Il tour elettorale a suon di musica

La musica in sottofondo, da una tappa all'altra del tour. Per incontrare gli elettori e raccontare, spiegare, ascoltare. Poi di nuovo in macchina: con la colonna sonora nelle orecchie e le elezioni come miraggio

Da Ermal Meta a Francesco Renga, passando per Gianni Morandi: la campagna elettorale di Pensare democratico ha diverse colonne sonore. Francesco De Angelis accenna qualche passo di danza sul palco del Fornaci sulle note di Gianni MorandiApri tutte le porte”: non fa che ripeterlo ai suoi, “Entrate nelle case e raccontate quello che è stato fatto in questi anni. Vinciamo noi!”. (Leggi qui: De Angelis come Morandi: «Pensare Democratico, apri tutte le porte»).

Il romanticismo di Libero Mazzaroppi invece si concretizza nella canzone che ha scelto “Il Mio giorno più bello nel mondo”: perché quella che sta vivendo è «un’esperienza indimenticabile. Chi ama la politica ama mettersi a disposizione della gente; candidarsi alle Regionali significa mettersi a disposizione di tutta la gente del territorio. Non c’è di più».

Il canto libero di Sara

E poi c’è chi si sfoga con la musica. E dopo una giornata passata a macinare chilometri e chilometri tra un Comune e l’altro della provincia di Frosinone, per ricaricare le pile canta a squarciagola in auto durante il viaggio verso casa. Con lo staff che deve inevitabilmente subire o unirsi al canto: per Sara Battisti tutte le sere si concludono così! Alla ricerca anche di canzoni improbabili, ma ce n’è una che non manca mai, quella che la sta accompagnando in questa ultima campagne elettorale: “Ragazza Paradiso”.

Risponde al telefono. Di fronte all’improvviso blackout dell’interlocutore rispetto alle note della canzone, non aspetta un attimo e inizia: “Nei tuoi occhi c’è il cielo più grande”. Ed è subito spensieratezza. Perché una competizione elettorale è impegno, fatica, incontri frenetici, ma è anche unione, condivisione, sorrisi.

Di strade provinciali ne stanno percorrendo a decine: hanno preso un impegno, per ogni 500 chilometri percorsi pianteranno un albero. E siamo già a quota 2.500 solo per Mazzaroppi, ma mancano ancora 15 giorni di campagna elettorale. L’attenzione all’ambiente, lo sviluppo sostenibile, il rispetto per la terra: sono pilastri nel programma dei Democratici. Piantare questi alberi “rappresenta l’applicazione concreta della nostra visione green del futuro”.

Mai gli stessi volti

Libero Mazzaroppi, Francesco De Angelis e Sara Battisti
Sara Battisti, lei di campagne elettorali ne ha viste un’infinità: di questa cosa la colpisce?

In genere ci sono persone che seguono il tour del candidato in più tappe. Un po’ per attaccamento al Partito, un po’ per il candidato. Ma in questa campagna elettorale le persone che si vedono alle riunioni sono sempre diverse, mai le stesse facce. Ogni strada, ogni incontro, ci regalano ottimismo e fiducia.

Cosa significa questo ricambio: state perdendo i ‘fedelissimi’?

Si sta raggiungendo un obiettivo che è fondamentale: riavvicinare alla politica i delusi, convincere gli indecisi, intercettare quel consenso che è di sinistra, riformista, progressista, anche se non facilmente catalogabile attraverso logiche di Partito.

È la campagna elettorale delle promesse evanescenti

Noi non facciamo promesse, parliamo di cose realizzate. Puntiamo sulle competenze amministrative e sulla buona politica: sono loro la migliore garanzia per i cittadini. Per questo i sindaci giocano un ruolo fondamentale: devono far capire ai loro concittadini, anche a quelli che poco si interessano alla politica, che magari non sanno neanche che ci sono le elezioni Regionali, quanto in questi anni la Regione abbia fatto per il territorio

L’ultimo sondaggio disponibile vi dava in parità a Roma. La partita si gioca nelle province…
Libero Mazzaroppi, Sara Battisti, Francesco De Angelis e Andrea Querqui

Non faccio troppo affidamento sui sondaggi: preferisco l’incontro diretto con le persone. Anche perché parlare con la gente può sovvertire le previsioni. Ne sono convinta perché ho vissuto i sondaggi contrari per Piero Badaloni, per Piero Marrazzo, per Nicola Zingaretti in entrambi i casi. Ma poi le vittorie sono arrivate, ancora più belle.

Il risultato delle elezioni Politiche di settembre non è incoraggiante…

Cito solo un numero: cinque anni fa alle Politiche il Partito Democratico ha raggiunto circa il 14% dei consensi; contestualmente, alle Regionali, abbiamo conquistato quasi il 22%. È la forza delle preferenze, della rete che in questi anni abbiamo costruito sul territorio, delle cose realizzate, della vicinanza costante agli amministratori.

Sul piano umano c’è un sentimento che le ha trasmesso questo tour?

Alcuni abbracci con tanti amici che sto incontrando in queste settimane hanno per me un valore speciale: sento davvero che vogliono trasmettermi qualcosa di speciale, il loro affetto, la loro stima, la loro forza. In quegli abbracci ci sono anche tante parole non dette in questi mesi. Sentire queste emozioni mi infonde tanta carica.

Metti una moglie nel motore

Libero Mazzaroppi con la signora Alessandra

Libero Mazzaroppi, in 32 anni, ne ha fatte di campagne elettorali, con la famiglia sempre vicina. C’è sua moglie Alessandrache è il vero motore: è lei che infonde energia” spiegano dalla squadra che lo segue. C’è la mamma, la signora Anna, che risente emotivamente di ogni critica, di ogni attacco politico rivolto al figlio. Con loro, con le figlie, con la nipotina, con il resto della famiglia, Mazzaroppi dice di aver vissuto i giorni più belli, grazie però anche alla politica.

Il giorno più brutto come amministratore invece qual è stato?

Durante la pandemia abbiamo vissuto dei mesi bui, ma non ci siamo mai sentiti soli. Lo dobbiamo al nostro candidato presidente, Alessio D’Amato, che a noi sindaci non ha mai fatto mancare il proprio sostegno, che ci ha guidato in un momento di estrema difficoltà. E chi opera bene nelle emergenze, sa farlo sempre”.

In un comizio ha raccontato che durante quei mesi ha ricevuto quelli che considera i regali più belli che un sindaco possa ricevere:  due disegni realizzati da due bambini che lo ritraggono e scrivono “con lui siamo al sicuro”. 
Libero Mazzaroppi

E’ questo che dà ad ogni sindaco la forza di andare avanti: la consapevolezza di aver dato sempre il massimo per la propria comunità. Di aver agito sempre per il bene comune. La candidatura alle Regionali vuole essere un’occasione per svolgere questo lavoro da un luogo diverso e con una responsabilità maggiore, esportando un modello di buon governo che ci è stato riconosciuto a livello territoriale”.

In sottofondo le loro canzoni: ad “aprire le porte” devono decidere se farlo i militanti del Pd, per regalare “il giorno più bello” ai candidati e per portare in Paradiso quella ragazza.