Malgrado le voci sui dissapori tra Ambrosetti e Cardinali l'assessore al ramo Marino ha potuto illustrare tutte le voci e vederle approvate. L'opposizione si fa vedere unita. Ecco com'è andato il primo Consiglio operativo del Natalia 2
Il più atteso era lui, inutile negarlo. Bello è bello, piacione è piacione. Ma giovedì sera ad Anagni Carlo Marino era anche agghindato come un bambino alla prima comunione (o un ragazzo per la cresima, dipende dai gusti). Del resto c’è da capirlo. Dopo tre anni di attesa, Carlo è tornato trionfante sulla poltrona da cui era stato costretto ad andare via in seguito al rimpasto.
Rimpasto che, a metà della prima amministrazione Natalia, aveva portato al cambio della guardia sulla sedia di assessore al bilancio. Facendo entrare come successore di Marino Giuseppe De Luca. Che giovedì sera, guarda caso, non era presente al consiglio comunale su tasse, piano triennale delle opere pubbliche e Dup. Il primo consiglio comunale operativo della nuova consiliatura capitanata da Daniele Natalia.
Il neo assessore e i conti da illustrare
Un consiglio che tutti stavano aspettando anche solo per vedere come se la sarebbe cavata il neo assessore, al primo dei due appuntamenti in pochi giorni sui conti. E sul bilancio del Comune (visto che il prossimo consiglio, sul bilancio preventivo è previsto per il prossimo primo agosto). Ed in effetti Marino se l’è cavata molto bene. Chiaro per quanto riguarda la questione delle tasse; esaustivo sul piano triennale.
Non che la minoranza potesse fare chissà cosa, visto che ieri, oltre a De Luca, era assente anche Danilo Tuffi. A rappresentare la minoranza c’erano Alessandro Cardinali, Luca Santovincenzo, Roberto Versi e Giulia Beccidelli. I primi due hanno, tra le altre cose, badato a farsi vedere molto insieme proprio per rimarcare l’idea di una minoranza unita, dopo le polemiche e le indiscrezioni trapelate nelle ultime settimane.
Il neo: aliquote Tari, Irpef ed Imu altissime
Ma al di là del colore politico, che cosa ha detto il Consiglio comunale di giovedì sera, durato circa quattro ore e mezza (essendo cominciato alle 18.30 per terminare poco dopo le 23)? Ha detto che la maggioranza è compatta nonostante continui ancora a circolare la voce di tensioni tra Donatello Cardinali di Identità Anagnina ed il vicesindaco Riccardo Ambrosetti di Fratelli d’Italia. (In effetti, forse per caso, a metà della discussione Cardinali è andato via “per motivi personali”).
Infatti, anche se con molte discussioni, i punti sono stati tutti quanti approvati con il voto compatto di tutta la maggioranza ed i 4 voti contrari dell’opposizione.
Restano sul tavolo una serie di questioni irrisolte. Ad esempio, il fatto che il comune di Anagni ha, per Tari Irpef ed Imu le aliquote più alte possibile. Una scelta che, per la maggioranza, è giustificata dalla necessità di offrire servizi importanti a costi ragionevoli soprattutto per le fasce deboli della popolazione.
Completamente diverso il parere della minoranza, che ha ricordato come fosse stato promesso proprio durante la campagna elettorale un abbassamento delle aliquote. Ergo, si potrebbe parlare a questo punto di mancato rispetto delle promesse elettorali. Caldo resta anche il fronte del biodigestore e della sanità. Infatti Luca Santovincenzo ha ricordato come sia stato il consiglio regionale di centrodestra a bocciare la mozione proposta da Alessandra Zeppieri proprio per cercare di ritardare la costruzione del biodigestore. (Leggi qui: Biodigestore: Anagni perde il “movente Zingaretti” sull’impianto).
Biodigestore: lo “slalom” di Ambrsetti
Interessante, in merito, la replica di Riccardo Ambrosetti. Il vicesindaco infatti ha detto che a livello regionale resta la volontà di opporsi alle biodigestore. Ma, almeno in questa fase, sono stati i tecnici e la burocrazia ad impedire l’approvazione della mozione. Traduzione piuttosto rapida: sono e restano buoni gli esponenti politici del centrodestra al governo in Regione. Meno buoni sono, probabilmente i tecnici presenti alla Pisana. Un modo elegante per evitare, forse, di rispondere nel merito.
Non poteva mancare, parlando di Tari, la discussione sulla qualità del servizio della raccolta rifiuti in città. E qui in molti hanno chiesto al sindaco, se non di abbassare le tasse, quantomeno di alzare la voce. E di farlo contro la ditta privata che da anni ormai (mancano pochi mesi alla fine dell’appalto) gestisce il servizio rifiuti in città in maniera che alcuni consiglieri hanno trovato discutibile. Senza, è stata ad esempio l’accusa di Cardinali, neanche sforzarsi di realizzare quell’isola ecologica che dovrebbe essere, almeno teoricamente, prevista dal contratto.
Dup e “sviste di venia” sul cimitero
Capitolo opere pubbliche. Anche qui, Marino a fare l’elenco delle opere che, per dirla con Guglielmo Vecchi di Idea Anagni, “cambieranno il volto alla città nei prossimi anni”. Dall’altra parte, l’opposizione molto ma molto scettica sulla possibilità di realizzare tutte queste opere in tempi ragionevoli. Un caso per tutti; il progetto dell’ampliamento del cimitero. Ma anche qui, come sopra, tutto è passato con i voti della maggioranza, nonostante le critiche per sviste, mancanza di documenti, evidenti copia e incolla sul piano e così via.
La maggioranza ha approvato anche il Dup; che è stato anche l’occasione per ascoltare (in qualche caso per la prima volta) la voce di assessori e consiglieri di maggioranza). Prossimo appuntamento per la seconda tappa consiliare il primo agosto, giorno del bilancio preventivo.