Iannarilli e Savo con… Cristofari. «Bisogna votare le persone a prescindere dai Partiti»

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

L’ex campione del centrodestra Antonello Iannarilli in compagnia del vice coordinatore in perenne rotta di collisione con Forza Italia Alessia Savo. Insieme al candidato sindaco di Frosinone per il centrosinistra Fabrizio Cristofari. Hanno parlato a lungo questa mattina e poi tutti e tre sono saliti dal direttore generale della Asl di Frosinone Luigi Macchitella.

I contenuti del dialogo li conoscono solo loro. Ma prima di entrare nella palazzina della Direzione hanno parlato di politica. E di elezioni. Chi lo abbia detto non è chiaro, ma uno dei presenti ha sostenuto: «E’ arrivato il momento di avere il coraggio per votare le persone: a prescindere dai Partiti che li candidano»

Che partita giocheranno Iannarilli e Savo a Frosinone? Quella ufficiale di Forza Italia o una partita non ufficiale contro Mario Abbruzzese?

Che i rapporti siano tornati vicini allo zero lo si è visto sabato scorso con la cena dopo il tour del presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani: nessun posto per Iannarilli al tavolo presidenziale. L’ex deputato, ex assessore e consigliere regionale, ex presidente della Provincia risponde sedendosi e dando le spalle. (leggi qui)

Non si può escludere che ora Iannarilli possa giocare un’altra gara del torneo ‘I nemici del mio nemico sono miei amici‘.

Più o meno quello che si sostiene sia accaduto alle Comunali di Alatri: al primo turno Iannarilli su un fronte e l’area che non condivide la sua linea (amici di Abbruzzese) con Enrico Pavia. Al ballottaggio Iannarilli non appoggia Pavia (centrodestra) e c’è chi è pronto a giurare che i suoi voti siano finiti a Giuseppe Morini (Partito Democratico) spianandogli la strada per il secondo mandato da sindaco. Lui nega ma con non molta convinzione.

Il secondo match si sostiene sia stato giocato alle Provinciali. E che anche quella volta Iannarilli abbia giocato da battitore libero, votando il suo compare d’anello (gli fu testimone di nozze) Massimiliano Mignanelli. Che non era candidato in Forza Italia ma nella lista del Partito Democratico. Lui non conferma.

Il segretario provinciale Pd Simone Costanzo sta iniziando a pensare se proprogli la tessera.

«Siamo andati dal commissario Macchitella esclusivamente per motivi professionali – assicura l’ex deputato – volevamento delucidazioni sul centro medico di cui sono proprietario ad Alatri mentre Alessia Savo è il direttore sanitario». Niente politica? «Fabrizio Cristofari l’ho visto per caso».

Il coordinatore provinciale di Forza Italia Pasquale Ciacciarelli sarebbe pure disposto ad andare a consegnargliela. Nel frattempo, ha definito la seconda parte della lista di Forza Italia da presentare alle Comunali di Frosinone. Il nuovo lotto di candidati si aggiunge a quello già definito nelle scorse settimane. (Leggi qui)

I nuovi sono tutti piccoli imprenditori e soprattutto professionisti. Nessuno si è mai candidato prima, non hanno mai fatto vita di Partito. «Facce nuove, gente stimata, possibilmente giovane e di bella presenza» aveva chiesto Mario Abbruzzese. I nomi sono stati definiti dal coordinatore Ciacciarelli, insieme al capogruppo comunale Adriano Piacentini, all’ex capogruppo Danilo Magliocchetti. Al coordinatore del circolo cittadino Giuseppe Scaccia, all’ex assessore regionale Alessandra Mandarelli, al responsabile nazionale Lavori Pubblici Silvio Ferraguti.

Prima di chiudere in maniera definitiva la lista hanno voluto incontrare di persona i candidati. Sono talmente ‘nuovi’ che hanno chiesto «Ma come la dobbamo fare la campagna elettorale?» Alessandra Mandarelli ha cercato di stemperare la tensione creando il clima del team, lanciando la battuta nel momento giusto. Adriano Piacentini e Danilo Magliocchetti hanno iniziato ad elencare i punti chiave della campagna elettorale. Hanno suggerito «Il bilancio risanato, il viadotto riaperto mentre la Regione non è stata capace di metterci un centesimo. E poi il nuovo stadio, il teatro, il Tiravanti riaperto…».

«Ma… non è che sono un po’ troppo ‘nuovi’?»

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