Il Consiglio dice si al dissesto: «È colpa della II Guerra Mondiale» (Conte della Selvotta)

I telegrammi del Conte della Selvotta sulla politica Cassinate. Il Consiglio Comunale di Cassino approva nella notte il dissesto. La colpa? È della II Guerra mondiale e degli espropri per la ricostruzione. Vabbè.

Domenico Malatesta

Conte della Selvotta

Un ingente sciame di api invase il Foro di Cassino”. ANNO CCVIII a.C. Tito Livio Libro XXVII.
Cassino 2018 d.C. Uno sciame d’api invade l’Aula consiliare.

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E CARLO MARIA SI SALVO’ IN CORNER

Dopo lo sciame di api e lo sciame di bombe ora uno sciame di debiti ha invaso l’aula consiliare del comune di Cassino. E 10 minuti dopo mezzanotte il presidente d’aula, Dino Secondino, ha letto, a voce alta, i numeri della “deliberazione del dissesto”, quasi con gaudio.

Ventiquattro presenti: 14 voti a favore del crac, 10 contrari. Un solo assente: il consigliere di Forza Italia Franco Evangelista.

Assente dal banco della presidenza anche il suo assessore: Dana Tauwinkelova. Un segnale di compattezza del duo di S.Angelo in Theodice.

E così Carlo Maria D’Alessandro, sindaco di Cassino dal 20 giugno 2016, potè conservare lo scranno e continuare ad accusa gli ex amministratori. “Io con il dissesto non c’entro nulla. È colpa degli altri.

Chi ha salvato CMD’A? Quei due della Lega che nei giorni precedenti avevano accusato pesantemente il sindaco di “mancate soddisfazioni” alle loro richieste. Senza quei due voti CMD’A si sarebbe dovuto arrendere. La soglia dei voti sarebbe scesa a quota 12. Non sufficienti a far approvare il default.

Ed ora quale ricompensa politica per la Lega? Forse nulla. O una stampella d’oro. Il consigliere Robertino Marsella si era presentato puntuale in aula. Claudio Monticchio, invece, aveva creato un po’ di suspence. Aveva mandato un certificato medico. A Consiglio iniziato, invece, è apparso in aula tra la gioia di CMD’A. Dimesso dal Pronto Soccorso di Cassino, in seguito ad una triage giallo, con giorni 3 di prognosi ed altri controlli clinici da eseguire.

Iniziano i lavori. Subito:”pagina nera per Cassino, pagina buia, pagina grigia”. Eccetera, eccetera. Tutti i consiglieri a leggere i numeri con accuse velate a generiche “amministrazioni precedenti”.

 

EVANGELISTA SUBITO SANTO

Lui sì che è un consigliere esperto e di parola. Franco Evangelista ha detto no e non si è presentato in aula. E né si è vista l’assessore Dana. Ormai viaggia verso FdI o altre spiagge.

È offeso Evangelista: per gli affronti politici ed amministrativi registrati nelle settimane scorse (leggi qui Il fumo di Londra copre le dimissioni di ‘zappatore’ Evangelista). Per questo non si è presentato. “Il dissesto ve lo votate voi” disse. (leggi qui E noi il dissesto non te lo votiamo)

Ora i suoi fedeli lo vogliono subito santo. Perché la Manutenzione, settore a lui caro, è in evidente sofferenza.

 

LA LEGA IN CONFUSIONE

Robertino Marsella ha letto 14 pagine di accuse al sindaco che CMD’A nemmeno ha sentito. Era impegnato con il suo cellulare. Ma nemmeno gli altri dell’asilo pro-tempore lo hanno ascoltato tra il brusio ed anche per l’ora tarda. Tutti aspettavano il voto.

Quando ha finito di leggere tutti hanno tirato un sospiro di sollievo. Marsella aveva anche detto: accusiamo ma votiamo a favore.

Solo questo ha sentito CMD’A e da qui in poi ha ripreso ad accusare Petrarcone group. Ed ora la Lega rientrerà in maggioranza con il suo assessore? Si sono chiesti in aula.

 

SORPRESA, PD COMPATTO

La sorpresa, però, è stato il voto compatto e contrario del Pd, dopo le voci di strappi della vigilia. Anche la intransigente Sarah Grieco, favorevole al dissesto e ad una commissione d’inchiesta, si è dovuta piegare alla ragione di Stato. Ha detto no con sofferenza.

Sette no dal Pd, seguiti da Giuseppe Sebastianelli, Massimiliano Mignanelli e Sabrina Grossi. Dieci voti che avrebbero potuto mandare a casa CMD’A group se quelli della Lega avessero votato contro .

 

LA SPALLATA MANCATA A CMD’A PER UN SOFFIO

Una spallata mancata o rimandata? Da oggi CMD’A , senza soldi, continuerà ad amministrare il comune di Cassino. Senza quattro dipendenti, subito licenziati. E tra dissensi interni. Perché le polemiche interne non si sono sopite. Tanto che la capogruppo di Forza Italia Rossella Chiusaroli ha tuonato: ”Sindaco devi cambiare rotta e amministrare senza interferenze esterne”. Il riferimento al già commander M.A.?

 

I DEBITI? COLPA DELLA GUERRA

Il dissesto? Colpa della guerra. E’ stato detto da molti consiglieri. Perché gran parte dei debiti dal dopoguerra ad oggi sono stati creati dagli espropri dei terreni per ricostruire la città. Aree espropriate e non pagate. Solo dopo le sentenze.

Ed anche oggi dopo l’approvazione del dissesto potrebbero arrivare altre sentenze di condanne del comune a pagare. E il Comune di Cassino dopo il 2024 potrebbe essere costretto a fare un secondo dissesto per i troppi debiti, specialmente, ha ricordato Rosario Franchitto, il consigliere sospeso da Fdi, se i debiti incerti (33 milioni di euro) diventeranno certi ed esigibili nei prossimi anni.

Per il cronista antico, Domenico Tortolano, una seduta consiliare simile non si era mai verificata nei secoli scorsi. Storica ma in negativo ipse dixit