Colpo di scena sulle alleanze: rotta di collisione su Camera e Senato

CORRADO TRENTO
Ciociaria Editoriale Oggi

 

 

La possibilità di un accordo tra Francesco De Angelis e Francesco Scalia sulle prossime candidature a Camera e Senato è saltata.

La nomina di De Angelis capolista del listone provinciale a sostegno di Renzi è stata percepita malissimo dall’area del senatore Francesco Scalia e dell’onorevole Nazzareno Pilozzi. E probabilmente anche dalla componente Dem che sul piano regionale ha nel senatore Bruno Astorre il leader.

Certo è che del quadro politico hanno parlato Francesco Scalia e Bruno Astorre. Il punto è che sembra che al tavolo regionale si fosse prospettata una soluzione diversa: attribuzione del ruolo di capolista all’area di Matteo Orfini, ma nella persona del vicesegretario provinciale Sara Battisti. Poi però a livello nazionale è stato lo stesso Orfini ad insistere esclusivamente sul nome di De Angelis. Riuscendo a spuntarla. Determinando però inevitabili reazioni.

Non è neppure un caso che Francesco Scalia e Claudio Moscardelli, attraverso una nota congiunta, abbiano voluto sottolineare immediatamente la soddisfazione per l’annuncio di Nicola Zingaretti di volersi ricandidare alla presidenza della Regione Lazio.

Si potrebbe delineare uno schema di alleanze che vede in Bruno Astorre un perno. Perché alla fine la vera partita rimane quella delle candidature a Camera e Senato. Un accordo Scalia – De Angelis avrebbe forse chiuso i giochi. Ma adesso l’opzione appare lontanissima. Bisognerà pure verificare se in provincia di Frosinone può svilupparsi un confronto tra le aree di Scalia e Costanzo.

Anche se nella componente Dem (e non solo) più di qualcuno ritiene che se Scalia avesse dato la sua disponibilità a ricoprire il ruolo di capolista probabilmente l’opzione De Angelis non sarebbe passata nel gioco dei veti incrociati. Insomma, è bagarre

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