Dove porta il gioco di sponda tra De Angelis e Pompeo

La elezioni provinciali saranno determinanti per tutti. Quadro di partenza completamente stravolto rispetto all’equilibrio perfetto di due anni fa. Stavolta potrebbe finire 3-1 per il leader di Pensare Democratico, ma attenzione: per Pompeo sarebbe un capolavoro che lo lancerebbe verso la candidatura alle regionali. Ecco perché.

L’equilibrio perfetto il Pd lo ha raggiunto alle Provinciali di due anni fa, con quattro consiglieri eletti, perfettamente bilanciati tra Pensare Democratico di Francesco De Angelis e Base Riformista di Antonio Pompeo. I Democrat, con 4 eletti, fecero un capolavoro “ponderato”.

A più di due anni di distanza il quadro però è profondamente cambiato. Nel 2019 vennero eletti Massimiliano Quadrini (Isola del Liri) e Vincenzo Savo (Frosinone) per De Angelis, Germano Caperna (Veroli) e Alessandra Sardellitti (Frosinone) per Pompeo. Oggi questi ultimi due militano altrove: Caperna è il responsabile politico di Italia Viva, insieme a Valentina Calcagni. Mentre Alessandra Sardellitti milita in Azione di Carlo Calenda. Non si ricandideranno alle provinciali. Come del resto il sindaco di Isola del Liri Massimiliano Quadrini, che proverà a giocarsi le sue carte tra un anno quando si tratterà di ottenere una candidatura per la presidenza della Provincia.

Da un punto di vista “geografico”

Antonella Di Pucchio

Neppure Vincenzo Savo sarà della partita. Frosinone passerà da 2 a zero consiglieri e Veroli difficilmente avrà una rappresentanza. Mentre ad Isola del Liri il cambio della guardia potrebbe essere clamoroso, visto che la candidata di punta di Antonio Pompeo è Antonella Di Pucchio, avversaria storica di Quadrini al Comune.

Ma Pensare Democratico di Francesco De Angelis ha una strategia precisa: l’asse politico da mettere in evidenza è quello che parte da Cassino e arriva a Sora. I candidati sono Gino Ranaldi e Alessandro Mosticone. De Angelis confida nel massimo impegno dei sindaci Enzo Salera e Luca Di Stefano.

Bastava il colpo d’occhio del Fornaci nel corso dell’evento con Goffredo Bettini per capire le strategie e le intenzioni di De Angelis. Mentre Enrico Pittiglio è l’uomo di punta dei piccoli Comuni. Può risultare il più importante sul piano strategico e se dovesse arrivare primo a quel punto sarebbe il favorito per la candidatura alla presidenza.

Un pareggio difficile

Enrico Pittiglio (Foto © Matteo Ernesto Oi)

Difficile che finisca 2-2 come la volta scorsa. Stavolta il risultato più pronosticato è 3-1 per De Angelis. Attenzione però: in un quadro unitario all’interno del quale Pompeo si sta muovendo benissimo. Il gioco di sponda con De Angelis può avvicinarlo ad una candidatura eleggibile alle Regionali. Certo bisognerà vedere tutti gli altri “incastri”, ma la decisione di Antonio Pompeo di rinunciare alla lista civica è un segnale fortissimo.

Francesco De Angelis punta invece a 3 eletti, che sarebbero un biglietto da visita formidabile per la candidatura alla Camera o al Senato.