A chi conviene non convocare il tavolo provinciale del centrodestra

La Lega non ne ha bisogno considerando che è il primo partito del Paese e che avrà diritto a scegliere la maggioranza delle caselle relative alle candidature. Fratelli d’Italia è in ascesa e il radicamento sul territorio va benissimo. In realtà sono Forza Italia e Cambiamo ad aver bisogno di un terreno di confronto a livello locale. Ma avranno la forza di ottenerlo?

La Lega non ha fretta di convocare il tavolo provinciale del centrodestra, anche se Francesca Gerardi (deputato e coordinatore provinciale del Partito) lo farà. Come ha più volte detto. Non è facile. Perché Gianluca Quadrini e Pasquale Ciacciarelli non riescono a sederso nello stesso tavolo, Massimo Ruspandini si spazientisce in fretta: limiti da maschietti, per questo li sta incontrando ad uno ad uno.

Francesca Gerardi e Gianluca Quadrini

Il Carroccio è oggi il primo Partito italiano e sa perfettamente che nel caso di elezioni politiche anticipate stavolta avrà diritto ad occupare la maggioranza delle “caselle” dedicate alle candidature a Camera e Senato. Qualunque sarà il sistema elettorale.

In provincia di Frosinone il Carroccio nel 2018 ha eletto tre deputati tra maggioritario e proprorzionale: Claudio Durigon, Francesco Zicchieri e Francesca Gerardi. Poi c’è anche Gianfranco Rufa, che il biglietto per Palazzo Madama l’ha staccato a Viterbo. Pure nel caso di ritorno alle urne alle Regionali la Lega non avrebbe problemi di candidature. A cominciare da quella alla presidenza, per la quale è in pole position Claudio Durigon.

Fratelli d’Italia, grazie al traino di Giorgia Meloni, vola nei sondaggi. E il senatore Massimo Ruspandini sa che sul territorio ciociaro il radicamento del partito farà la differenza. Come ha dimostrato nella riproposizione di Roberto Caligiore a Ceccano.

Massimo Ruspandini con Francesca Gerardi

In realtà la convocazione del tavolo provinciale del centrodestra dovrebbe interessare a Forza Italia e Cambiamo. Ma le due forze politiche si odiano. Gianluca Quadrini e Pasquale Ciacciarelli neppure si salutano. Forza Italia e Cambiamo però soltanto al tavolo provinciale potrebbero fare valere le loro ragioni. Perché se poi si dovesse arrivare ad una riunione nell’immediata vigilia di un appuntamento elettorale, allora non avrebbero molte possibilità di farsi valere. Perché a quel punto conterebbero le percentuali, ma soprattutto i sondaggi nazionali.