Il ritorno di De Angelis sulla linea del fronte: per rinnovare il Pd

Francesco De Angelis torna in prima linea. Serra i ranghi della componente. E comincia la lunga marcia verso il Congresso regionale 2023. Che costruirà un Partito Democratico rinnovato

Ritorna in campo. In prima persona. Per serrare i ranghi, tracciare la rotta, dettare la linea. Lo fa dopo mesi di silenzio. Nei quali ha lavorato dietro le linee lasciando il palcoscenico a chi doveva candidarsi: alla Camera ed al Senato, alla Regione Lazio ed alla Provincia di Frosinone. Ora esce dall’ombra, torna a metterci la voce: Francesco De Angelis, il patriarca di Pensare Democratico, ha deciso di chiamare a raccolta la sua comunità. Quella che allo scorso congresso Regionale ha segnato il 90%.

Ha dato appuntamento a tutti per martedì 30 maggio. A chi ha mandato il messaggio l’ha firmato a nome suo e di Sara Battisti, a chi ha fatto la telefonata ha detto che era anche a nome di Sara. Non di altri.

Affilare le spade, oliare i moschetti

Francesco De Angelis con Sara Battisti

Nel messaggio scrive nella sostanza che quello di martedì è un momento di confronto dopo una serie di appuntamenti elettorali scanditi da importanti successi (vittoria alle elezioni Provinciali, l’elezione di Sara Battisti in Regione, le ottime percentuali per il Pd pur in un contesto nazionale difficile con le affermazioni della destra).

La sostanza: è arrivato il momento di affilare le sciabole e di oliare i moschetti: c’è alle porte il Congresso regionale che disegnerà i nuovi equilibri del Partito per i prossimi anni. E sarà un congresso strategico, decisivo. Come è stato messo in chiaro la settimana scorsa durante l’incontro al vertice. Quello che ha messo intorno ad un tavolo l’ex braccio destro di Nicola Zingaretti in Regione Lazio, cioè quel Daniele Leodori che si appresta a scalare il Partito e raccogliere l’eredità politica del senatore Bruno Astorre; l’ex consigliere regionale Enrico Forte, lo stratega del sud Ciociaria Marco Delle Cese. E naturalmente Francesco De Angelis. (Leggi qui: A Gaeta viene varata la nuova Pax nel Pd del Lazio).

Un Congresso nel quale ci si conta e ci si pesa. Ma sganciato da qualunque tesi nazionale: per mettere fine alla guerra interna, determinando però una maggioranza ed una minoranza che si legittimeranno a vicenda, rispettando le dinamiche e le egemonie. Individuando le basi sulle quali costruire i nuovi equilibri interni.

Il salto regionale

A quel Congresso, Francesco De Angelis e Sara Battisti hanno lavorato per favorire una soluzione unitaria per Daniele Leodori segretario. Ma sarà il momento della svolta: Pensare Democratico prende un respiro diverso, sarà presente attraverso la lista “Rete democratica” in tutto il Lazio. Un superamento delle mozioni nazionali per aprire una fase nuova insieme al Capogruppo Pd in Regione Mario Ciarla, agli altri consiglieri regionali Salvatore La Penna ed Eleonora Mattia, al sindaco di Roma Roberto Gualtieri ed al deputato Claudio Mancini (che domani sera sarà alla riunione).

La riunione di martedì darà il via ad un cantiere politico. Il primo, per la costruire una soggettività politica che tenga conto della sinistra riformista del Partito Democratico.