Bersaglio centrato: “I conti di Frosinone ora sono in equilibrio”

L'incubo è finito. Dopo dieci anni di sacrifici i conti del Comune di Frosinone sono risanati. Lo ha detto poche ore fa la Corte dei Conti. Un successo dell'assessore Piacentini e del sindaco Mastrangeli che prima di lui era stato l'assessore al capezzale dei conti.

Roberta Di Domenico

Spifferi frusinati

Ci sono voluti più di dieci anni, tanti sacrifici, buchi nella cintura della città, tanti viaggi a Roma per spiegare ai giudici le scelte dell’amministrazione, tante ore di lavoro nell’ufficio Ragioneria del Comune: ma alla fine è arrivata. È la Deliberazione n. 34/2024/PRSP della Corte dei Conti Sezione regionale di Controllo per il Lazio: certifica che il Piano di Riequilibrio finanziario pluriennale è stato raggiunto. I conti del Comune capoluogo sono stati risanati.

A certificarlo sono stati i magistrati contabili Roberto Benedetti (Presidente) Francesco Sucameli (Relatore) e Marinella Colucci (Prima Referendaria). Sono loro ad avere firmato la Deliberazione.

Quelle diciassette pagine

La deliberazione della Corte dei Conti

Con le 17 pagine della Deliberazione la Corte stabilisce, al punto 3 delle motivazioni che “accerta – ai sensi dell’articolo 243-quater comma 7 Tuel – il sostanziale raggiungimento dell’obiettivo finale di riequilibrio, salva la verificazione della sostenibilità dell’assorbimento del disavanzo residuo ai sensi dell’art. 188 Tuel in fase di rendicontazione 2023 e in fase di successiva di verifica degli equilibri, ai sensi degli articoli 193 e 194 Tuel”.

Significa che la Corte ha ritenuto tempestive e coerenti le correzioni apportate ai conti del Comune dopo che la stessa Corte aveva evidenziato nel corso del 2023 alcune incongruenze; quelle grinze all’epoca avevano impedito il pronunciamento di oggi. È un successo dell’assessore Adriano Piacentini e del sindaco Riccardo Mastrangeli: sono stati loro in questi dieci anni al capezzale dei conti cittadini, rianimandoli evitando il ricorso al dissesto che invece ha scelto Cassino.

La ciccia della deliberazione della Corte è quella riportata al punto 13 laddove è scritto che “Tutto ciò premesso, il Collegio ritiene che lo scarto con l’obbiettivo finale della Tabella 1, a seguito delle misure del Bilancio 2023-2025, pur presente, appare sostenibile e non “grave” (cioè preclusivo, allo stato, della prosecuzione della gestione di bilancio con le regole ordinarie)”. Traduzione? Non quadra al centesimo ma la differenza è pari a pochi spicci che il Comune di Frosinone ora può tranquillamente recuperare. Pertanto, l’obiettivo finale si può ritenere sostanzialmente raggiunto, con una chiusura legittima del Piano di riequilibrio”. 

Misure adeguate

Adriano Piacentini

In che modo il Comune di Frosinone ha ottenuto l’accensione del semaforo verde? La Corte dei Conti ha evidenziato le manovre di intervento messe in atto dall’assessore al Bilancio per centrare il bersaglio dell’equilibrio. Le riporta al punto “II. Giudizio di adeguatezza sulle misure correttive e sulla gravità dello scarto dall’obiettivo finale”.

Al punto 9 si dà atto che “l’accantonamento sul risultato di amministrazione presunto applicato nel Bilancio è superiore a quello oggetto di accertamento nella deliberazione n.100/2023/PRSP. In sede di Bilancio 2023-2025 il Comune ha utilizzato due strumenti di copertura: da un lato il ricorso a due mutui le cui procedure sono già state attivate e risultano in itinere a copertura del debito con “Delta Lavori”; dall’altro, una rateizzazione contabile dell’accantonamento su cui esiste già l’accordo con i creditori”.

In pratica: lo scorso anno era arrivata la sentenza favorevole alla Delta Lavori relativa all’appalto per il rifacimento della Monti Lepini. In soldoni: due condanne esecutive per cui pendeva appello: per la prima bisognava pagare 1,5 milioni, per la seconda bisognava pagare 3,3 milioni di euro. Il Comune aveva sostenuto che la copertura stava in un credito che doveva avere dalla Regione per 13,9 milioni di euro. Ma per i giudici, il Comune “non ha dato alcun riscontro circa l’esistenza di un residuo passivo specifico in merito all’opera”. (Leggi qui tutta la spiegazione: La Corte dei Conti vuole altri chiarimenti da Frosinone).

Due mutui per coprire il debito

Ora la situazione è cambiata: ci sono due mutui a copertura. Per quanto concerne il primo dei due mutui, con nota n. 9303 il Comune ha precisato che l’istruttoria creditizia con CdP S.p.A. non si è ancora completata, benché la stessa abbia comunicato, seppur in via informale, una valutazione positiva della “bancabilità” dell’Ente. L’istruttoria non si sarebbe completata per problemi tecnici in via di risoluzione.

Per quanto concerne la rateizzazione del pagamento alla Delta Lavori, l’Ente ha inviato i provvedimenti di autorizzazione alla rateizzazione e l’accordo con la ditta creditrice che ha accettato la proposta, pur non rinunciando alle ulteriori pretese giudiziali.

Il Comune evidenzia inoltre (e nuovamente) che sono ancora in corso le procedure di riconciliazione con la Regione Lazio, sul credito di garanzia che il Comune vanta per il contratto oggetto di contenzioso. Più semplice: la garanzia regionale che il Comune di Frosinone aveva detto nel 2023 di avere esiste davvero ed ora ci si sta mettendo d’accordo con la Regione.

Obiettivo raggiunto

Il conseguimento del Riequilibrio Finanziario del Comune costituisce un risultato importante per l’amministrazione del capoluogo. Adesso potrà fare assunzioni, contrarre mutui e predisporre Bilanci non più lacrime e sangue come accaduto in tutti questi anni.

La notizia giunta in queste ore a palazzo Munari è stata accolta con legittima soddisfazione dal sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli. Nell’anno di avvio della procedura nel 2012 era assessore al Bilancio: ha dedicato praticamente tutte le sue energie alla procedura di risanamento. Visibilmente soddisfatto anche l’attuale assessore al Bilancio Adriano Piacentini che ha fatto letteralmente i salti mortali per fornire alla Corte tutti i chiarimenti di natura contabile.

Sarà soddisfatto anche l’onorevole Nicola Ottaviani. Quando era sindaco di Frosinone è stato il primo a crederci. Ed è stato artefice principale nell’impresa del piano di riequilibrio oggi finalmente raggiunto.

Dopo questa straordinaria notizia chi aveva intenzione di mettere fine anticipata alla consiliatura Mastrangeli dovrà pensarci non una ma 14 milioni 676mila 605,43 volte. Tanto quanto era l’obiettivo di riequilibrio complessivo quantificato dalla Corte.