I vaccini arrivano all’ultimo secondo: corsa contro il tempo

I vaccini sono arrivati in zona Cesarini. È il lotto conclusivo della fornitura del primo trimestre. Il Lazio vaccina a ritmi impressionanti. Si cerca l'immunità di gregge prima dell'autunno

I numeri continuano ad essere alti, il Covid non rallenta. In provincia di Frosinone sono stati fatti 2.437 tamponi nelle ultime 24 ore: hanno consentito di scoprire 149 nuovi casi di pazienti positivi al coronavirus. Ma anche 236 persone che si sono negativizzate. Il virus continua a mietere vite: si è portato via altre 5 persone con le loro storie.

Sono 2.882 le persone in isolamento domiciliare nella Provincia di Frosinone. Sono tante o poche? Basta fare un confronto con lo stesso giorno di un mese fa: all’epoca erano 3.300. Erano talmente tanti da che dopo poco venne dichiarata la zona Rossa. Il dato particolarmente importante è quello dal rapporto di 250 positivi ogni 100.000 abitanti mostrando l’incidenza del virus sul territorio.

Foto: Carlo Lannutti / Imagoeconomica

La mappa allegata mostra come la diffusione del virus si estende in tutta la Provincia di Frosinone, risparmiando pochissimi paesi. Un avvertimento per tutti.

Non sono ottimisti in Regione: sanno che a Pasqua e Pasquetta si fanno gli strappi alle regole, si portano i nipoti dai nonni, non si resiste alla tentazione di farsi gli auguri. È per questo che si aspettano un aumento dei casi tra due settimane: giusto il tempo di incubazione.

Dalla direzione generale della Asl l’appello è Aiutateci ad aiutarvi! (Leggi qui Se il numero dei morti diventa un’abitudine).

Arrivati i vaccini Astrazeneca

L’unica via per tornare verso la normalità passa attraverso i vaccini. Nelle ore scorse c’era stato l’allarme dell’assessore regionale Alessio D’Amato sulla carenza di dosi. Ma in mattinata oltre 1,3 milioni di dosi AstraZeneca sono arrivate all’hub vaccinale della Difesa a Pratica di Mare. È il lotto conclusivo della fornitura pianificata per il primo trimestre 2021.

Le dosi sono partite verso le varie destinazioni alle 13.30 di oggi. Circa 200mila di quelle dosi sono destinate al Lazio che sta vaccinando a ritmi impressionanti. Al punto che i frigoriferi nelle Asl e negli hub di vaccinazione si sono svuotati. Seppure in zona Cesarini ma verranno riempiti di nuovo grazie a quel lotto arrivato in mattinata. Ma per alcune categorie le Asl avevano già bloccato gli appuntamenti: le categorie stoppate sono quelle della scuola e della Polizia Locale. Recupereranno nelle prossime ore.

Un milione di prenotati a maggio

Nicola Zingaretti e Alessio D’Amato

La campagna vaccinale rischia un rallentamento che avrebbe conseguenze negative. L’assessore regionale alla salute Alessio D’Amato non ci sta. Ieri aveva anticipato gli scenari possibili, dicendo: “Da qui a maggio abbiamo un milione di prenotati, facciamo 27.000 somministrazioni al giorno, è una macchina poderosa che non può subire ritardi”.

L’obiettivo di D’Amato è l’immunità di gregge nel Lazio prima dell’estate. Oggi a La Repubblica ha detto: “Di Astrazeneca avevamo ieri mattina 13.031 dosi, a cui vanno sottratte le circa 9.000 che abbiamo fatto durante la giornata. Oggi pomeriggio ne aspettiamo 122.000, ma già sappiamo che la prossima settimana la fornitura verrà drasticamente tagliata. Ne arriveranno solo 30.000. Va meglio con Pfizer, avremo consegne di 140.000 dosi a settimana per aprile. Il problema è Astrazeneca, che non ha mai rispettato una consegna, ma che è anche il vaccino più opzionato d’Italia e d’Europa”.

D’Amato è uno abituato a parlare chiaro. Chiama a raccolta i medici e confida nell’aiuto dei farmacisti. Con mille farmacie che hanno aderito, si arriverà a 20.000 somministrazioni al giorno (20 per struttura). Una spinta notevole in un sistema già rodato.

La cruna dell’ago

Però mancano le dosi, il punto è questo. E l’obiettivo del Governo di Mario Draghi è di arrivare a 500.000 somministrazioni al giorno. Obiettivo che Alessio D’Amato condivide perché per rivedere uno spiraglio di libertà “dipende tutto dalla velocità della campagna vaccinale”.

Foto: Saverio De Giglio / Imagoeconomica

Già nei giorni scorsi Alessio D’Amato aveva avvertito: “Se nelle prossime 24 ore non arrivano i122.000 vaccini di Astrazeneca previstisiamo costretti nostro malgrado a sospendere le vaccinazioni. Mi auguro che tale sospensione venga scongiurata. Abbiamo messo in esercizio una macchina imponente che non deve fermarsi. Da ieri notte abbiamo aperto le prenotazioni anche per l’età 66 e 67 e sono già oltre 36.000 i prenotati”.

Servono i vaccini. In Italia e nel Lazio. Dappertutto. Sin dall’inizio Alessio D’Amato ha puntato tutto sul metodo israeliano, che ha due pilastri: organizzazione per fasce di età (con per categorie o corporazioni) ed imponente sforzo logistico sul territorio. Il sistema funziona. Ma quello che non funziona è l’arrivo delle dosi.

Europa troppo lenta con i vaccini

Il direttore dell’Oms per l’Europa, Hans Kluge, ha bocciato la campagna di vaccinazione nel Vecchio Continente. Rilevando: “Il ritmo delle vaccinazioni anti Covid in Europa è di una lentezza inaccettabile. I vaccini rappresentano il nostro modo migliore per uscire da questa pandemia. Tuttavia, il lancio di questi vaccini è inaccettabilmente lento e sta prolungando la pandemia. L’attuale impennata dei casi di Coronavirus in Europa è la più preoccupante”.

Un’accusa grave e circostanziata. In effetti l’Europa ha fallito su questo versante. Ma Alessio D’Amato guarda al Lazio e sa di potercela fare.

Nicola Zingaretti

Sul tema è intervenuto anche il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. Affermando: “Il problema più grande è quello dei richiami, perché questi sono vaccini che hanno due dosi e quando, come nel Lazio, hai fatto un milione di vaccinati bisogna continuare ma stare anche molto attenti ad avere i magazzini pieni per fare la seconda dose”. Il Lazio è tra le Regioni che meglio hanno affrontato la pandemia. Sin dall’inizio. Ora siamo nella fase cruciale, perché è evidente a tutti che soltanto i vaccini possono contenere l’epidemia. Gli spiragli di libertà ai quali fa riferimento D’Amato sono quelli del lavoro, dei consumi, del turismo, della ristorazione, del tempo libero.

Della vita quotidiana. Alessio D’Amato sa che in questa fase occorre soltanto vaccinare. Ma non ha nascosto la rabbia: “Astrazeneca non ha rispettato una sola consegna”. Andrà allo scontro con la casa farmaceutica anglosvedese.