I protagonisti del giorno. Top e Flop del 4 marzo 2020

Top e Flop. Ogni notte, i protagonisti della giornata appena conclusa. Per capire meglio cosa ci attende l’indomani.

TOP

MAURO BUSCHINI

Nel giorno più delicato, anche nella Regione Lazio, per quanto riguarda il Coronavirus, il presidente del Consiglio Regionale ha avuto la lucidità e la freddezza di guardare al nocciolo del problema.

Mauro Buschini. Foto: © Stefano Strani

Senza sovrapporsi ai colleghi che hanno competenza sulla Sanità, senza cercare un predellino su cui arrampicarsi per conquistare uno spicchio dei riflettori, Mauro Buschini ha ricordato a tutti che dieci giorni di Coronavirus sono stati sufficienti a determinare i primi seri buchi nell’economia del Lazio. Il Turismo sta pagando un prezzo altissimo: centinaia le disdette delle prenotazioni.

Ha aperto il tavolo di crisi sul turismo nel Lazio. Lo ha fatto da Fiuggi che è la seconda città per numero di posti letto nella regione. Fatte le debite proporzioni, il comparto del Turismo di Fiuggi sta alla Ciociaria esattamente come Rimini sta all’intera riviera Romagnola. Concreto e tempestivo.

STEFANO LORUSSO

L’emergenza Coronavirus è arrivata in provincia di Frosinone. In pochi giorni sono già tre i casi accertati. Ma la rete costruita per fronteggiare la situazione ha retto benissimo. Al punto che i primi tre casi sul territorio sono apparsi quasi una cosa ‘normale’ per la tranquillità con cui sono stati affrontati e gestiti.

Stefano Lorusso © Giornalisti Indipendenti

Merito sopratutto del direttore generale della Asl Stefano Lorusso che ormai si divide, nella stessa giornata, tra le riunioni a Roma e quelle della task force sul territorio.

Non è un medico: è un amministrativo. La sua specialità dovrebbe essere quella di far quadrare i conti ed individuare le economia da realizzare. Invece ha dimostrato di saper fare il manager nel senso proprio della parola, cioè organizzare, coordinare e valorizzare i professionisti e le risorse interne. Sul ponte di comando.

FLOP

LUCIA AZZOLINA

Roma. Palazzo Chigi. Ore 14. Il Consiglio dei Ministri è alle fasi conclusive. Fonti del Governo confermano ai cronisti presenti, alle agenzie di stampa, alle tv che stanno trasmettendo in diretta, che è stato deciso di varare il provvedimento di cui si parlava già dalla serata di ieri. In pratica: chiusura delle scuole e delle università per arginare la diffusione del coronavirus. In pochi secondi la notizia viene catapultata su tutti i Media.

Lucia Azzolina. Foto © Carlo Lannutti / Imagoeconomica

Trascorre una manciata di minuti. E la Repubblica Italiana fa una figura barbina, indegna di uno Stato evoluto e con una Stampa moderna. La ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, conversando con i cronisti smentisce tutto. Dichiarando: “Nessuna decisione sulla scuola è stata presa, non c’è la chiusura al momento. Abbiamo chiesto al comitato scientifico una valutazione se lasciarle aperte o chiuderle, che sia proporzionale allo scenario epidemiologico del paese in questo momento. La decisione arriverà nelle prossime ore, tutti sarete informati”.

La mano destra non sa quello che fa la sinistra. Fonti del Governo anticipano una decisione e la ministra la smentisce attaccandosi ad un cavillo procedurale. Ma davvero vogliono far credere che il Governo della Repubblica Italiana stava appeso alla decisione di un Comitato? Ma che Governo è se non è capace di prendere una decisione così banale? Che ha bisogno di un Comitato anche per stabilire se vuole le scuole aperte o no?

Sconcertate la figura a cui il Paese è stato esposto. Nemmeno nel Congo Belga del Re Leopoldo si è assistito ad una cosa simile. Repubblica delle Banane.

MATTEO SALVINI

Matteo Salvini © Imagoeconomica / Paolo Lo Debole

Dopo avere tentato di approfittare del Coronavirus per dare una spallata al Governo ora Matteo Salvini sparisce dai riflettori. Proprio nel momento in cui sarebbe servito un uomo capace di rincuorare gli elettori del Nord, fiaccati da quarantene ed infezioni.

Invece ancora una volta non è riuscito ad andare oltre un impostazione da sondaggio. Ma la beffa è che nei sondaggi la Lega continua a scendere. Ora è data poco sopra il 27%. Con il Pd che si avvicina ad una distanza di 5 punti, ma soprattutto nel Centrodestra avanzano i Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni

E il capitano si sente assediato. Dopo il mojito non è più lui.

TESTACODA

Matteo Renzi ha detto oggi a proposito dell’emergenza coronavorus che serve uno che comanda. Littorio

Giuseppe Conte ha provato a tranquillizzare ma francamente i risultati non si sono visti. Nel momento clou gli manca il quid. Angelino 2.