Sarà Minniti a sfidare Zingaretti, i possibili riposizionamenti in Ciociaria

L’ex ministro dell’Interno sarà sostenuto da Matteo Renzi, mentre la macchina organizzativa del presidente della Regione Lazio è già in moto. Sulla scena locale si rivede Francesco Scalia e sarà proprio la sua area a dover decidere chi sostenere. Mentre gli altri...

Il diversamente renziano Matteo Richetti, l’ex ministro del lavoro di Romano Prodi Cesare Damiano, Francesco Boccia per l’area di Michele Emiliano, l’outsider Dario Corallo. Al momento sono questi gli avversari di Nicola Zingaretti nella corsa alla segreteria nazionale del Partito Democratico. Ma naturalmente ci saranno altre candidature.

Maurizio Martina è reduce da un viaggio a Londra dove ha incontrato il leader del Labour Jeremy Corbyn. Martina sta valutando la discesa in campo: potrebbe farlo per diventare in ogni caso l’ago della bilancia. Ma è Marco Minniti l’uomo che contenderà a Zingaretti la leadership del partito. L’annuncio ufficiale arriverà la settimana prossima, a ridosso dell’assemblea nazionale dei Democrat.

La presentazione del libro (leggi qui Minniti: «Io candidato? Un passo alla volta». Ma Gianni Letta lo brucia) è servita per l’esibizione dei muscoli e in effetti il parterre ha impressionato: cardinali, esponenti politici di primo piano del recente passato (da Gianni Letta a Massimo D’Alema), Walter Veltroni, lo stesso Paolo Gentiloni.

Marco Minniti è perfettamente sintonizzato sulle stesse frequenze di Matteo Renzi in quello che è il mantra irrinunciabile dell’ex rottamatore: “Noi siamo alternativi ai Cinque Stelle”. Nessun cedimento su questo.

E sarà proprio questo il terreno principale sul quale si consumerà la sfida tra Nicola Zingaretti e Marco Minniti. Su tutto il resto i punti in comune sono molti e la visione del Partito, per quanto diversa, alla fine verrà incanalata lungo lo stesso sentiero.

 

Il Partito Democratico non può permettersi divisioni. Semmai deve puntare a cercare di “riattrarre” quelli che sono andati via. A cominciare dai bersaniani e dai dalemiani.

Marco Minniti e Nicola Zingaretti hanno in comune la stessa provenienza dai Ds. Un elemento da non sottovalutare dopo la lunga stagione del predominio degli ex della Margherita. Da Enrico Letta allo stesso Matteo Renzi.

 

In provincia di Frosinone chi sosterrebbe Marco Minniti? A parte quelli che sono rimasti renziani come Valentina Calcagni.

Pensare Democratico, l’area di Francesco De Angelis e Mauro Buschini, sta con Nicola Zingaretti. Di questa componente fa parte pure Sara Battisti, che però al congresso regionale sostiene Claudio Mancini, braccio destro di Matteo Orfini. Per il congresso nazionale sarà complicato per la Battisti smarcarsi da Zingaretti, ma bisognerà anche vedere il richiamo della foresta orfiniano.

AreaDem di Dario Franceschini appoggia Zingaretti. Simone Costanzo non si differenzierà. La candidatura alla segreteria nazionale di Marco Minniti rappresenterà il momento della verità per l’area di Francesco Scalia. L’ex senatore si sta riaffacciando sulla scena politica locale: lui, come Claudio Moscardelli del resto, è un renziano della prima ora, ha fatto parte della componente di Luca Lotti, petalo principale del Giglio Magico.

 

Dal 4 marzo in poi la componente di Scalia è rimasta defilata, ma adesso è arrivato il momento delle scelte. 

Nazzareno Pilozzi e Domenico Alfieri gravitavano nell’orbita di Maria Elena Boschi, che starà con Minniti. Ora però entrambi hanno rapporti politici stretti con De Angelis e Buschini. Non sarà semplice.