Top e Flop, i protagonisti di martedì 14 novembre 2023

I fatti, i personaggi ed i protagonisti delle ultime ore. Per capire cosa ci attende nella giornata di martedì 14 novembre 2023

I fatti, i personaggi ed i protagonisti delle ultime ore. Per capire cosa ci attende nella giornata di martedì 14 novembre 2023.

TOP

SORDO E BONDATTI

Maurizio Bondatti

La dimensione di un politico sta anche nei passi che compie e nel momento in cui li fa. Compiere il passo sbagliato significa spesso cadere, con tutte le difficoltà che ne conseguono; farlo giusto ma nel momento sbagliato, significa far arrivare in ritardo il Paese.

Prendete le dimissioni di Silvio Berlusconi sotto la spinta dello spread: era evidente ciò che stava accadendo, la finanza mondiale che aveva investito sull’Italia non si fidava più. Andare via, per il premier era inevitabile ma farlo così tardi ha significato farci accumulare altri milioni di debito inutilmente.

La scelta dei tempi è decisiva tanto quanto la scelta della mossa. Come quella che stanno facendo ad Anagni Francesco Sordo e Maurizio Bondatti. Il primo fu Segretario di quel Pd che vinse per l’ultima volta le elezioni Comunali: alla caduta dell’amministrazione Bassetta nel 2018 prese cappello e lasciò la politica ritirandosi ad Acuto. Non senza avere denunciato il “mercato delle vacche” in atto per tentare di salvare il salvabile. Il secondo è l’autorevole sintesi di un’area del Pd che vede di buon occhio il dialogo con i civici di Luca Santovincenzo, ritenendoli interlocutore naturale.

Ieri hanno compiuto un passo, in modo simultaneo. Bondatti si è dimesso dal direttorio che guida il circolo di Anagni dalle dimissioni del segretario Egidio Proietti. Francesco Sordo ha iniziato il paziente lavoro di ricucitura di tutte le sensibilità interne, con l’obiettivo di ricostruire l’unità. Le dimissioni di Bondatti sono un modo per sgomberare il campo e lasciare a Sordo la possibilità di ricostruirlo liberamente. (Leggi qui: Bondatti si dimette: via libera a Sordo).

Oggettivamente, la situazione è così complessa che c’è bisogno di qualcuno che di politica ne capisce. Fino a due giorni fa Francesco Sordo aveva detto “no grazie”; poi è passato ad un “forse”, che nei prossimi giorni potrebbe diventare un sì. Qualcuno giura che si tratti anche di un affare interno al Pd: ovvero, una mossa per aprire la strada ad una candidatura a sindaco ad Acuto di Nazzareno Pilozzi. Ma al di là di questo la realtà dei fatti è che l’idea di Francesco Sordo segretario del Pd ad Anagni è un segnale chiaro; unire il Partito ed abbandonare il settarismo che ha consegnato il paese alla Destra.

Il ritorno di Cincinnato dai campi di Acuto.

FABIO MACCARI

Fabio Maccari

In qualità di amministratore delegato di Salov Spa ha presentato da poco il Report di Sostenibilità 2022. E si tratta di un documento importante per mettere e registro gli intenti sul tema e le cose da fare a tre dimensioni sullo stesso. Sono due cose che in Italia tendono spesso ad essere separate da voragini perché gli italiani sono propositivi ma non realizzatori, ma Fabio Maccari appartiene al novero delle eccezioni di grana fine. I progetti annunciati e la burocrazia che li frena.

Ma di cosa parliamo? Di Olio, olio d’oliva, uno dei brand italiani più meritevoli di cure ed attenzioni certosine. Sulla home aziendale leggiamo: “Il gruppo Salov è presente dal 1959 sul mercato italiano con lo storico marchio Sagra e a fine 2019 ha lanciato – per la prima volta nel nostro Paese – Filippo Berio, brand con una storia di eccellenza di oltre 150 anni, già apprezzato in tutto il mondo”. Non è solo questione di brand e liscione al privato, ma di approccio al contesto che lo stesso, in punto di legittimità di mercato, lo valorizza.

Ha scritto Maccari nel report: “Tutte queste attività che sviluppiamo in azienda sono quelle che i nostri consumatori possono toccare con mano tutti i giorni quando vanno a fare la spesa. Possono verificare direttamente con un QR code quali sono le zone di produzione, il livello qualitativo del prodotto, che esiste una certificazione che ti dice che il prodotto è fatto utilizzando metodi sostenibili in agricoltura. Cosa significa? Che l’agroalimentare tende sempre più a quella pignola disciplina che ne può fare traino economico sistemico, che è molto meglio della a volte evanescente eccellenza decantata solo sulle pagine dei presidi slow food e sui reel social.

La chiosa dà cifra, rotta ed esempio: “Già nel 2010 abbiamo ottenuto la certificazione ambientale così come già nel 2012, quindi stiamo parlando di più di dieci anni fa, abbiamo ottenuto la certificazione per la sicurezza dei lavoratori”. La nostra è terra di olivicolture di pregio altissimo e il messaggio dovrebbe essere chiaro. Anche a contare che, quest’anno, in Ciociaria e per mancanza di olive, il prezzo al litro degli oli di alto consumo, quelli da scaffale per intenderci, ha toccato cifre fino a 10 euro.

Liscio come l’olio.

FLOP

GLI INSIDER DI FORZA ITALIA

Antonio Tajani (Foto: Leonardo Puccini / Imagoeconomica)

Il dato politico ormai è evidente e scientifico. Lo è perché negli ultimi mesi si sono accumulati troppi indizi per non fare almeno una prova quasi provata che in seno a Forza Italia ci siano persone che “brigano”. Cosa sta accadendo? Facciamo un piccolo recap.

Quando Silvio Berlusconi, vivo, vegeto e belluino nei confronti di Giorgia Meloni, indisse la famosa riunione nella quale pronunciò frasi “filoputininane” ci fu una gola profonda. Un insider che fece in modo che il tape di quella seduta privata e partitica si sperdesse per redazioni e diventasse claim per sei giorni.

Poi il Cav era morto e il Partito azzurro si era semi fratto in gruppi da cui arrivavano via via indiscrezioni che mettevano in crisi il reggente Antonio Tajani. Una su tutte quella sulle casse disastrate del Partito e sui morosi, tanto che poi sul tema si era dovuti uscire allo scoperto. Un mese scarso fa c’era stato il caso Giambruno ed una spallata mediatica del Biscione a Giorgia Meloni di quelle che i lividi te li massaggi per anni.

Poi c’è stata la puntata di Report di qualche settimana fa che aveva preso di mira patrimonio e testamento di Berlusconi. Ed infine quella che con il solito insider ha alluso ad un finanziamento ad hoc al nascente Fratelli d’Italia, nel 2012. Sigfrido Ranucci era stato chiaro e dopo il polverone forzista sulla prima trasmissione aveva detto: “In che cosa noi avremmo dato informazioni sbagliate? A noi non risultano informazioni sbagliate. E’ falso peraltro che la persona che ci ha parlato non fosse un parlamentare di Forza Italia.

Ed aveva ribadito: “Era ovviamente una ricostruzione, ma posso dire con certezza che si trattava di affermazioni di un parlamentare di Forza Italia.

Claudio Fazzone (Foto: Giulia Palmigiani © Imagoeconomica)

In queste ore poi e soprattutto a Montecitorio fonti azzurre parlano di un “gruppone” che è insoddisfatto della svolta di premierato forte della Meloni. E che critica l’endorsement a denti stretti e social di Tajani ad una scelta molto poco condivisa. Per non parlare delle esternazioni di queste ore ultime di Claudio Fazzone, che non condivide “la forzatura del ricorso eccessivo ai decreti legge”. E che spara indirettamente ma scientemente a palle incatenate anche sul vicepremier e segretario azzurro.

Insomma, parlare di “trama azzurra” è presto, ma parlare di “nulla di nuovo sotto il cielo” (che è azzurro) è da gonzi.

E qui gonzo non lo è più nessuno, da tempo.

Gomblotto?

L’UOMO DEL VIBRATORE

“Si non caste, tamen caute“: il celebre brocardo latino significa letteralmente “se non castamente, almeno con cautela“. Si riferisce a chi trasgredisce, viola la legge, lo fa pur avendo un ruolo pubblico. Un modo per dire “Se proprio non riesci a contenerti, fallo con cautela”.

La frase nacque riferendosi però alle trasgressioni sessuali di chierici e religiosi. Viene tradotta in “se non riesci a vivere in castità il tuo sacerdozio o i tuoi voti (“continentia in sacris”), almeno sii prudente nelle trasgressioni. Non destare scandali, vivi questa condizione peccaminosa con verecondia, circospezione, cautela“.

Sarebbe stato utile all’artigiano di 52 anni di un comune del Sorano che è stato operato d’urgenza nel fine settimana all’ospedale Santa Scolastica di Cassino per estrarre un gioco erotico sfuggito al controllo e finito, ancora acceso, troppo in profondità rendendo impossibile la normale estrazione.

Il paziente è stato raccolto da un’ambulanza del 118 lungo una strada di località Valleradice alla periferia di Sora dove era stato accompagnato dagli altri partecipanti all’incontro intimo organizzato in una villa della città, lasciandolo solo in strada per poter restare anonimi. Portato al Pronto Soccorso del Santissima Trinità, i medici hanno tentato di liberare l’artigiano. Ma compreso che lo strumento era ancora in funzione e minacciava la cavità intestinale contro la quale spingeva hanno deciso di portarlo in Chirurgia a Cassino.

Qui è stato necessario mettere in campo un’equipe medica che ha condotto un intervento di circa un’ora, estraendo il corpo estraneo della lunghezza di trenta centimetri.

Premesso che ciascuno, sotto le lenzuola fa quello che più gli garba purché tra persone adulte, consapevoli ed accondiscendenti… il tamen caute è d’obbligo. Molto. Soprattutto per le conseguenze. Non certo quelle morali.

Colto in fallo.