Frosinone, la variabile delle alleanze centriste

A livello nazionale nasce Italia al Centro, su iniziativa di Matteo Renzi e Giovanni Toti. L’idea è quella di liste civiche unitarie alle amministrative. Chi sosterranno: Ottaviani o Vicano? Poi c’è il patto federativo tra Azione e +Europa, che nel capoluogo sta con Schietroma. Tante situazioni da risolvere

La definizione utile ai titoli dei giornali l’ha data Paolo Romani, ex ministro fedelissimo di Berlusconi e adesso senatore di Coraggio Italia. Ha detto: “Italia Al Centro sarà una Margherita con tanti petali e una leadership diffusa. Entro febbraio ci saranno le assemblee, si partirà dal raccordo dei gruppi parlamentari, ma non sarà un’operazione di palazzo”.

L’appuntamento vero è per le politiche del 2023, ma già alle prossime amministrative sono state annunciate liste civiche comuni. A dare vita a Italia al Centro sono stati Matteo Renzi, Giovanni Toti, Gaetano Quagliariello e Paolo Romani. (Leggi qui Dal Colle alle periferie: il Terzo Polo prende forma).

Il Gruppo unitario

Matteo Renzi e Giovanni Toti (Foto: Alessandro Paris / Imagoeconomica)

Il Corriere della Sera ha scritto: “Nessuna fretta, insomma. Ma una tabella di marcia, oltre al nome, è g nero su bianco. E porterà, nell’arco di pochissimi giorni, alla formazione di un gruppo parlamentare unitario di 74 effettivi tra Montecitorio e Palazzo Madama”.

Al Senato, verosimilmente già nella prossima settimana, nascerà un gruppo unico, con l’espediente politico di una federazione tra il gruppo parlamentare di Italia viva-Partito socialista italiano (quindici senatori) e la componente del Misto di cui fanno parte gli eletti della forza politica guidata da Giovanni Toti (nove, tra cui Quagliariello, Romani, Sandra Lonardo Mastella e Mariarosaria Rossi)”.

Alla Camera i gruppi di Italia viva (29 deputati) e Coraggio Italia (ventuno) sono già due e sottoscriveranno una specie di «patto di consultazione»: ci si muoverà, com’era già successo durante i giorni dell’elezione del presidente della Repubblica, quando il piano A era la candidatura di Pierferdinando Casini come un sol uomo. O quantomeno questa è l’intenzione di partenza”.

Si fa presto a dire alleanze

Il 26 febbraio è in programma l’assemblea nazionale di Italia viva in cui si deciderà l’approdo alla federazione; a seguire, le componenti di Coraggio Italia (da Cambiamo! di Toti a Idea di Quagliariello) faranno i passaggi politici e formali per decidere di conseguenza. Il resto si vedrà, ma le prossime elezioni amministrative verranno affrontate da Italia al Centro con delle liste civiche comuni.

Sarà altrettanto facile sui territori? A titolo di esempio: al Comune di Frosinone cosa potrebbe succedere? Se Italia al Centro decidesse di procedere unitariamente, alcuni assetti verrebbero scompaginati.  E non sarebbe roba di poco conto.

Mario Abbruzzese

Al momento Coraggio Italia di Mario Abbruzzese è schierata con il centrodestra di Nicola Ottaviani, mentre Italia viva di Valentina Calcagni ha appena avuto un confronto con Mauro Vicano, probabile candidato sindaco di un centrosinistra a trazione Pd.

Ma non si tratta dell’unico scenario nazionale che potrebbe influire su quello locale. Sempre a Frosinone c’è un accordo tra il Psi di Gian Franco Schietroma e +Europa di Ettore Togneri. Ma sul piano nazionale è stata appena siglato un patto federativo tra Azione di Carlo Calenda e +Europa di Emma Bonino.

Nel capoluogo ciociaro si farà la stessa cosa? Probabilmente sì e questo vuol dire che +Europa dovrà avere una linea comune con Azione, intenzionata a confrontarsi con Vicano.

La situazione politicamente più intrigante è quella di Coraggio Italia di Mario Abbruzzese. Una lista unitaria con i renziani vorrebbe dire per uno dei due smarcarsi: o dal centrodestra di Nicola Ottaviani o dal centrosinistra ibrido di Mauro Vicano.