Covid, scintille Ottaviani – D’Amato su letti e vaccini

Lo scontro a distanza tra il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani e l'assessore alla Sanità del Lazio. Sui posti letto Covid agli sgoccioli in provincia ed i vaccini che non ci sono. La replica da Roma: se finiscono i letti ci sono i nostri, per i vaccini provvede il Commissario

La polemica si accende nel pomeriggio. Ad innescarla è il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani nella sua veste di presidente dell’Assemblea dei sindaci sulla Sanità. Solleva il caso della provincia in Zona Rossa unica in tutto il Lazio che è giallo, del virus che circola come mai prima, dei posti letto Covid ridotti al minimo a causa dell’ondata di casi gravi. Gli risponde da Roma l’assessore regionale Alessio D’Amato: dice che la Ciociaria è Rossa per via dell’indice di contagio salito alle stelle e non per altro.

Cambia qualcosa? Vediamo.

Ottaviani: Qualcosa non funziona

La terapia sub intensiva di Alatri

Il sindaco lancia il sasso. Lo fa partendo dalle cifre divulgate sabato dalla Regione Lazio nel decreto che ha disposto la creazione della Zona Rossa per tutta la provincia. «Frosinone e provincia sono zona rossa non tanto per l’indice Rt o la circolazione delle varianti del Covid, quanto per l’assenza e la saturazione dei posti letto nelle terapie intensive e negli ospedali dedicati Covid. Questo fa riflettere, e significa che qualche cosa non sta funzionando». (Leggi qui Covid, sono rimasti solo 6 letti su 100: crepate felici).

Le cifre divulgate dalla Regione sabato dicono che il giorno precedente era occupato il 93,9% dei posti letto dedicati al Covid. In ospedale c’erano 247 ricoverati e 17 in terapia Intensiva.

Situazione molto più che seria, considerata la curva dei contagi: in una settimana è aumentata di oltre il 50% . Significa che quei posti entro pochi giorni saranno esauriti, poi si andrà a Roma. mentre la gente va in giro come se nulla fosse.

Nicola Ottaviani dice che la colpa è di chi organizza la Sanità: in pratica delle linee decise dal centrosinistra in Regione Lazio. Per questo chiede «correttivi immediati, poiché oggi non possiamo dire, contrariamente al marzo dello scorso anno, di trovarci in una fase inattesa della pandemia».

Il sindaco punta il dito anche sulla gestione dei vaccini. Se una persona di 78 anni prenota la vaccinazione anti Covid gli viene dato l’appuntamento entro 48 ore se va a Roma ed a due mesi se vuole vaccinarsi a Frosinone, rivela il sindaco. Che denuncia gravi ritardi nei rifornimenti di vaccini alla Asl.

D’Amato: Polemica inutile

Alessio D’Amato (Foto: Imagoeconomica / Carlo Lannutti)

L’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato replica dicendo che Ottaviani vuole montare una polemica inutile. perché «i posti letto non c’entrano nulla. La provincia è andata in zona rossa per un valore RT pari a 1.31 e un’alta incidenza di circolazione delle varianti». In pratica: il virus si sta diffondendo in maniera veloce, troppo veloce: i casi si stanno moltiplicando tanto in fretta che diventa difficile gestirli.

Colpa dei «comportamenti non rigorosi come accaduto a
Torrice
».

I posti letto occupati al 94%? Alessio D’Amato la vede con gli occhi dell’assessore regionale, cioè di chi ha sotto gli occhi la visione d’insieme. Se si saturano le Terapie Intensive di Frosinone ci sono quelle a Roma pronte ad intervenire. «Il tema dei posti letto non c’entra nulla tant’è che il
sistema sanitario del Lazio in questi giorni sta addirittura accogliendo pazienti in terapia intensiva da regioni confinanti come il Molise
».

Sui vaccini, l’assessore ricorda che a gestirli è il Commissario dell’Emergenza Covid. E rivela che lo ha contattato, chiedendo di poter avere più dosi dei vaccini, proprio per aumentare le vaccinazioni nella zona rossa.

D’Alessandro, sistema flessibile

Il DG Asl Pierpaola D’Alessandro

Il sistema sanitario in provincia di Frosinone nell’ultimo anno è stato ridisegnato. È flessibile. Pronto ad adattarsi alla situazione. È la stessa eviluzione che ha dovuto subire l’assistenza sanitaria in tutto il mondo.

All’occorrenza, entrano in scena le strutture private ed assorbono tutto il carico della sanità pubblica che così può dedicarsi interamente ai casi di SarsCoV2 «Ci avvaliamo – spiega il Direttore Generale Asl Pierpaola D’Alessandrodi uno strumento in più che è il cruscotto regionale. Serve per il trasferimento di pazienti critici e che hanno bisogno di cure speciali: li spostiamo nell’ospedale più adatto, nella Regione o fuori».

Il sistema è sotto stress. Ci sono 3 posti letto liberi in Terapia Intensiva e 2 in Sub Intensiva. Per quanti giorni basteranno? Dipende anche dai comportamenti delle persone.

Servono posti letto. In queste ore è stato necessario convertire i posti di Geriatria al Santa Scolastica di Cassino.

Per uscirne occorre vaccinare. Tanto. In fretta. La Asl di Frosinone è tra le prime nel Lazio: 39.249 dosi fatte, di cui 11.887 complete di richiamo. Mille le hanno fatte i medici di medicina generale.