Feroci, cinici e decisi: è la formula-Nesta anti Spezia

Finale di ritorno a La Spezia per il Frosinone chiamato all’ennesimo “miracolo sportivo”. Dopo il ko dell’andata, i giallazzurri devono vincere con 2 gol di scarto per festeggiare il ritorno in serie A. Il tecnico ci crede e chiede ai suoi una prova di forza.

Alessandro Salines

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“Sembra sempre impossibile, finché non viene fatta”. Sono parole di Nelson Mandela, premio Nobel per la pace nel 1993, un uomo che è riuscito a cambiare il mondo ed ha scritto la storia. Una frase che dovrebbe guidare il Frosinone nella finale di ritorno dei playoff a La Spezia.

Una missione proibitiva o quasi per i giallazzurri. Come era successo in semifinale contro il Pordenone, la truppa di Nesta dovrà ribaltare la sconfitta dell’andata e vincere con due gol di scarto. È la terza volta che i canarini si ritrovano a giocarsi il tutto per tutto in una partita. Era successo a Cittadella con la rimonta da 2-0 a 2-3 ai tempi supplementari. Poi a Trieste lo 0-2 con il micidiale uno-due di Ciano e Novakovich. Questa sera a partire dalle 21 il Frosinone ci riproverà.

In palio la promozione in serie A dopo una stagione durissima ed infinita. Il compito è molto molto più difficile per mille motivi tra i quali il valore dello Spezia che per la prima volta potrebbe conquistare il massimo campionato. Insomma a Ciano e soci serve una grande impresa che sarebbe clamorosa e riscriverebbe le statistiche del calcio (mai una squadra ha vinto i playoff da ottava). Che sembra impossibile finché non viene fatta.

Nesta e la sua forza mentale

ALESSANDRO NESTA

Il tecnico giallazzurro è un allenatore alle prime armi ma da calciatore è stato un campione vero che ha vinto tutto. Ha giocato partite ben più importanti di un playoff di serie B. E quindi conosce l’aria che si respira in una finale.

Sa benissimo come si affrontano le sfide dove ci si gioca la “vita” (sportivamente parlando). È freddo al punto giusto e la pressione non lo spaventa. Le vittorie a Cittadella e a Trieste dimostrano come Alessandro Nesta sia stato capace di lavorare molto sulla testa dei giocatori. L’allenatore crede nel terzo “miracolo” e lo ha detto subito dopo il ko di domenica. E in questi giorni ha lavorato molto per instillare nella squadra la convinzione di potercela fare. La fiducia sarà fondamentale come il cuore, la grinta e l’intelligenza tattica. (leggi qui Lo Spezia ipoteca la Serie A: al Frosinone serve un altro miracolo).

Tutte queste componenti sono necessarie – osserva il tecnico nella conferenza stampa confezionata dal Media Center del club – Dobbiamo affrontare una partita difficile, con un risultato difficile da ribaltare ma ci siamo già riusciti altre volte e credo che possiamo farcela”.

La spinta di Stirpe

MAURIZIO STIRPE

Il patron giallazzurro da vero capo qual è non ha fatto mancare il suo sostegno alla squadra. Come d’altronde ha sempre fatto nei suoi 17 anni di presidenza. Nei momenti cruciali Stirpe e la dirigenza hanno sempre saputo toccare le corde giuste.

Ha chiesto di dare il massimo e di non lasciare nulla d’intentato per raggiungere l’obiettivo della serie A. Stirpe ha parlato con Alessandro Nesta dopo la gara di domenica ed anche nelle ultime ore.

Lo ha rivelato lo stesso tecnico in risposta ad una domanda dei cronisti. “Ho avuto un colloquio con il presidente dopo la partita di domenica e ci siamo sentiti anche lunedì – ammette Nesta – Con lui, come ho già detto altre volte, parlo spesso. Ci chiede massimo impegno, di mettercela tutta e chiaramente di portare il Frosinone in serie A”.

Insomma la società fa quadrato intorno al gruppo giallazzurro. Nessuno vuole mollare malgrado la strada sia in salita. Mai, mai, mai arrendersi. Come disse Winston Churchill.

Aggressività e cinismo

FROSINONE-SPEZIA

Il Frosinone dovrà iniziare forte. Su questo non ci sono dubbi. Come d’altronde ha fatto a Trieste contro il Pordenone. Lo Spezia se lo aspetterà e cercherà di prendere le contromisure. La formazione ligure tra l’altro è molto forte fisicamente. È decisa e spesso gioca al limite del regolamento (all’andata ha commesso 29 falli contro i 16 dei giallazzurri).

Non sarà facile imporre ritmo e gioco mantenendo anche un certo equilibrio. Inoltre il Frosinone in questo periodo ha speso molto. Rispetto agli avversari ha 120’ in più nelle gambe. Sarà fondamentale capitalizzare le occasioni. A Cittadella e a Trieste i giallazzurri sono stati chirurgici. Domenica allo “Stirpe” invece hanno sprecato molto.

L’aggressività sarà una componente fondamentale della nostra partita – dice Nesta – Abbiamo speso più dello Spezia perché abbiamo dovuto giocare di più e perché siamo rimasti con qualche infortunio che non ci ha permesso di fare rotazioni in mezzo al campo. Sicuramente abbiamo fatto qualche chilometro in più rispetto a loro. Però non ci spaventa niente, dipenderà da quanto saremo decisi nelle occasioni che ci capiteranno. Magari ne devi creare due o magari dieci per ribaltare il risultato. Credo che quando capiterà l’occasione giusta, bisognerà sfruttarla al massimo”.

Lo Spezia vede la storia

FROSINONE-SPEZIA. FOTO © MARIO SALATI

Nel capoluogo ligure l’entusiasmo è alle stelle. La squadra di Italiano vede il traguardo vicino. In città si respira aria di festa. I tifosi sono in fibrillazione e malgrado la gara sia a porte chiuse non vogliono far mancare il loro sostegno.

Ieri in 400 si sono radunati nel piazzale del campo d’allenamento per spronare. Per oggi poi un corteo di scooter scorterà i pullman degli aquilotti. Fuori lo stadio saranno in tanti i supporters ad accogliere Galabinov e soci così come è accaduto allo “Stirpe” con i tifosi giallazzurri che hanno incitato i canarini prima del loro ingresso nell’impianto di viale Olympia. A ruba le magliette in vendita allo store del club spezzino.

Ora è il momento di rimanere con i piedi per terra perché la promozione è ancora da conquistare – ha detto il presidente Stefano Chisoli sul sito cittadellaspezia.com Dopo la partita di Frosinone eravamo tutti molto contenti, l’emozione di vivere un momento come questo era palese. Manca l’ultimo passaggio ed è necessario che l’ambiente rimanga concentrato al massimo. Ho un costante confronto con i nostri dipendenti e sento in loro la giusta consapevolezza di non poter allentare la tensione proprio ora”.

L’ultima di Italiano con lo Spezia

Il tecnico Vincenzo Italiano, promesso sposo al Genoa, non vede l’ora di scendere in campo. Teme il Frosinone che secondo lui non muore mai.

Questa è stata una stagione straordinaria, ma non è ancora conclusa – sostiene l’allenatore degli aquilotti – C’è una finale di ritorno e abbiamo un vantaggio, ma saranno 95 minuti di fuoco in cui il nostro avversario cercherà di ribaltare il risultato”.

Dovrà essere il solito Spezia e fare quello che sa. Il Frosinone contro Cittadella e Pordenone ha dimostrato di essere una squadra che non muore mai, capace di rimonte strepitose e l’attenzione dovrà essere massima. Inoltre ha tanti giocatori di qualità come Ciano che è molto pericoloso. Era una delle candidate alla promozione diretta non a caso e non va dimenticato” continua Italiano.

Noi proviamo a fare sempre la partita per vincere, non abbiamo alcuna strategia particolare. Dobbiamo solo essere bravi a soffrire perché ci saranno momenti in cui non potremmo condurre il gioco, ma dovremo difenderci a denti stretti”.

Le scelte tra pretattica e assenze

FROSINONE-SPEZIA FOTO © GRILLOTTI

Qualcosa cambieremo” ha risposto laconico Alessandro Nesta in conferenza stampa alla domanda se ci saranno novità di formazione. Il tecnico ovviamente non si è voluto sbottonare e sciogliere gli ultimi dubbi nell’immediata vigilia della gara.

Di sicuro ci saranno il rientro di Haas e le assenze di Dionisi (squalificato) e Tabanelli (infortunato). Recupera invece D’Elia. Il modulo in partenza dovrebbe essere lo stesso, ovvero il 3-5-2. In porta andrà Bardi, fresco vincitore del “Premio Felice Pulici che gli verrà consegnato il 28 settembre ad Amatrice. In difesa dovrebbe essere riproposto il trio Brighenti-Ariaudo-Krajnc. Ma non è da escludere l’impiego di Szyminski o Capuano. Sulle fasce i dubbi maggiori. Dovrebbe toccare a Salvi e Beghetto come a Trieste. Alternative Paganini, Zampano e D’Elia. In mezzo al campo tornerà Haas che giostrerà da interno destro. Confermati Maiello e Rohden. Coppia d’attacco Ciano-Novakovich

Vincenzo Italiano disegnerà sul sintetico del “Picco” il consueto 4-3-3. Scuffet tra i pali dietro una difesa che dovrebbe essere composta da Ferrer, Erlic, Terzi e Vitale. Quest’ultimo però potrebbe lasciare il posto a Ramos. In mediana potrebbe entrare l’esperto Mora con Matteo Ricci e Maggiore a chiudere la cerniera. Nel tridente Nzola e Gyasi giostreranno da esterni, mentre il centravanti sarà Galabinov. Out i lungodegenti Capradossi e Marchizza. Non ce la fa neppure il centrocampista Acampora.