Covid-19: la discesa è ufficiale. Ma è l’ora dei giovanissimi

L'Istituto Superiore di Sanità certifica la discesa della curva. In provincia di Frosinone però ci sono molti dei nuovi casi tra giovanissimi. Madre e due figli al Bambin Gesù. Ricoverato un diciottenne. Tutti negativi, riaperta la Rems di Ceccano. ma nessun allentamento per ora.

La discesa è iniziata ufficialmente. Ma con la coda il Covid-19 ha iniziato ad infettare giovanissimi ed bambini. In provincia di Frosinone ci sono altri due bimbi portati al Bambin Gesù di Roma a poche ore dalla ragazzina di Arpino trasferita lunedì. C’è un diciottenne positivo. Ma la curva continua ad essere in calo dappertutto: in tutta la provincia sono stati registrati solo 7 nuovi casi, in tutta Roma città sono 26, nell’intero Lazio sono 118. Per la prima volta la curva dei nuovi contagi è scesa sotto al 3%. E per la prima volta diminuisce il dato complessivo dei ricoverati nelle terapie intensive: – 5 passando, da 197 di ieri a 192 di oggi. Anche a livello nazionale siamo scesi alla situazione che avevamo il 10 marzo.

L’ora dei giovanissimi

L’ospedale pediatrico Bambin Gesù Foto © Alvaro Padilla / Imagoeconomica

Sarà una coincidenza. Ma è un dato di fatto. Tra i 7 nuovi contagi registrati in provincia di Frosinone c’è una mamma con due dei suoi tre figli. Sono stati portati al Bambin Gesù, con molta probabilità li ha infettati il papà che già da qualche giorno si trova ricoverato per coronavirus allo Spallanzani. Sono positivi anche i nonni in linea paterna. L’unico a non essere contagiato è il terzo figlio che stava con i nonni materni.

Nella giornata di lunedì era finita al Bambin Gesù una quindicenne di Arpino: non aveva sintomi particolari se non un po’ di febbre e qualche difficoltà nel respirare; la mamma l’ha accompagnata allo Spaziani di Frosinone dove le hanno fatto il tampone e scoperto la positività al Covid-19. A quel punto hanno sottoposto a tampone anche la signora: positiva pure lei. Sono entrambe a Palidoro, stanno bene. Oggi la mamma ha raccontato di non avere sintomi, di essersi attenuta a tutti i protocolli di contenimento; le uniche uscite sono state per fare la spesa o andare in farmacia. La raccomandazione che fanno, da quel rteparto è «se volete bene a voi stessi ed agli altri, state a casa, non uscite e rispettate le regole».

Ha diciotto anni il ragazzo di Roccasecca risultato positivo. Lo ha annunciato lui sul suo profilo Facebook. Ha raccontato di avere avuto un po’ di febbre accompagnata da un leggero mal di testa. Ora è in ospedale e da lì dice sulla sua bacheca social «Non pensate di essere immortali».

Riaperta la Rems

Infermiere con mascherina Foto © Imagoeconomica / Marco Cremonesi

Negativi tutti i tamponi effettuati ieri al personale in servizio nella Rems di Ceccano. Confermata la negatività anche del paziente che la settimana scorsa era stato dato come positivo, facendo scattare l’allarme. In pratica: nella Rems di Ceccano non c’è alcun coronavirus. Il direttore Generale Stefano Lorusso oggi ha disposto la riapertura della struttura e la comunicazione della piena operatività alle Procure della Repubblica di tutta l’Italia.

Nelle ultime 48 ore non ci sono stati decessi in provincia di Frosinone, sei pazienti sono guariti, 308 persone sono uscite dall’isolamento domiciliare.

Ora niente errori

Il commissario Domenico Arcuri

Ora però è il momento di non commettere errori. “Non siamo a pochi passi dall’uscita dall’emergenza, non siamo a pochi passi da un’ipotetica ‘ora x’ che ci riporterà alla situazione di prima. Nulla di più sbagliato di pensare a un liberi tutti”. Lo ha detto oggi il commissario straordinario al coronavirus Domenico Arcuri, in conferenza stampa alla Protezione civile.

Rinnovo la richiesta a non rendere inutili i sacrifici alle nostre spalle”, ha aggiunto.

Fondamentale nel periodo pasquale sarà continuare a rispettare il distanziamento sociale e le misure di prevenzione. «Non commettiamo errori nei prossimi giorni, saranno fondamentali. Dobbiamo tenere sempre entrambi gli occhi aperti, uno che guarda con speranza le statistiche e l’altro che guarda le impietose simulazioni che segnalano il pericolo reale che ci dicono cosa succederebbe se sbagliassimo qualcosa”, ha concluso il commissario per l’emergenza Arcuri.