I Fratelli d’Italia nel caos dei numeri

Le tensioni dopo il Congresso provinciale di Fratelli d'Italia di Latina. Nonostante le dichiarazioni di iscrizioni elevate, nessuno ha verificato i numeri reali, alimentando dubbi sulla loro validità. Nicola Calandrini dovrà guidare un partito frammentato, mentre l'esperienza di Matilde Celentano alla guida del comune di Latina lo trascina in basso

Lidano Grassucci

Direttore Responsabile di Fatto a Latina

Doveva essere una passeggiata e forse lo è. Il nodo sta nel fatto che nel percorso c’è il bosco con tanto di lupo. Parliamo del Congresso provinciale di Fratelli d’Italia di Latina. (Leggi qui: FdI, Sambucci – Palazzo – Mochi e Zaccheo fanno il panettone a Calandrini).

Fino ad ora il Partito coincideva con il senatore Nicola Calandrini, l’altra punta era Nicola Procaccini che più che il campionato locale giocava quello nazionale e la Uefa. Ora gli ex An, si fanno chiamare Area Vasta ed hanno deciso di riprendersi quel che è loro guidati dal carisma (mica micio, micio) di Vincenzo Zaccheo.

Il giallo dei numeri

Enrico Tiero, Vincenzo Zaccheo, Nicola Procaccini

Si sono contati e con le tessere stavano sopra gli altri. Ma gli altri hanno dichiarato numeri diversi ed è nato un giallo.

Gli altri sono gli uomini di Enrico Tiero che sta al consenso quanto Zaccheo al carisma, ci sanno fare. Ma fino ad ora i numeri del Congresso sono dichiarati e non verificati: Elena Palazzo e Vittorio Sambucci le punte dell’Area Vasta di Zaccheo dichiarano 2400 iscritti, gli ex An ne aggiungono un migliaio, intorno a 500 dirette di Procaccini. Ma Calandrini si fa forza delle oltre 3000 di Tiero.

Tutto bene se non fosse che si conoscono i numeri dichiarati, ma nessuno ha verificato. Ci sono sovrapposizioni? Qualche iscritto sta più volte contabilizzato? In Federazione si tengono dotti corsi di formazione sulla privacy ma nessuna privacy prevede segreti. Quindi? Si tratta con riunioni in continuo.

Nicola Calandrini

Allo stato Calandrini dovrebbe restare alla guida del partito ma nei 20 del direttivo dovrebbe accogliere questa frammentazione dialettica, un re senza corona.

Sullo sfondo anche la delusione per l’ esperienza di Matilde Celentano alla guida del comune di Latina. Una operazione tutta a colori Calandrini ma decisamente spenta. Sabato la fine della storia, forse si rinvia. Di certo Fratelli d’ Italia non è più il Partitino per pochi.