. L’altro attaccante principe nella faretra personale di Di Carlo, El Diablo Granoche, è in forte dubbio e le valutazioni verranno fatte sabato mattina.
Gli ultimi tre turni positivi (a Bari e nel derby con la Virtus Entella con l’intermezzo del Cesena in casa) rappresentano la parte alta dell’onda di una squadra che aveva perso due partite di fila con Benevento e Verona in casa.
Il Frosinone ha infilato la nona partita utile e fa bene Marino a sottolineare che, oltre il pareggio che va strettino, cè stata la prestazione complessiva della squadra. Anche se dopo quasi due mesi gli uomini chiave hanno battuto un po il passo sotto il profilo dellintensità.
Non ci sarà Matteo Ciofani per squalifica, rientra dal castigo Paganini. Formazione fatta? In difesa davanti a Bardi non ci saranno grandi novità se non il ballottaggio tra Crivello (in vantaggio) su Mazzotta e il rientro di Pryyma con lo spostamento di Brighenti a destra.
Potrebbe esserci una chance per Kragl a sinistra, con Soddimo a tirare il fiato. In mezzo al campo Gori – Sammarco è la coppia in predicato di partire dal 1’, Frara tallona ma nel cilindro e qui dipende tutto da lui c’è Gucher. Scontati quei due là davanti, Ciofani e Dionisi. Ma Cocco spera di avere più spazio di quei 3’ più 3’ di recupero giocati una settimana fa.
LE PAROLA DI VALIGI Nella conferenza stampa della vigilia, il vice di Di Carlo, ha speso parole di elogio per il Frosinone: «Ha fatto un recupero incredibile negli ultimi due mesi. Ha un organico fortissimo, attaccanti che giocano insieme dalla stagione della promozione in A e certe esperienze ti maturano. Ciofani, Dionisi, Paganini, Soddimo, Cocco tutti hanno segnato. Li rispettiamo, sappiamo di avere 120 minuti sulle gambe e valuteremo come scendere in campo».
LA DUTTILITA’ DEI LIGURI Di Carlo per la partita contro i canarini recupera tre pezzi da novanta come il difensore centrale Terzi, il centrocampista Pulzetti (recuperato) e l’attaccante Piccolo (per lui 200.a partita in B) che rappresenta la variabile del fronte offensivo. Il tecnico cassinate a Palermo ha lanciato un 3-4-3 che all’occorrenza era un 5-3-2.
In campionato il 4-3-3 o il 4-3-1-2 è il motivo tattico predominante. Molto dipenderà dalla presenza di Granoche. Con l’uruguagio in campo Piccolo potrebbe andare ad agire alle spalle dell’attaccante di Montevideo in coppia con Baez.
LE ALTRE Intanto a Trapani, con l’arrivo del ds Cristallini (ex Vicenza, ottimi rapporti con il tecnico canarino Marino che espresse per lui un endorsement dopo l’esonero del direttore) al posto di Sensibile dovrebbe approdare sulla panchina l’ex del Lanciano, D’Aversa.
I granata nell’anticipo della 17.a sono stati sconfitti 1-0 dal Carpi che passa in virtù della rete realizzata da Catellani nella prima frazione di gioco.
Al Tombolato big-match tra gli uomini di Venturato la Spal che deve dimostrare di valere anche lontano da casa. Quindi una raffica di partite che partono da Latina-Virtus Entella con i neroazzurri galvanizzati anche dalla schiarita nelle questioni societarie dopo lo sblocco delle quote azionarie del patron Maietta per la grande soddisfazione del presidente di Lega, Abodi, che avrà così una grana in meno.
Bari-Salernitana servirà a capire se i galletti hanno digerito la quantità di gol sprecati a Verona e la relativa sconfitta ma anche ai granata del nuovo tecnico Bollini per iniziare a dare un senso alla stagione. In Pro Vercelli-Pisa e Brescia-Ternana i punti valgono già doppio, esattamente come per Avellino-Ascoli dove gli irpini inaugurano la stagione di Novellino in panchina.
Infine nel gruppo delle gare di sabato, tra Novara e Vicenza sembra esserci un abisso con le otto posizioni di differenza ma all’atto pratico 2 punti sono meno di una vittoria.
Domenica Verona-Perugia alle ore 15 (orario incomprensibile per gli amanti del calcio a tutto tondo visto che si gioca la serie A e il derby di Roma, ndr) mette ancora alla prova la reazione degli scaligeri alla scoppola rimediata nella Tim Cup a Bologna (4-0): la squadra di Pecchia nelle ultime 4 partite ufficiali ha rimediato 13 gol, una Caporetto difensiva che lascia pensare. Chiude lunedi sera Benevento-Cesena, altra partita da attenzionare in ottica-Frosinone.
NUMERI DA LEADER Le statistiche del match dicono parlano a favore dei giallazzurri. Ma la squadra di Marino deve prestare attenzione in avvio di ripresa: sono infatti 5 le reti al passivo dei canarini tra il 46 al 60. Marino è il tecnico della B che ha impiegato il minor numero di giocatori: appena 19 in 16 giornate. Ma rispetto alle stagioni precedenti c’è un dato confortante: la squadra sa tenere a bada i nervi, nessuna espulsione al pari del Novara. E poi i gol: nelle ultime 10 giornate, 19 le reti segnate, a secco solo a Verona il 25 settembre. Infine un dato che può giocare a favore dei canarini, squadra che non molla mai grazie anche ad un’ottima condizione fisica: lo Spezia ha subito 6 gol dal 76 al 90 recuperi inclusi.