La Kultura di Fioramonti che vuole allettare il nuovo Pd

Segnali premonitori ad Anagni. Il dialogo a sinistra inizia a prendere forma. Non solo nel Pd targato Fantini. Smarcato dal M5S ora Fioramonti punta a costruirsi una base culturale di sinistra. Con Cirinnà, l'omonimo ex ministro, e Zerocalcare.

Franco Ducato

Conte del Piglio (ma non) in Purezza

Che rapporto c’è tra Lorenzo Fioramonti, Monica Cirinnà e Michele Rech, meglio noto come Zerocalcare? Cosa unisce un ex ministro dell’Istruzione, la madrina della legge sulle unioni civili ed il fumettista (al momento) più famoso d’Italia? Ad Anagni un legame, a ben guardare, c’è. Il fatto che tutti e tre sono passati (nel caso di Zerocalcare passeranno) per le mani di Fernando Fioramonti. Che non è parente dell’ex ministro della tassa sulle merendine. Ma che è stato candidato a sindaco ad Anagni per i 5 Stelle. Questo prima di lasciare i grillini al loro destino, deluso dalle contraddizioni e dai limiti del movimento. E di iniziare una strada da consigliere comunale d’opposizione indipendente.

Zerocalcare

In una lista civica, Cittatrepuntozero, che guarda però sempre più insistentemente a sinistra. Come dimostrano, appunto, le ultime uscite pubbliche del consigliere. La presentazione di un libro dell’ex ministro all’Istruzione. Poi la moderazione di un convegno con la Cirinnà. Questo nella stessa città che qualche mese fa aveva ospitato il festival sovranista Cultura e Identità. Ed ora arriva (anticipato da un breve ma significativo post su Facebook) il possibile incontro con l’autore de La profezia dell’armadillo, di Kobane Calling e di Macerie prime.

Una base ‘zen’ per Fioramonti

Ce n’è d’avanzo per capire che Fioramonti (Fernando) non sta studiando da animatore culturale. Sta piuttosto predisponendo una base culturale. Che potrebbe diventare, a breve, una base politica.

Il target (direbbe chi ne sa) è quello della sinistra-sinistra. Sinistra legata alle istanze democratiche del diritto allo studio (Fioramonti Lorenzo). Poi alle battaglie per i diritti civili (Cirinnà). Infine allo sguardo al mondo giovanile (Zerocalcare).

VITTORIO SAVE SARDARO

Proprio quelle battaglie che, non a caso, a livello provinciale, sembrano ridiventare importanti. Dove? Nell’orizzonte di una sinistra svecchiatasi con la nomina di Luca Fantini come segretario provinciale del Pd. (Leggi qui Rivoluzione Fantini nel Pd: poco è come prima).

Un orizzonte, quello del Pd provinciale, che mescola abilmente tradizione (Save Sardaro tesoriere) e rinnovamento (Luigi Vecchi e Valentino Abbate, ma l’elenco è ben più lungo e comprende Andrea Pro, Manuel Lecce e tanti altri). E che quindi apre a collegamenti che fino a poco tempo fa, con un Pd ingessato, potevano essere complicati.

Del resto, anche ad Anagni il Pd si sta muovendo in questo senso; gli incontri con Felli ed Ambrosetti (Simone, non Riccardo) sembrano confermarlo. Cioè con quella società civile che guarda da quella parte. (Leggi qui La rivoluzione di velluto con il nome di Luigi Vecchi).

L’input lanciato da Fantini

Luca Fantini

Ed in città si parla già di cene ed incontri riservati per mettere a punto nuovi legami possibili. Una strada che sembra aprire decisamente ad una coalizione larga a sinistra. Cioè che vada dalla sinistra (quasi) radicale all’ortodossia rinnovata del Pd. Ed in più, con una robusta spruzzata di civismo.

Resta da trovare un candidato che possa incarnare tutte queste anime. Fioramonti, (Fernando) con il suo passo, sembra andare da quella parte.