Leonori capogruppo Pd. Via alla verifica sulle assunzioni

Il Pd elegge Marta Leonori alla guida del Gruppo in Regione Lazio. L'Ufficio di Presidenza nel pomeriggio ha chiesto i documenti per verificare la regolarità degli atti sulle assunzioni. Si valuterà l'Autotutela. Per ora tutti restano dove sono. In Aula la Commissione Trasparenza. E Buschini vara la BusNews

Una discussione breve e poi la votazione. Marta Leonori è il nuovo capogruppo del Pd in Regione Lazio: l’hanno eletta i Consiglieri Dem, l’ha voluta Nicola Zingaretti. Dicono che sia stato direttamente il governatore a chiamarla per convincerla, garantirle che non ci saranno né sgambetti né fuoco incrociato. Il suo era il nome più naturale per prendere il posto di Marco Vincenzi che all’inizio della settimana è stato eletto Presidente del Consiglio regionale: fino a questa mattina è stata la vice capogruppo. Ma per accettare ha voluto un ulteriore passaggio politico, un’investitura non solo numerica ma anche politica. È arrivata. Ha accettato.

Non è un caso che Zingaretti abbia salutato l’elezione dicendo “Marta è una persona brillante, una combattente che ha sempre creduto e portato avanti le sue battaglie, lavorando al servizio e per il bene della comunità”.

Sono contenta e orgogliosa di assumere questo incarico. – ha commentato la neo Capogruppo – Abbiamo davanti a noi molto lavoro da fare, gestire l’emergenza dovuta al covid e, soprattutto, programmare la ripartenza e il rilancio di tutta la nostra Regione“.

Marta Leonori (Foto Carlo Lannutti / Imagoeconomica)

Nessun riferimento al nodo politico. Ora toccherà a lei guidare il Gruppo in Aula ma anche guidare il dibattito interno. C’è la questione dell’Ufficio di Presidenza, l’organismo composto da Presidente d’Aula, vice presidenti e consiglieri segretari: è nell’occhio del ciclone perché nei mesi scorsi ha votato, all’unanimità, la decisione di utilizzare la graduatoria degli idonei selezionati nel Comune di Allumiere per assumere 16 persone in Regione. È saltato fuori che molti di quegli assunti sono dentro al mondo della politica: creando non poco imbarazzo.

Il presidente che all’epoca guidava l’Aula, Mauro Buschini, ha tracciato la rotta: si è dimesso ed ha sollecitato la costituzione di una commissione d’inchiesta che stabilisca se la procedura usata è stata corretta. Tutti gli altri non lo hanno fatto: hanno ritenuto eccessive quelle dimissioni, in assenza di irregolarità accertate. E soprattutto di responsabilità individuate.

L’Ufficio di Presidenza

I componenti dell’Ufficio ne hanno parlato nel pomeriggio. Si sono riuniti con il neo presidente Marco Vincenzi il vicepresidente grillino Devid Porrello, quello leghista Pino Cangemi, la segretaria d’aula PD Michela Di Biase, quello della Lista Civica Zingaretti Gianluca Quadrana e quello leghista Daniele Giannini. Gli hanno ribadito la loro posizione. (Leggi qui Vincenzi eletto alla 2^ votazione: “Buschini è stato trasparente”).

Hanno deciso allora di chiedere  al Segretario Generale Cinzia Felci gli atti su quelle assunzioni: per verificarne la regolarità. E per valutare se annullare quelle assunzioni, ricorrendo al principio dell’autotutela. Significa che la pubblica amministrazione rileva un’irregolarità ed annulla gli atti che lei stessa ha adottato.

Marco Vincenzi (Foto: Paolo Cerroni / Imagoeconomica)

Ma l’ufficio legale della Regione ha fatto notare che per ricorrere all’autotutela e revocare le assunzioni occorre qualcuno che dichiari non regolare l’elenco degli idonei dai quali la Regione ha attinto. Perché? Se i lavoratori assunti denunciassero al Tribunale del Lavoro l’Ufficio di Presidenza, avrebbero una larghissimo margine di possibilità d’essere reintegrati. Perché la Regione non ha fatto la graduatoria ma si è limitata ad utilizzarla, come hanno fatto vari altri Comuni del Lazio. Gli atti sui quali la Regione può adottare l’autotutela sono quelli formati da lei: ad esempio, l’elenco di Allumiere era quello giusto da utilizzare? C’erano altre graduatorie aperte più recenti? Se così fosse, in questo caso si potrebbe fare l’autotutela. Oppure – ed è l’elemento che manca – occorre che qualcuno dichiari non valido l’elenco di Allumiere.

Nella delibera si esprime un atto di indirizzo. Si dispone di “avviare un procedimento amministrativo volto a verificare la validità delle assunzioni disposte con Determinazione dirigenziale del 28 dicembre 2020; verificare se sussistano i presupposti per procedere alla sospensione dei rapporti di lavoro in questione adottando i provvedimenti consequenziali, nelle more dell’esito del procedimento di riesame. Le attività dovranno essere espletate con il supporto dell’Avvocatura regionale.

In Aula la commissione trasparenza

Mauro Buschini

Nei giorni scorsi Marco Vincenzi aveva congedato il sindaco di Allumiere Antonio Pasquini, Forestale distaccato presso gli uffici della Presidenza del Consiglio Regionale. Mauro Buschini lo aveva trovato già lì quando era diventato presidente al posto di Daniele Leodori nominato vice di Nicola Zingaretti. Stessa condizione per Paolo Bianchini vicecapo di Gabinetto che Buschini aveva ereditato e che si è dimesso nei giorni scorsi.

Buschini intanto mantiene il più rigoroso silenzio. Pare sia intenzionato a non rilasciare dichiarazioni fino a quando la Commissione Trasparenza non avrà concluso i lavori. Quando inizieranno?

Innanzitutto bisogna costituirla. La prima Commissione oggi ha deciso all’unanimità di inviare all’Aula la proposta, accompagnandola con la proposta d’istituire una commissione permanente anziché una speciale.

Nell’attesa, Buschini ha deciso di parlare attraverso gli atti. Ha creato una Newsletter settimanale con la quale informare i cittadini su tutta la sua attività in Regione. Si chiama BusNews ed oggi è stato lanciato il primo numero. Contiene una sezione sulla sua attività amministrativa, una sulle possibilità per il territorio attraverso i provvedimenti regionali, una con le iniziative politiche del Partito.