I protagonisti del giorno. Top e Flop del 13 aprile 2020

Top e Flop. Ogni notte, i protagonisti della giornata appena conclusa. Per capire meglio cosa ci attende l’indomani.

TOP

MATTEO LIGUORI

È managing director di Irbm SpA, società con sede a Pomezia che sta collaborando, attraverso la sua divisione vaccini Advent Srl, con lo Jenner Institute dell’Università di Oxford (Regno Unito) per la produzione di un siero dal nome provvisorio ChAdOx1 nCoV-19. Si tratta del possibile vaccino per il Covid-19.

Matteo Liguori (Foto: Agenzia DIRE)

«I primi test sull’uomo possibili a fine mese e in autunno il vaccino potrebbe essere disponibile». Ha spiegato all’AdnKronos Salute: «A fine aprile, in virtù dei dati acquisiti nelle ultime settimane, il primo lotto del vaccino messo a punto dalla partnership Advent-Irbm/Jenner Institute/Oxford University partirà dall’Italia per l’Inghilterra dove inizieranno i test accelerati su 550 volontari sani».

«Si prevede di rendere utilizzabile il vaccino già a settembre per immunizzare personale ospedaliero e forze dell’Ordine in modalità di uso compassionevole, dapprima nel Regno Unito e poi, se il governo italiano lo riterrà opportuno, anche nel nostro Paese».

Se così fosse l’azienda di Pomezia passerebbe alla storia per aver sconfitto il più grande incubo degli ultimi 70 anni. In ogni caso il risultato già raggiunto merita una sottolineatura.

Cacciatore di virus.

PAOLO ORNELI

Riapertura delle librerie dal 20 aprile, per garantire le misure di sicurezza necessarie; chiusura delle attività commerciali il 25 aprile e il primo maggio; proroga fino al 3 maggio dell’attuale disciplina oraria dei negozi. Sono questi i punti salienti dell’ordinanza emanata oggi dalla Regione Lazio.

Paolo Orneli con Nicola Zingaretti © Imagoeconomica

L’assessore alle Attività Produttive Paolo Orneli ha detto che con l’ordinanza regionale viene stabilito anzitutto che le librerie, la cui attività è stata di nuovo autorizzata dal Dpcm del 10 aprile scorso, potranno riaprire a partire da lunedì 20 aprile.

Rileva: «Questo per dare il tempo agli esercenti di poter organizzare le misure di sicurezza previste dal decreto, come ad esempio trovare soluzioni per garantire il distanziamento minimo tra le persone nell’accesso e nell’uscita dai locali e durante la loro permanenza, reperire dei guanti monouso da distribuire all’ingresso e favorire l’igienizzazione dei locali».

«Vogliamo che le librerie riaprano, ma questo deve avvenire nella sicurezza assoluta di lavoratori e clienti». Ma si tratta, in generale, di disposizioni che vanno nella direzione di una ulteriore cautela per non vanificare il lavoro fatto finora. L’ordinanza a Pasquetta ha naturalmente anche un forte valore simbolico.

Al posto giusto nel momento giusto.

FLOP

ATTILIO FONTANA

Non accenna a finire l’emergenza in Lombardia. Al di là dei singoli numeri sui contagi, sui ricoveri nelle terapie intensive, sui decessi. La curva non si inverte e c’è ancora troppa gente in strada.

Attilio Fontana © Imagoeconomica / Alvaro Padilla

La conflittualità evidente tra il presidente del consiglio Giuseppe Conte e il Governatore Attilio Fontana non facilita una risposta forte da parte dello Stato. Fin quando la Lombardia non sarà stata ricondotta in una fase di pieno controllo della situazione non sarà possibile immaginare la ripresa del Paese.

Se le scelte sanitarie spettano alla Regione, quella sull’ordine pubblico e sui controlli sono prerogativa dello Stato. Ma in ogni caso a questo punto è il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana a dover accelerare.

Il tempo è scaduto.

GIUSEPPE CONTE

La nota è dell’ufficio stampa del presidente del consiglio Giuseppe Conte. Ma è evidente che parole e musica sono di Conte stesso. Bene, dopo l’attacco di Giuseppe Conte ai leader dell’opposizione (Matteo Salvini e Giorgia Meloni), nessuna marcia indietro. Anzi.

Il presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte

L’Ufficio stampa fa sapere: «I responsabili delle singole testate giornalistiche sono anche liberi di sostenere la singolare opinione secondo cui il presidente del Consiglio non dovrebbe smentire fake news e calunnie nel corso di una conferenza stampa rivolta al Paese, né dovrebbe parlare di un tema rilevante e di interesse generale come il Mes».

«Facciamo notare che Conte non avrebbe potuto evitare di affrontare il tema del Mes e chiarire le relative fake news veicolate dell’opposizione, visto che questo tema è poi stato oggetto delle domande poste dai giornalisti. A conferma del fatto che si tratta di argomento di interesse generale». E si spiega pure che «non c’è stata alcuna Conferenza stampa a reti unificate».

Errare è umano, perseverare è diabolico.