L’arma segreta di Zingaretti: Bettini sottosegretario

L’eminenza grigia del Pd torna ad escludere una crisi al buio, ma intanto si affaccia una clamorosa ipotesi nel caso di rimpasto: lui stesso nel Governo. E in questo caso il presidente della Regione Lazio potrebbe arrivare senza problemi alla fine del mandato.

Ormai è più di un classico, è il barometro della situazione politica. Perché Goffredo Bettini anticipa sempre gli scenari successivi. In questi giorni, e anche nelle prossime ore, il tema è quello delle decisioni di Matteo Renzi, che non sembra voler cedere e che anzi ha rilanciato sull’utilizzo del Mes.

Intervitato da Giulio Gambino su Tpi.it (l’informazione senza giri di parole), a Bettini è stata rivolta una domanda semplice e diretta. Questa: Si dice che Conte voglia evitare in tutti i modi di aprire una crisi, anche se pilotata, perché teme il veto di Renzi su un suo reincarico. Il premier è a rischio?

Nicola Zingaretti e Goffredo Bettini © Benvegnu’ Guaitoli / Imagoeconomica

Bettini ha risposto: “Assolutamente no. Per andare dove? Verso l’avventura, il trasformismo, coalizioni incerte e improvvisate? Conte è il pilastro dell’attuale alleanza che ha lavorato bene e che per il Pd non ha alternative. Occorre, semmai, rilanciarla per dare ancora più certezza e serenità agli Italiani. Se qualcuno intende romperla, sarà il Parlamento, e poi eventualmente gli elettori, a decidere se dovrà continuare a lavorare al servizio della Repubblica”.

Bettini di sintesi e di governo

Dunque, nessuna crisi al buio. Stessa identica posizione del segretario Nicola Zingaretti. Ma pure ricorso alle urne, che il Pd dimostra quindi di non temere. (Leggi qui I piani segreti di Renzi e la controffensiva di Zingaretti).

Ma c’è di più, perché secondo autorevoli indiscrezioni filtrate in questi giorni, il nome di Goffredo Bettini potrebbe risultare importante per il nuovo Governo. Insomma, per il Conte ter.

Dicevamo delle indiscrezioni. In uscita sono date le grilline Nunzia Catalfo, e Paola Pisano), ma pura la Dem Paola De Micheli . Mentre i nomi in ingresso sono i soliti: Ettore Rosato e Maria Elena Boschi, fedelissimi di Matteo Renzi in Italia Viva.

Nicola Zingaretti e Graziano Delrio con Nicola Zingaretti © Imagoconomica / Alessio Mastropietro

Nel Pd circolano i nomi di Graziano Delrio e Andrea Orlando. Ma anche di Goffredo Bettini. Non come ministro però. Ma come influente sottosegretario. C’è chi azzarda perfino alla presidenza del consiglio. In un caso del genere a Nicola Zingaretti non servirebbe neppure pensare di entrare nell’esecutivo. Potrebbe tranquillamente restare a fare il presidente della Regione Lazio. Mentre a far sentire le ragioni del Pd a Palazzo Chigi penserebbe proprio Goffredo Bettini.

Ma Dario Franceschini sarebbe d’accordo?