Dissesto, non sarà l’Ultima Cena (di M. Molisani)

Il sindaco di Cassino ha i numeri per riuscire a farsi approvare questa sera il dissesto. Perché a nessuno conviene andare a casa adesso. Né alla maggioranza né all'opposizione. I numeri. E le posizioni

Mario Molisani

L'ombra nei palazzi del potere

E alla fine arrivò il giorno fatidico del dissesto. La procedura amministrativa che sancirà il definitivo default finanziario del Comune di Cassino alla fine ha messo tutti d’accordo. I numeri per il consiglio comunale ci sono, si deve solo votare. Perchè alla fine a “casa” non ci vuole andare nessuno.

Il motivo? Questa classe politica ha capito che rischierebbe di essere spazzata via se si tornasse a votare ora. Perché a quel punto il Movimento Cinque Stelle dovrebbe soltanto esprimere un candidato incensurato, il resto lo ha già fatto il Pd dimostrando che non riuscirà a compattarsi su un nome unitario ma si frantumerà come due anni fa, regalando la vittoria ad una forza più debole di quella che i Dem potrebbero esprimere se fossero uniti.

In caso di voto ora, non ci sarebbero speranze per un centrodestra che ha consegnato l’acqua cittadina ad Acea nonostante la promessa del contrario, che sta votando il fallimento delle casse civiche nonostante l’assicurazione che non sarebbe mai avvenuto.

Il voto ora decreterebbe la sconfitta di un centrodestra versione “Mamma ciccio me tocca, Toccame ciccio….” e di un centrosinistra afflitto dal dubbio amletico “essere o non essere….“.

LA MAGGIORANZA LEGA

Alla fine il sindaco Carlo Magno….Poco D’Alessandro è riuscito a ricucire con Lega. Anche se Robertino Solo di Nome Marsella, Claudio Nonsense Monticchio e Carmelo Celhopiuduroditutti Palombo, continuano a fare i misteriosi e ad affermare che ancora non è stato deciso nulla.

Invece l’accordo c’è: Palombo tornerà in giunta e CMD’A (al secolo Carlo Maria D’Alessandro) dovrà anche impegnarsi a trovare i soldi necessari per portare a compimento il progetto Sicurezza. Per intenderci quello da 850mila euro cofinanziato dalla Regione Lazio che prevede l’installazione di telecamere ad ogni varco della città e la realizzazione di una pista ciclabile.

Alla fine c’è un vincitore su tutti: il “valente” imprenditore che ormai tira i fili e tiene “legati” i leghisti cassinati.

Robertino Solo di nome Marsella e Claudio Nonsense Monticchio oggi saranno quindi regolarmente in consiglio comunale e sempre se che non ci sia qualche altra sorpresa voteranno a favore del dissesto.

 

13 A TAVOLA

La seduta del consiglio comunale che passerà alla storia è fissata per le ore 18 in prima convocazione. Per far si che tutti gli atti approvati siano validi c’è bisogno della metà dei consiglieri comunali senza contare il sindaco.

E’ scritto a pagina 23 del Regolamento del Consiglio Comunale, articolo 44. L’assise cittadina è composta da 24 consiglieri escluso il primo cittadino. Quindi la seduta è valida solo se all’appello risponderanno 12 consiglieri.

A questo punto per Carlo Magno…poco D’Alessandro il gioco è fatto. Dopo il ritorno all’ovile della Lega, il Consiglio la maggioranza può farselo anche da sola. Anzi sono addirittura 13 sono gli uomini e le donne al tavolo con Carlone.  Ovvero i 15 originari, senza Peppe Stampella Sebastianelli e Francesco Black & Decker Evangelista. Ancora sull’Aventino nonostante l’incontro col fu Commander in chief Mario (M)ente Locale Abbruzzese.

E questo è tutto dire: una volta l’Evangelista di Sant’Angelo sarebbe scattato sull’attenti.

Anche Rossellissima Tacco 12 Chiusaroli e Gianluca Grattaevinci Tartaglia sembrano essere tornati tranquilli. Qualcuno forse gli avrà spiegato il perché del dissesto o ha presentato qualche promessa last minute che non si può rifiutare.

Ma la sensazione è che Rossellissima è ormai pronta a lasciare Forza Italia chissà se non porterà con se anche il suo fido cavaliere. Chissà se “#Muoviamoci”, l’hashtag inserito nel suo ultimo post non sia già un’esortazione per le sue truppe.

Indiscrezioni da Anagni invitano a leggere le dichiarazioni rilasciate in nottata da Nunzia De Girolamo sul futuro di Forza Italia senza Berlusconi al comando. Un modo per farsi cacciare? Comunque sia, Rossellissima – dicono – porterà il suo tacco 12 sulla passerella dell’amica Nunzia.

 

E VA BENE PURE AL PD

Qualora la maggioranza non avesse trovato i numeri per il consiglio comunale (anche se con il CMD’A Group non c’è nulla di scontato), potrebbe accadere ancora tutto e il contrario di tutto.

Sarebbe stata sta una bella gatta da pelare SottoMarino Fardelli. Sicuro che tutti i consiglieri ascritti ai Dem avrebbero lasciato l’aula per non garantire il numero legale? Anche perchè se la situazione fosse persistita ci avrebbe pensato il Prefetto a mettere tutti d’accordo, sciogliendo il consiglio comunale. Massimiliano Bulldozer Mignanelli non l’avrebbe presa sicuramente bene visto che la seggiola in sala di Biasio gli vale la poltrona di Vice Presidente in Provincia.

Questo magari non lo sapremmo mai, ma sappiamo che le tensioni sono tante perchè mentre Peppino Iamm Bell Petrarcone e Enzo Pitbull Salera con a ruota Edilio Segugio Terranova sono pronti a dire no al dissesto. E non potrebbe essere altrimenti visto e considerato che per alcuni sono quelli che il default l’avrebbero dovuto dichiarare già nel 2013. Sempre tra gli scranni del centrodestra c’è chi mette la mano sul fuoco che l’atto non sarà votato nemmeno da Francesco Mosì e Mono Mosillo, Sarah Ora tocca a me Grieco, Alessandro Ma guarda quanto so Figo D’Ambrosio e Sabrina Occhi di gatto Grossi. In sostanza o voto contrario, come il resto del gruppo, o uscita dall’aula per metà mosilliani, l’emiliano e la giovane in cerca di destinazione.

 

QUELLI CHE NON POSSONO TORNARE INDIETRO

La bella Sarah e il figo D’Ambrosio, non possono di certo votare contro visto le esternazioni fatte più volte sulla stampa riguardo allo stato delle finanze dell’ente e sul fatto che il comune di cassino fosse già in stato di dissesto.

Cosi esordiva la Grieco addirittura il 27 settembre 2017 in un intervento su Alessioporcu.it: “Al di là di alcune alchimie contabili, il Comune di Cassino è di fatto in dissesto finanziario. Vanta ad oggi un debito di quasi 40 milioni di euro, 18 dei quali sono appunto debiti fuori bilancio e gli altri sostanzialmente svalutazioni di (finti) residui attivi che tali non erano. Paghiamo annualmente quasi 4 milioni di euro l’anno tra mutui e debiti che le mie figlie, che oggi hanno 3 ed 8 anni, quando avranno la mia età continueranno a versare”. (leggi qui Indagare sul debito di Cassino: e vi spiego perché)

Siamo arrivati al “punto di non ritorno” che anche il titolo di un horror flop del 1997 di Paul W. S. Anderson, regista anche del più fortunato Resident Evil. Sicuri che non ci si stia attrezzando per un remake a Cassino?