Podio e contropodio. Frosinone – Venezia 1-2

Foto: Mario Salati

Podio e contropodio di Frosinone - Venezia 1-2. Gli episodi chiave ed i protagonisti in positivo ed in negativo nella gara.

Alessandro Salines

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Podio e contropodio di Frosinone – Venezia 1-2. Gli episodi chiave ed i protagonisti in positivo ed in negativo nella gara. (Leggi qui: Lento, prevedibile, sconfitto: Frosinone-Venezia è 1-2).

PODIO

Salvi

Torna titolare dopo il turno di riposo a Pisa. E’ il terzino destro nel quartetto difensivo del Frosinone. Fino al 17’ del secondo tempo la sua prova è insufficiente. Indeciso, poco propositivo ed in occasione del vantaggio dei lagunari si fa sovrastare da Forte.

Poi però la sua gara cambia piega: con un bel colpo di testa (toccato sulla linea da Iemmello ma la sostanza è la stessa) riapre i giochi e restituisce speranza al Frosinone. Dopo la rete acquista fiducia e spinge tanto cercando di sfondare. Tuttavia non ha la forma dei tempi migliori. Deve sicuramente recuperare la condizione ideale.

Brignola

E’ stato uno degli ultimi acquisti del Frosinone. Nesta lo getta nella mischia dal 1’, largo a destra nel tridente del 4-3-3. L’ex Sassuolo è vivace e cerca di regalare imprevedibilità ad una squadra molto piatta. Qualche spunto degno di nota come quello al 21’ quando con un suo cross velenoso mette in difficoltà Lezzerini che frana su Novakovich (rigore?) e si fa anche male.

Poco prima delle rete di Forte, ha la chance per sbloccare la gara ma il suo colpo di testa è centrale. Bravo a farsi trovare smarcato però poteva concludere meglio. Nella ripresa continua a battersi con ardore ma accusa la fatica e la scarsa condizione. Al 35’ viene sostituito da Millico.

Zampano

Sulla sua corsia c’è traffico. Per il terzino giallazzurro quindi non manca il lavoro. Il duello con il dirimpettaio Mazzocchi è una delle cose più interessanti della partita. Zampano lotta, difende e riparte anche se a volte pecca di qualità. In un primo tempo opaco del Frosinone prova ad accendersi con le sue sortite però spesso non viene assistito dai compagni. Nel secondo tempo qualche buona giocata che meritava miglior sorte.

(Foto: Mario Salati)

CONTROPODIO

Capuano

Promosso capitano (Brighenti è infortunato), torna in campo dopo oltre tre mesi nei quali ha avuto problemi muscolari oltre al Covid. Gioca al centro della difesa in coppia con Szyminski. Non ha il ritmo-partita e poi il cliente di turno (Forte, 11 gol) è di quelli che fanno paura. Ci mette l’esperienza ma le difficoltà non mancano.

Qualche incertezza grave come in occasione del raddoppio del Venezia quando non s’intende con Bardi e fa sfilare il tiro-cross di Di Mariano che s’ìnsacca sul secondo palo. Al di là della forma fisica ancora carente, la sensazione è che si trovi meglio nella difesa a tre. 

Bardi

A Pisa aveva salvato il risultato con una super parata nel finale sul tiro a colpo sicuro di Marin. Contro il Venezia diventa decisivo in negativo. La sua indecisione sul tiro-cross di Di Mariano è da matita rossa e spiana la strada al successo del Venezia. Forse viene tradito anche dal vento che sposta la traiettoria del pallone però un portiere della sua esperienza avrebbe dovuto fare meglio.

Il calcio comunque è questo: ti dà e ti toglie nel giro di pochi giorni. Incolpevole invece sul primo gol di Forte. Nella ripresa evita la terza rete deviando in corner un rasoterra di Dezi da fuori area.

Carraro

Nesta gli affida le chiavi del centrocampo. Per il play è un mezzo derby essendo nato a Dolo in provincia di Venezia. Troppo piatto, mai una giocata di rilievo per dare brio alla manovra del Frosinone. Qualche errore di troppo in fase d’appoggio. Un po’ meglio in fase d’interdizione.

Soprattutto nel primo tempo il Venezia gioca meglio in mezzo al campo e Carraro dovrebbe dare ordine. Non ci riesce. Nel secondo tempo lascia il posto a Maiello.     

(Foto: Mario Salati)