Grosso come Spalletti: lascia la panchina dopo il trionfo

Il tecnico ha deciso di non rinnovare il contratto con il Frosinone che puntava forte sulla sua conferma in vista della Serie A. “Mister promozione” potrebbe approdare all’Olympique Marsiglia ma sullo sfondo c’è pure la Sampdoria. Ridda di nomi per il successore

Alessandro Salines

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Non è stato un fulmine a ciel sereno. Che Fabio Grosso potesse lasciare il Frosinone non era infatti un’ipotesi peregrina. E così è stato. Dopo un’altalena di un mese e mezzo, “mister-promozione” ha comunicato alla società giallazzurra di non voler rinnovare il contratto in scadenza il prossimo 30 giugno. Il Frosinone voleva fortemente ripartire da Grosso proponendo un contratto biennale ma l’offerta è stata rifiutata. La notizia del divorzio è stata lanciata in queste ore da Sky anche se ieri Sportitalia l’aveva anticipata (“A noi non ha detto nulla”, aveva però precisato il direttore Guido Angelozzi).  

Grosso dunque saluta la Ciociaria dopo 2 stagioni e mezza e soprattutto la promozione in Serie A. Un po’ come Luciano Spalletti che ha lasciato il Napoli all’indomani della conquista dello scudetto. L’ormai ex tecnico giallazzurro comunque non dovrebbe restare fermo. Sullo sfondo ci sono l’Olympique Marsiglia e la Sampdoria.

Un addio pesante

Fabio Grosso

Qualcuno dirà: morto un papa, se ne fa un altro. Ma in questo caso non è così. Fabio Grosso non è stato un allenatore di passaggio nel Frosinone. E’ stato uno dei tecnici più importanti della storia della società ciociara se non altro perché ha conquistato la Serie A. Traguardo centrato soltanto da altri 2 allenatori: Roberto Stellone e Moreno Longo.

Fabio Grosso ha avuto anche altri meriti. Insieme alla squadra ha saputo riaccendere l’entusiasmo della tifoseria con la quale ha creato un feeling speciale. Ha trasmesso orgoglio, senso d’appartenenza e determinazione. Ed ha regalato un gioco bello e coraggioso che spesso ha infiammato i supporters. Un tecnico con grande cultura del lavoro che è entrato nella testa dei giocatori. Bravo ad incarnare la filosofia della società valorizzando più di qualche giovane. Grosso comunque ha dato tanto ma ricevuto altrettanto: a Frosinone ha avuto massima fiducia e si è rilanciato dopo alcune esperienze poco fortunate.

Federico Gatti, uno dei giovani valorizzati da Grosso

E’ arrivato a Frosinone nel marzo del 2021 al posto di un altro ex campione del mondo come Alessandro Nesta. Conquistata la salvezza, l’anno seguente ha sfiorato i playoff mettendo in mostra un gioco spumeggiante e lanciando ragazzi come Gatti (ceduto alla Juve) e Zerbin (Napoli). Il capolavoro la stagione appena finita: campionato dominato, promozione e primo posto con 80 punti. In totale ha collezionato nel Frosinone 86 panchine, 150 punti, 42 vittorie, 24 pareggi e 20 sconfitte con 141 gol fatti ed 89 subiti.

Olympique, Samp e non solo

Attesa per la conferenza stampa di Maurizio Stirpe

Non è un mistero che il tecnico sia tra i candidati alla panchina dell’Olympique Marsiglia per sostituire Igor Tudor. Il nome dell’ex mondiale è caldeggiato da Javier Ribalta, direttore sportivo dei francesi. I contatti si sarebbero intensificati dopo che nei giorni scorsi sembrava in pole l’argentino Marcelo Gallardo, ex River Plate. Un nome tra l’altro più spendibile per la piazza. Ed invece Grosso pare che sia diventato la prima scelta: Fabio è stimatissimo da Ribalta e anche il presidente Pedro Longoria si starebbe convincendo.

Ma su Grosso ci sarebbe inoltre l’interesse della Sampdoria che dopo il cambio di proprietà cerca un allenatore per puntare subito al ritorno in Serie A. Il suo nome è nella short list compilata da Fabio Paratici, consigliere del neo patron Andrea Radrizzani. Tuttavia dietro la decisione di Grosso non ci sono solo le offerte di OM e Doria ma probabilmente anche una visione diversa con la società ciociara. In tal senso la conferenza stampa del presidente Maurizio Stirpe potrà chiarire la situazione.

Il successore

Roberto D’Aversa

Appena è iniziata a circolare la notizia del divorzio tra Grosso e Frosinone si è aperto il totoallenatore. Di sicuro Angelozzi non si è fatto trovare impreparato. Considerando l’incertezza, già da alcuni giorni il direttore ha cominciato a tessere la tela. La situazione appare fluida. Diversi i nomi circolati a partire da Eusebio Di Francesco (al Sassuolo con Angelozzi), Roberto D’Aversa ed Andrea Stramaccioni.

Poi Davide Nicola, Gabriele Cioffi, Luca Gotti, Alberto Aquilani (ha lasciato ufficialmente la Fiorentina) e Fabio Pecchia. Ma ci sarebbe pure l’ipotesi suggestiva del salto (meritato) dalla Primavera di Giorgio Gorgone (promozione e salvezza i suoi risultati) sulla falsariga di Raffaele Palladino del Monza e Salvatore Bocchetti del Verona. La scelta comunque arriverà presto tenendo presente che la nuova stagione è alle porte ed il tempo nel calcio è davvero denaro. E pure in tal senso la conferenza di Stirpe sarà esplicativa.