Se Atene piange, Sparta non ride: corsa-salvezza a passo di lumaca

Dopo 7 giornate del ritorno, solo l’Empoli ha ingranato le marce alte. Le altre pericolanti viaggiano a ritmi bassi come il Frosinone. Lecce (prossima avversaria dei giallazzurri), Sassuolo e Salernitana le peggiori

Alessandro Salines

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Non è il classico mal comune mezzo gaudio perché c’è poco da gioire. Se vogliamo rimanere nel campo dei proverbi, sembra più appropriato il famoso “se Atene piange, Sparta non ride”. Fatto sta che le rivali nella corsa-salvezza annaspano quanto o addirittura di più del Frosinone. Una volata che non s’infiamma nella zona rossa. Forse è ancora presto. Chissà. Ma se le premesse sono queste…

Ad eccezione dell’Empoli, nel girone di ritorno l’andamento nella parte destra della classifica è lento. Si viaggia a scartamento ridotto senza scatti e con tante difficoltà. Pensate che ad oggi, dopo 26 giornate, la salvezza sarebbe a quota 21. Una media di 0,8 a partita. Proiettando il dato sulle 38 partite basterebbero poco più di 30 punti per salvarsi.

L’eccezione che conferma la regola

Il centrocampista Marin dell’Empoli contrastato da Mazzitelli (Foto: Federico Proietti © Ansa)

Andando avanti con i luoghi comuni che spesso sono voce di verità, l’Empoli del nuovo corso Davide Nicola può essere la vera eccezione che conferma la regola. La squadra toscana nel girone di ritorno ha ingranato letteralmente le marce alte, conquistando 12  punti in 7 gare. Uno strappo che ha permesso di balzare a quota 25 a +5 dal terzultimo posto mettendosi alle spalle ben 7 squadre. Certo la strada è ancora lunga ma l’Empoli che nel girone d’andata aveva tremato (13 punti al giro di boa) ora sembra molto vicino al traguardo della salvezza.

L’Empoli ha svoltato dopo l’avvento di Davide Nicola (terzo allenatore dopo Zanetti ed Andreazzoli) ed un mercato di riparazione mirato. Nicola è uno specialista in salvezze quasi impossibili. Grande cultura del lavoro, super-motivatore, sono quattro i suoi mantra: determinazione, concentrazione, consapevolezza e spirito di squadra. Dal punto di vista del gioco predilige un calcio dinamico, fatto di pressing e tanto movimento. Palla a terra e ricerca della verticalizzazione. È un allenatore moderno, probabilmente meritava un’occasione anche in una big. Ma non è ormai troppo tardi.

Sabbie mobili

Eusebio Di Francesco

Le altre pericolanti sembrano finite in una palude dove faticano a a muoversi ed a venirne fuori. Chi s’aspettava un girone di ritorno più avvincente e veloce in coda è rimasto finora deluso. Lo stato di forma dopo 7 giornate parla chiaro. Le squadre che hanno fatto meglio (si fa per dire) sono Udinese e Verona con 6 punti frutto di 1 vittoria, 3 pareggi ed altrettante sconfitte. I friulani sono a quota 23 come il Frosinone, i veneti a 20 nel trio completato da Cagliari e Sassuolo (una gara in meno, oggi il recupero col Napoli). Cinque invece i punti del Cagliari di Claudio Ranieri che ha collezionato 1 successo, 4 sconfitte e 2 pareggi di fila nelle ultime 2.

Claudio Ranieri

Una vittoria, 1 pareggio e 5 sconfitte di cui 4 di fila è il magro bottino (4 punti) del Frosinone che a parziale scusante ha affrontato di seguito Fiorentina, Milan, Roma e Juventus. Tre invece i punti racimolati dal Lecce prossima avversaria dei giallazzurri. Un cammino complicato con ben 6 sconfitte e 1 vittoria in un calendario duro (Lazio, Juve, Fiorentina, Bologna, Torino ed Inter). Chiudono il Sassuolo e il fanalino di coda Salernitana con un misero 1 punto in 7 partite. Una crisi profonda che ha indotto i club a cambiare gli allenatori. Gli emiliani hanno dato il benservito ad Alessio Dionisi ed affidato la squadra ad Emiliano Bigica, tecnico della Primavera. Alla Salernitana è arrivato il terzo allenatore: Fabio Liverani che comunque è già in discussione e potrebbe essere richiamato Pippo Inzaghi. I campani con 13 punti hanno più di un piede in Serie B.

Il raffronto con il girone d’andata

L’attaccante Banda del Lecce marcato da Okoli (Foto Abbondanza – Scuro – Lezzi © Ansa)

Il cambio di passo dell’Empoli è evidenziato anche dal confronto con le prime 7 giornate dell’andata. I toscani erano ultimi con soli 3 punti. Quindi adesso ne hanno conquistati ben 9 in più. Insomma hanno triplicato il loro bottino. Anche il Cagliari (da 2 a 5) e l’Udinese (da 4 a 6) hanno avuto un piccolo miglioramento di rendimento.

Le altre invece hanno fatto peggio. In particolare il Lecce letteralmente crollato: era stata una delle rivelazioni d’inizio stagione con 11 punti, nel ritorno solo 3. Poi ci sono Frosinone e Sassuolo: ciociari ed emiliani avevano conquistato 9 punti, ne hanno persi rispettivamente 5 e 8. Negativo pure il raffronto di Verona (da 8 a 6) e Salernitana (da 3 a 1).

Se Atene piange, Sparta non ride.