Nuova mappa del voto. Frosinone perde sempre

Nessuno parla più della riforma elettorale, che influirà sulla rappresentanza. Le segreterie provinciali dei Partiti non si pongono il problema, che invece è determinante

Corrado Trento

Ciociaria Editoriale Oggi

Dopo il via libera al referendum costituzionale relativo al taglio di 345 seggi parlamentari sembrava che la nuova legge elettorale fosse la priorità delle priorità. Da allora sono passati sei mesi e nulla è stato fatto. Anzi, il vento del proporzionale, che all’inizio sembrava spirare fortissimo, si è molto affievolito. Al punto che il neo segretario nazionale del Pd Enrico Letta ha fatto capire chiaramente di preferire il maggioritario. Ma dovrà tenere conto della posizione del Movimento Cinque Stelle.

Però in generale nessuno sembra porsi davvero il tema della rappresentanza del territorio. (Leggi qui il referendum).

Grandi tagli, meno voci

Foto: Livio Anticoli / Imagoeconomica

Nel Lazio finora si sono eletti 28 senatori. Scenderanno a 18. Mentre nel collegio Lazio 2 della Camera, si passerà da 20 a 12 deputati. Con l’attuale sistema elettorale, i collegi uninominali maggioritari scendono da 348 a 211. Ben 127 in meno.

Numeri che hanno un riflesso a cascata: diminuendo i collegi, l’estensione geografica degli stessi (sia uninominali che plurinominali) aumenterà. Per ogni deputato il numero degli abitanti passa da 96.006 a 151.210. Mentre, per ogni senatore, da 188.424 a 302.420.

Nei mesi scorsi il consiglio dei ministri ha approvato in via preliminare la nuova geografia elettorale che ridisegna i collegi uninominali e plurinominali alla Camera e al Senato. Sul versante della Camera dei deputati il Lazio è stato diviso in due circoscrizioni elettorali: la 1 e la 2. Il Lazio 2 comprende le province di Frosinone, Latina, Viterbo, Rieti e 36 Comuni della città metropolitana di Roma. I collegi plurinominali (proporzionale) di questa circoscrizione sono 2, con 5 collegi uninominali (maggioritari). A questa circoscrizione sono stati assegnati 12 seggi: 7 plurinominali, 5 maggioritari. In totale quindi 12 deputati.

Per il Senato invece al Lazio sono stati assegnati 6 collegi uninominali e 12 plurinominali: in totale 18 seggi.

La nuova geografia

Foto: Paolo Lo Debole / Imagoeconomica

Il collegio uninominale della Camera di Frosinone-Sora comprende 60 Comuni. Mentre i Comuni del cassinate fanno parte del collegio uninominale di Terracina, Fondi, Gaeta, Formia e Cassino. Il 62% della popolazione di questo collegio appartiene alla provincia di Latina e il restante 38% alla provincia di Frosinone.

Il collegio uninominale del Senato è unico e comprende interamente le province di Frosinone e Latina. Parliamo in totale di 124 Comuni. Ma anche in questo caso la provincia di Latina è prevalente, visto che esprime il 52,5% della popolazione. Mentre quella della provincia di Frosinone il 47,5%.

Frosinone perde sempre

Un tema, quello della rappresentanza dei territori, che dovrà essere preso in considerazione dalla classe politica locale. Diversi Partiti hanno dei referenti provinciali entrati in carica da poco. È il caso della Lega (Nicola Ottaviani), di Fratelli d’Italia (Massimo Ruspandini), del Partito Democratico (Luca Fantini). Il Movimento Cinque Stelle ha una struttura diversa nei territori. Ma in ogni caso dei cambiamenti ci sono stati. La deputata Ilaria Fontana è stata nominata sottosegretario al ministero della Transizione ecologica. Mentre Loreto Marcelli è il nuovo capogruppo regionale. Poi ci sono i deputati Luca Frusone ed Enrica Segneri. Resta da vedere come si muoveranno i pentastellati sul terreno della legge elettorale.

Per quanto concerne Forza Italia, l’assetto è rimasto lo stesso: alla guida, come commissario provinciale, c’è il senatore e coordinatore regionale Claudio Fazzone.

La nuova legge elettorale definirà quelli che saranno i nuovi assetti della rappresentanza dei territori. E la Ciociaria deve fare i conti con la “convivenza” con la provincia di Latina. Uno scenario che, a qualunque tipo di livello, vede la provincia di Frosinone perdere la partita quasi sistematicamente. (Leggi qui La politica del dispetto. E la lezione dei collegi).

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