Storia, orgoglio e prestigio: Frosinone vuole battere emergenza e Napoli

[AL “MARADONA”] La squadra di Di Francesco torna in campo martedì sera (ore 21) negli ottavi di finale di Coppa Italia contro i partenopei. Impegno difficilissimo e tante assenze ma il tecnico giallazzurro sogna l’impresa: “Vogliamo fare una grande figura”. Gli azzurri cercano la qualificazione ai quarti dopo 2 eliminazioni di fila. Mazzarri vara un ampio turnover

Alessandro Salines

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A distanza di poco più di 48 ore dalla beffa di Lecce e a 3 giorni dall’attesissima sfida allo “Stirpe” (già sold-out in mattinata) contro la Juventus, il match di Coppa Italia di martedì sera a Napoli potrebbe sembrare un’autentica seccatura. Considerando anche l’emergenza-infortuni. Ed invece il Frosinone non si tirerà indietro e giocherà al massimo delle sue possibilità lo storico ottavo di finale contro la squadra di Walter Mazzarri.

D’altronde le parole di Eusebio Di Francesco non lasciano dubbi. “In Coppa vogliamo andare a fare la nostra grande figura”, ha detto il tecnico nella conferenza stampa prima della trasferta di Lecce. Insomma, al netto delle assenze, il Frosinone non lascerà nulla d’intentato e cercherà un’altra impresa dopo quella di Torino. Non avrà sicuramente nulla da perdere al cospetto dei campioni d’Italia già affrontati allo “Stirpe” alla prima giornata.

Appuntamento con la storia

La gioia di Ibrahimovic dopo la vittoria a Torino nei sedicesimi

himovic Il Frosinone non ha mai giocato un ottavo di finale di Coppa Italia. E quindi la partita al “Diego Maradona” rappresenta un motivo di grande orgoglio per la società giallazzurra. Una vetrina prestigiosa (diretta tv in chiaro alle 21 su Canale 5, ammiraglia Mediaset) da onorare fino in fondo senza troppi calcoli. La squadra ciociara ha eliminato il Pisa in casa (1-0, autorete di Canestrelli) nel primo turno. Poi nei sedicesimi ha messo a segno una vera impresa, sbancando l’Olimpico di Torino dopo i supplementari: 1-2 con reti di Ibrahimovic, Zima e Reinier. In caso di passaggio ai quarti (9 gennaio) incontrerà la vincente di Juventus-Salernitana in programma il 4 gennaio alle 21.

Il Napoli invece entrerà martedì nella competizione come qualificata di diritto agli ottavi. C’è un precedente in Coppa Italia tra Napoli e Frosinone e risale a 7 anni fa (16 agosto del 2016) quando i partenopei superarono i ciociari 3-1 (Domizzi, Bucchi, Calaiò e Ginestra per i giallazzurri).

Non c’è due senza tre, il Napoli fa gli scongiuri

Osimhen partirà dalla panchina

Gli azzurri cercano la qualificazione ai quarti dopo le 2 eliminazioni consecutive per mano di Fiorentina e Cremonese, partite finite entrambe oltre il 90’ (2-5 ai supplementari per i viola; 6-7 ai rigori per i grigiorossi). Mazzarri ci tiene in maniera particolare a passare il turno in un trofeo che ha vinto proprio col Napoli nel 2012 in finale contro la Juventus di Conte. È l’unico successo dell’allenatore livornese ed il primo dell’era De Laurentiis.

Comunque sia il tecnico effettuerà un massiccio turnover per gestire le energie anche perché sabato prossimo il Napoli sarà impegnato all’Olimpico con la Roma in una gara fondamentale in chiave-Champions. Di sicuro resteranno fuori Osimhen ed Anguissa che a gennaio saranno di scena in Coppa Africa rispettivamente con le maglie di Nigeria e Camerun. Sarà l’occasione per testare le alternative.

Necessità fa virtù

Il portiere Cerofolini

Di Francesco deve arrangiarsi con quel che è rimasto di una rosa largamente rimaneggiata. Out Marchizza, Mazzitelli e Reinier. Non ce la fa Oyono. Monterisi è convocato e dovrebbe stringere i denti in un reparto ridotto all’osso. E così davanti al portiere di Coppa Italia Cerofolini dovrebbero schierarsi Monterisi, Okoli, Romagnoli e Lirola. A meno che DiFra non voglia lanciare dal 1’ il baby Lusuardi o adattare un centrocampista (Garritano e Baez) sulle fasce. Non è da escludere pure uno schieramento con la difesa a 3 come a Torino.

A centrocampo Barrenechea dovrebbe fare gli straordinari. Ai lati potrebbe toccare a Bourabia ed Harroui che tornerebbe titolare dopo oltre 3 mesi dall’infortunio. Tridente con Cheddira al centro, Kvernadze o Baez a destra, Caso o Garritano a sinistra. Soulè partirebbe dalla panchina per entrare in corsa e provare a lasciare il segno nello stadio intitolato al suo illustre connazionale Maradona.

Spazio alle seconde linee

Capitan Di Lorenzo del Napoli

Previsti 8 cambi nel Napoli compreso il portiere (Gollini per Meret). Oltre Elmas, Mazzarri perde anche Anguissa e difficilmente rischierà Zielinski. In mediana dunque Cajuste e Gaetano nel terzetto con Lobotka che potrebbe essere risparmiato nella ripresa soprattutto se la partite si metterà bene per i partenopei.

Attacco col possibile tridente formato da Raspadori e Lindstrom esterni e Simeone al centro. In difesa dovrebbe riposare Di Lorenzo, finora sempre presente. Al suo posto Zanoli nella linea con Ostigard, Natan e Mario Rui in cerca di minutaggio. Kvara e Osimhen andranno in panchina e all’occorrenza potrebbero diventare armi letali in corso d’opera.