Il centrodestra non esiste: nemmeno a Gaeta

Ma quale centrodestra unito. L'operazione in corso a Gaeta è un tentativo di FdI e Lega per costringere Forza Italia alla trattativa. Il nuovo no di Mitrano rasenta l'indifferenza

Il titolo annuncia roboante “Finalmente il centrodestra!”. Non è un annuncio ma solo una suggestione politica della Lega e dei Fratelli d’Italia. Perché il centrodestra unito a Gaeta non c’è, la logica della politica vuole che non ci sia. Le ragioni sono le stesse che ne hanno impedito la nascita alle prossime Comunali di Formia, alle scorse amministrative di Terracina e Fondi. (Leggi qui Scordatevi il centrodestra).

A Gaeta le percentuali di Forza Italia e del sindaco uscente Cosimino Mitrano farebbero invidia a Todor Živkov il leader divenuto celebre per i risultati plebiscitari ottenuti dal suo Partito Comunista in Bulgaria. È per questo che non sarà l’alleanza a dare le carte per le prossime Comunali: a dettare le strategie saranno il senatore Claudio Fazzone (monarca assoluto di FI nel Lazio) ed il sindaco Mitrano.

Finalmente il centrodestra a Gaeta?

Marco Di Vasta

Allora chi ha gridato al “centrodestra finalmente”? La Lega e Fratelli d’Italia hanno dichiarato di aver “gettato le basi per un percorso comune” in vista delle elezioni del 2022. È l’esatto contrario del centrodestra unito: è l’ennesima rottura a geometria variabile. Ed è un guanto di sfida a Cosimino Mitrano e a Forza Italia. 

A decidere l’aggregazione sono stati i coordinamenti dei due Partiti. Si sono visti presso il ristorante La Garitta, guidati rispettivamente da Vittorio Ciaramaglia e Marco Di Vasta. Per tentare insieme una prova muscolare nei confronti del primo cittadino uscente e della sua coalizione FI – Civici.

Alla Lega e a FdI sono state indigeste le dichiarazioni rilasciate ad Alessioporcu.it dal sindaco Mitrano sull’opportunità o meno di aprire un tavolo di confronto. Chiedevano di aprire il dialogo in vista del voto: in piena estate, ad un anno dalle elezioni. La risposta era stata “Ne parleremo dopo l’estate con le prime piogge. E dopo l’esito degli ballottaggi che sicuramente ci sarannno nei comuni più importanti a noi più  vicini, Formia e Minturno”. (Leggi qui L’ultimatum della Lega a Mitrano? “Mi faccia il piacere…”).

Trovata chiusa la porta, Ciaramaglia  e Di Vasta hanno provato dalla finestra: contattando personalmente Christian Leccese, il delfino di Mitrano e del coordinatore regionale Claudio Fazzone. E nella sostanza gli hanno detto “Se vuoi i nostri voti apri il recinto del centro destra e proviamo un po’ tutti ad allargarlo con l’apporto delle liste civiche”.

Le due vulgate

da sinistra Angelo Tripodi, in primo piano Vittorio Ciaramaglia

Da questo punto le versioni si differenziano. Christian Leccese ha confermato la dottrina Mitrano: “ne parliamo dopo settembre“. Lega e Fdi invece sostengono di avere ricevuto un’indicazione sommaria da una fonte autorevole di Forza Italia: “Una riunione la facciamo tra una decina di giorni, sereni”.

Trascorso questo termine, Ciaramaglia e Di Vasta hanno rotto gli indugi e hanno dato appuntamento ai componenti dei rispettivi Coordinamenti: nasce così l’incontro dell’altra sera a “La Garitta”. 

Marco Di Vasta, fedelissimo del coordinatore provinciale Fdi Nicola Calandrini, ha ribadito la linea al termine dei lavori. Dicendo che si deve “avviare un dialogo con il centrodestra in vista delle elezioni amministrative del 2022. Quello appena tenuto è stato un primo confronto su programmi e contenuti. La riunione è stata molto positiva, torneremo a rivederci presto per valutare se sussistono i presupposti per condividere un programma elettorale comune. Al momento abbiamo trovato le prime intese su numerosi aspetti affrontati, ma tanto ancora resta da fare per arrivare ad una sintesi finale. Il mio auspicio è che questo diventi presto un confronto allargato alle forze politiche e civiche che si riconoscono nel centrodestra”.

La Lega ha sottolineato che “finalmente si respira aria di politica. Quella vera, quella seria fatta da simboli e bandiere. Quella fatta tra la gente, ascoltandola. Una politica fatta di programmi e di obiettivi chiari e trasparenti. Abbiamo chiesto questo tavolo, oramai necessario anche per dare chiarezza ai nostri elettori”.

Il veto di Cosimino

Forza Italia non c’era. Volutamente. È evidente che il centrodestra diviso a Formia (Lega da una parte, FI e FdI dall’altra) ed a Minturno (Italia Viva e FI sempre più vicini) potrebbe avere un effetto domino su Gaeta.

Se dipendesse da Cosimino Mitrano la sua Forza Italia scenderebbe in campo con la civica formata dalla componente Pd che fa riferimento al Segretario provinciale Claudio Moscardelli. Del resto, governano insieme da anni. Si presenterebbe lo stesso schema al quale si sta assistendo a Formia con l’infettivologo Amato La Mura alla testa di una coalizione trasversale con Lega, Udc, civici di Ripartiamo con voi e Pd di Sandro Bartolomeo. Oppure a Minturno dove il sindaco sindaco uscente Gerardo Stefanelli sta creando un fronte con Italia Viva, il Pd, liste civiche e la lista clone di Forza Italia “Moderati per Minturno”.

Ma perché Forza Italia ha disertato il vertice de “La Garitta”? C’è una ragione strategica. Il consigliere Luigi Coscione (fa parte anche del consiglio provinciale a Latina) vanta a Roma rapporti molti stretti con l’ex assessore regionale Alfredo Antoniozzi. Mancato deputato per Fdi alle politiche del 2018 Antoniozzi è rimasto ad occupare le gerarchie che contano del Partito di Giorgia Meloni. L’ordine di Mitrano è stato categorico: evitare di frequentare “chi potrebbe inquinare i pozzi” avanzando candidature a sindaco alternative e proprie. Ad esempio proprio quella di Luigi Coscione.

Il sindaco di Gaeta si allena

COSMO MITRANO

Nella personale black list di Mitrano e dello stato maggiore di Forza Italia campeggia al primo posto l’ex sindaco centrista Giuseppe Matarazzo.  Da quando, negli ultimi mesi, è salito sul Carroccio è il più temuto (più del segretario Ciaramaglia). perché ha l’esperienza e le abilità necessarie per sabotare la candidatura di Leccese proponendo a Gaeta un progetto elettorale che possa ricalcare quello di Formia con un slogan in evidenza: “Mai più con Forza Italia”.

Cosimino Mitrano è il primo nel dare l’esempio. Si tiene alla larga. “Potete scrivere che io in questo periodo penso al mare. Mi sto allenando per la traversata a nuoto di questa estate”.

Intercettato sulla spiaggia di Serapo, Mitrano ha liquidato il vertice Lega-Fdi con una battuta: “A Formia e a Minturno si vota in autunno e di campagna elettorale non vedo neppure la traccia. Alcuni miei concittadini e amici di coalizione periodicamente si sforzano di parlare di elezioni a Gaeta che ci saranno tra un anno soltanto. Ma lo sanno che la fretta fa partorire i gattini ciechi? Ho l’impressione purtroppo di no. Peccato”.