Doppio monitoraggio sul Piano Urbano di Mobilità Sostenibile, così i pretesti di chi lo avversa si riveleranno per quello che sono: pretesti
È stato l’argomento che ha reso ancor più incandescente questa già rovente estate frusinate. Il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile è stato il pretesto per logorare il sindaco Riccardo Mastrangeli: lo hanno usato come grimaldello gli elementi della sua maggioranza che volevano reclamare un posto, in giunta o in commissione. Hanno fatto leva sul Piano e sulle varie tematiche correlate. Come le piste ciclabili, le ciclopedonali, il percorso del Bus rapid transit, i parcheggi di interscambio.
Tutti temi ufficiali: paravento dietro i quali si è mascherato, nei mesi e nelle settimane scorse, il malcontento manifestato in maniera plateale a giugno con l’uscita dall’aula al momento del voto sulla ormai famosa delibera sui rifiuti. Evidenza vuole che il loro vero obiettivo sia la rivisitazione degli assetti di Giunta. Di fatto il cambio di alcuni assessori. (leggi qui: E il sindaco finì ostaggio della sua maggioranza).
Un falso scopo e la balistica
Il falso scopo è un punto di riferimento, naturale o artificiale. Al quale è necessario ricorrere, in balistica militare, per il puntamento indiretto verso un obiettivo non individuabile a vista.
Il sistema di puntamento con falso scopo è stato però ormai abbandonato. Questo dopo l’entrata in uso dei rilevatori satellitari di posizione, che ne rendono inutile il riferimento visivo. In senso figurato invece il falso scopo è l’obiettivo al quale si vuol far credere vengano rivolte critiche o azioni. Per nascondere le reali finalità che si intendono perseguire.
Il sindaco però ha anestetizzato il dibattito: ci è riuscito con un paio di mosse politiche messe in campo al momento giusto: attraverso una interlocuzione nemmeno troppo celata con alcune liste dell’opposizione, pronte a sostenere la maggioranza in caso di reale necessità. Anche sul Pums. Mettendo nel congelatore per il momento eventuali future velleità assessorili di alcuni dei suoi. (Leggi qui: La strategia Mastrangeli: “Si vis pacem para bellum…”).
La determina efficace
Proprio sul Pums l’amministrazione Mastrangeli conferma in queste ore di voler andare avanti con grande determinazione. Coerentemente con quanto annunciato dallo stesso sindaco durante i giorni “difficili” della sua gestione, è pronto finanche a prefigurare il ritorno anticipato alle urne.
Infatti, con la determina nr. 2615 del 21 agosto a firma del Dirigente del Settore Ambiente e Mobilità del Comune è stato deciso. Deciso di “affidare il servizio inerente il “Monitoraggio, analisi critica e revisione del Pums e del Put e redazione del rapporto ambientale. Al fine di sottoporre a verifica di assoggettabilità a VAS del PUMS all’operatore economico Leganet, per un importo complessivo di Euro 103.700,00 IVA compresa“.
La determina del Settore ambiente è immediatamente efficace, in quanto sono state effettuate tutte le relative verifiche e controlli. In ordine alla sussistenza dei requisiti previsti dalla norma sulla ditta affidataria. E pertanto si può procedere a stipulare il contratto con la ditta affidataria, mediante scrittura sulla piattaforma AcquistinretePA.
Perché il monitoraggio dopo la pubblicazione
Tutto parte dalla Deliberazione di Giunta Comunale n° 312 del 11 novembre 2020, laddove è stato approvato la proposta di Piano Unitario della Mobilità Sostenibile Pums elaborata dalla ditta LegaNet. La stessa alla quale viene affidato l’ulteriore monitoraggio suppletivo di oggi, con successiva pubblicazione all’albo pretorio dell’Ente. Ed affinché i cittadini di Frosinone ne potessero prendere conoscenza ed eventualmente presentare osservazioni.
In seguito alla pubblicazione sono pervenute varie osservazioni da parte di Associazioni, Comitati e/o comuni Cittadini. Sono state fatte proprie dall’Amministrazione con Deliberazione di Giunta Comunale n° 266 del 08 settembre 2021;
Successivamente, con Deliberazione di Consiglio Comunale n.63 del 15/11/2021 è stato approvato definitivamente il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, già adottato con Deliberazione di Giunta Comunale n° 312 del 11 novembre 2020 e successiva integrazione disposta con Deliberazione di Giunta Comunale n° 266 del 08 settembre 2021;
Controllo-bis per dribblare i pretesti
“In seguito all’approvazione del Pums – è scritto nella determina odierna – si sono completate diverse procedure di finanziamento di importanti opere pubbliche riguardanti la Mobilità. In gran parte sono in attuazione delle previsioni nel Piano approvato. Riguardanti la piste ciclabili, parcheggi anche di interscambio, ascensore inclinato, infrastrutture del nuovo sistema intelligente per la mobilità sostenibile BRT (bus rapid transit). Opere che stanno comportando e comporteranno una nuova modalità di spostamento dei cittadini per cui si rende necessario aggiornare il Pums vigente”.
L’amministrazione Mastrangeli dunque decide di sottoporre a ulteriore monitoraggio l’intero Piano della Mobilità sostenibile cittadina. Anche in ragione delle critiche, alcune evidentemente pretestuose. E sorte all’interno della stessa maggioranza, ma avanzate anche dall’opposizione, circa la nuova politica ambientale promossa dalla Giunta.
All’esito del quale, nessuno, né tra i banchi della maggioranza, nè tra quelli dell’opposizione, potrà dire: ” il progetto non è stato valutato sufficientemente, dal punto di vista dell’impatto sulla mobilità del capoluogo. E pertanto va rivisto.”
Eventuali ulteriori distinguo sul Pums, saranno di ben altro genere e natura. E questo lo hanno capito benissimo tutti.