Calci d’agosto (di E. Ferazzoli)

Dopo il debutto da incubo ad Udine, il Frosinone si prepara all'esordio casalingo contro l'Ascoli. Raccontato dalla curva. Anche quest'anno con Elisa Ferazzoli

Elisa Ferazzoli

Giornalista in fase di definizione

Sarà stata tutta colpa del “calcio d’agosto”. Bugiardo, imprevedibile, poco incline a mostrare effettive capacità e ambizioni. Forse scendere in campo da favoriti avrà creato un deficit di concentrazione, uno smarrimento collettivo, un leggero distacco psicologico da quella che in fondo non è stata che la prima di una lunga serie. Il Pordenone dalla sua ha avuto l’adrenalina delle debuttanti, l’onore di calcare la serie cadetta per la prima volta, la sfrontatezza di chi ha tutto da dimostrare.  (leggi qui Frosinone, esordio incubo: ko con il Pordenone 3-0)

Perché a volte è molto più semplice superare se stessi che riconfermare prestazioni e aspettative.

Pordenone-Frosinone

Alla Dacia Arena di Udine si scrive “calcio d’agosto”. Si legge una serata da non dimenticare. Perché il Frosinone visto in campo contro il Pordenone si è “concesso il lusso” di dare il peggio di sé in un 3-0 rovinoso da tenere bene a mente e dal quale dover imparare. Molto e in fretta. Un Frosinone lezioso, inconcludente in fase offensiva e confuso nelle retrovie in situazione di parità; nello svantaggio, smarrito e incapace di reagire. (leggi qui Podio & Contropodio di Pordenone-Frosinone).

“La Serie B bisogna affrontarla con un altro atteggiamento. Siamo arrivati sempre secondi sulle palle vaganti, abbiamo preso goal con palla in area. Siamo stati lenti nel giro palla e nei passaggi”.

Le parole di mister Nesta a fine gara non offrono alibi. E nella seconda frazione di gioco, a dispetto dei mesi trascorsi e delle indicazione del mister, è sembrato di rivivere quel Frosinone ripiegato all’indietro e demotivato, un modus operandi assimilato e riproposto durante la stagione scorsa, bersaglio numero uno di critiche, causa maggiore di frustrazione e impotenza. (leggi qui Frosinone, la beffa dei numeri).

Pordenone-Frosinone

“Spero che la batosta ci faccia bene, perché in questo campionato, come nel calcio, vinci se dai tutto e vai a 2000”. È la serie B. È un campionato in cui le motivazioni e l’atteggiamento contano fino a fare la differenza.

Si scrive “calcio d’agosto”. Ma domani è già settembre. Domenica allo Stirpe arriva l’Ascoli e dal calcio mercato si attende l’arrivo di rinforzi, soprattutto si attende l’arrivo di una prima punta in grado di rimpiazzare l’ormai ex Daniel Ciofani.

Domenica, di fronte ad uno Stirpe che conta già oltre 11 mila abbonati, sarà impossibile non sentire addosso l’adrenalina dei debutti e giocare di conseguenza.

Perché il “calcio d’agosto” sa essere bugiardo. E non sempre una sconfitta è sinonimo di ciò che si è. Più spesso è un passaggio obbligato per diventare ciò che si aspira ad essere.